Vita di città
Politiche giovanili, parte il progetto Neet-Flix
Una rete tra istituzioni e organizzazioni del terzo settore
Matera - martedì 20 febbraio 2024
20.00 Comunicato Stampa
Si è tenuto sabato scorso nella saletta dell'aula consiliare "Pasolini" di via Sallustio, il primo open day del progetto denominato "Neet-flix, percorsi di costruzione de sé attraverso gli altri e le arti". Realizzato dall'ufficio comunale per le Politiche giovanili, Neet-flix mira a creare una rete tra istituzioni e organizzazioni del Terzo settore.
L'obiettivo è costruire un ecosistema sostenibile, per la formazione e l'avvio permanente al lavoro dei giovani, soprattutto coloro che non ce l'hanno e non lo cercano, abbandonando anche la scuola, quindi si trovano in condizione definita con l'acronimo inglese "Neet" (Not in Education, Employment, or Training). Il progetto nella sua prima fase si propone di creare una rete di cura a lungo termine, per affrontare il fenomeno dei Neet.
La formazione è dedicata a enti pubblici e privati, organizzazioni e figure professionali che interagiscono con soggetti Neet, offrendo loro competenze e strumenti per migliorare la comprensione, il dialogo e l'interazione in via totalmente gratuita. Si articola in due macro moduli: formazione Base – Neeting: analisi psico-sociale di una generazione incompresa; formazione specifica focalizzata su metodologie quali: apprendimento cooperativo per lo sviluppo di competenze relazionali; tecniche teatrali combinate a tecniche di mentoring e sviluppo professionale. Nelle prossime settimane si entrerà nel vivo, con i primi incontri tematici negli spazi pubblici di "Hubout" in piazza Matteotti. Il 28 febbraio sarà la volta della formazione base (obbligatoria), con altre date il 6-13-15 marzo; formazione specifica A (ogni venerdì): 5-12-19-aprile / 3 maggio; formazione specifica B (ogni mercoledì): 3-10-17-24 aprile.
«Si punta alla reintegrazione sociale, con il miglioramento della possibilità di formazione e l'ingresso nel mondo del lavoro dei Neet -spiega l'assessore alle Politiche sociali Angela Mazzone- attraverso una rete di quartiere che colleghi istituzioni, enti locali-regionali, partner sul territorio e giovani. Verrà costruito un sistema di "comunità educante allargata", creando punti di contatto territoriali permanenti e strutturando un modulo educativo tra giovani, per veicolare attività, formazione e informazione. Altro obiettivo del progetto -conclude Mazzone- sarà formare con nuovi metodi gli operatori del settore e le istituzioni, oltre a mappare le competenze per costruire un cordone ombelicale tra giovani usciti dal mondo scolastico, istituzioni e mondo del lavoro».
L'obiettivo è costruire un ecosistema sostenibile, per la formazione e l'avvio permanente al lavoro dei giovani, soprattutto coloro che non ce l'hanno e non lo cercano, abbandonando anche la scuola, quindi si trovano in condizione definita con l'acronimo inglese "Neet" (Not in Education, Employment, or Training). Il progetto nella sua prima fase si propone di creare una rete di cura a lungo termine, per affrontare il fenomeno dei Neet.
La formazione è dedicata a enti pubblici e privati, organizzazioni e figure professionali che interagiscono con soggetti Neet, offrendo loro competenze e strumenti per migliorare la comprensione, il dialogo e l'interazione in via totalmente gratuita. Si articola in due macro moduli: formazione Base – Neeting: analisi psico-sociale di una generazione incompresa; formazione specifica focalizzata su metodologie quali: apprendimento cooperativo per lo sviluppo di competenze relazionali; tecniche teatrali combinate a tecniche di mentoring e sviluppo professionale. Nelle prossime settimane si entrerà nel vivo, con i primi incontri tematici negli spazi pubblici di "Hubout" in piazza Matteotti. Il 28 febbraio sarà la volta della formazione base (obbligatoria), con altre date il 6-13-15 marzo; formazione specifica A (ogni venerdì): 5-12-19-aprile / 3 maggio; formazione specifica B (ogni mercoledì): 3-10-17-24 aprile.
«Si punta alla reintegrazione sociale, con il miglioramento della possibilità di formazione e l'ingresso nel mondo del lavoro dei Neet -spiega l'assessore alle Politiche sociali Angela Mazzone- attraverso una rete di quartiere che colleghi istituzioni, enti locali-regionali, partner sul territorio e giovani. Verrà costruito un sistema di "comunità educante allargata", creando punti di contatto territoriali permanenti e strutturando un modulo educativo tra giovani, per veicolare attività, formazione e informazione. Altro obiettivo del progetto -conclude Mazzone- sarà formare con nuovi metodi gli operatori del settore e le istituzioni, oltre a mappare le competenze per costruire un cordone ombelicale tra giovani usciti dal mondo scolastico, istituzioni e mondo del lavoro».