Vita di città
Piogge e allagamento: il sabato nero dei mercati
Denuncia di Unimpresa contro le amministrazioni comunali
Matera - lunedì 9 ottobre 2017
9.52
Un sabato nero per gli ambulanti concessionari di posteggi nei mercati.
Un sabato segnato dalle copiose piogge e dai gravissimi disservizi che hanno messo in luce per l'ennesima volta l'inadeguatezza dell'area mercatale del sabato.
La denuncia arriva dagli ambulanti di Unimpresa Bat di ritorno dal mercato di Altamura e di Matera segnati dal maltempo e dagli allagamenti della sede stradale.
"Da Barletta ad Altamura passando per Ruvo di Puglia, fino ad arrivare a Matera dove l'area di Via Granulari, in estrema periferia nella Zona PAIP 2 dove lo scorso anno è stato trasferito il mercato e dove a detta dell'associazione "la vecchia amministrazione comunale decise di far morire quello che era il miglior mercato del meridione d'Italia".
"Altro che risorse naturali. Altro che patrimonio da mettere a gara – denunciano dall'assocuaizone degli ambulanti - A bando andrebbero nessi ministri, politici ed amministratori assolutamente incapaci, ignoranti in materia e soprattutto condizionati da chi li ha portati a pensare ed a credere che i mercati si svolgessero tutti ai piedi del colosseo o sotto le dolomiti. Eppure di fronte a questo sfacelo persiste il silenzio assordante di coloro che sono tutti concentrati a mangiarsi i fondi, nello stesso, unico ricco piatto. La rabbia degli operatori è tantissima e fra poco scoppierà in tutta la sua potenza sulle strade e nelle piazze per chiedere giustizia e dignità".
Un sabato segnato dalle copiose piogge e dai gravissimi disservizi che hanno messo in luce per l'ennesima volta l'inadeguatezza dell'area mercatale del sabato.
La denuncia arriva dagli ambulanti di Unimpresa Bat di ritorno dal mercato di Altamura e di Matera segnati dal maltempo e dagli allagamenti della sede stradale.
"Da Barletta ad Altamura passando per Ruvo di Puglia, fino ad arrivare a Matera dove l'area di Via Granulari, in estrema periferia nella Zona PAIP 2 dove lo scorso anno è stato trasferito il mercato e dove a detta dell'associazione "la vecchia amministrazione comunale decise di far morire quello che era il miglior mercato del meridione d'Italia".
"Altro che risorse naturali. Altro che patrimonio da mettere a gara – denunciano dall'assocuaizone degli ambulanti - A bando andrebbero nessi ministri, politici ed amministratori assolutamente incapaci, ignoranti in materia e soprattutto condizionati da chi li ha portati a pensare ed a credere che i mercati si svolgessero tutti ai piedi del colosseo o sotto le dolomiti. Eppure di fronte a questo sfacelo persiste il silenzio assordante di coloro che sono tutti concentrati a mangiarsi i fondi, nello stesso, unico ricco piatto. La rabbia degli operatori è tantissima e fra poco scoppierà in tutta la sua potenza sulle strade e nelle piazze per chiedere giustizia e dignità".