Territorio
Pesanti accuse del Movimento Riscatto a Musacchio
Ma il commissario del Consorzio di Bonifica si difende
Matera - mercoledì 18 luglio 2018
Botta e risposta tra il Movimento Riscatto, Altragricoltura, Liberiagricoltori, Uci Basilicata e il commissario straordinario del Consorzio di Bonifica, l'avv. Giuseppe Musacchio.
Il commissario dell'ente aveva deciso di fare chiarezza, spiegando quali fossero le obiezioni sollevate dal comitato e quali le responsabilità da attribuire all'ente che respingeva al mittente le accuse, dichiarando di aver agito nel pieno rispetto delle regole, circa l'indizione delle votazioni per eleggere i componenti dell'assemblea consortile.
Secondo Musacchio hanno votato solo gli aventi diritto e sono state escluse le liste che non erano in regola con le norme in materia di eleggibilità. Il riferimento è alle sigle degli agricoltori che appoggiano il movimento Riscatto -a suo dire-, solo per difendere la propria esclusione dalle liste ammesse alle elezioni.
Per ciò che riguarda le obiezioni del movimento, Musacchio ha tenuto, infatti, a specificare l'assenza di colpe da parte della sua gestione.
Molte delle obiezioni mosse sulla regolarità delle votazioni nasce dal mancato aggiornamento dei dati da parte dell'Agenzia delle Entrate, spesso dovute anche a motivazioni banali, come ad esempio "i trasferimenti intervenuti con scritture private, nè trascritte e nè volturate; la mancata presentazione di denunce di successione; la mancata volturazione di atti; il ritardo dell'inserimento delle volture da parte dell'Ufficio del Territorio"- spiega Musacchio, che comunque sottolinea come -non sono state registrate lamentele di sorta da parte di aventi causa, tra i quali, è bene evidenziare non figurano i soggetti che stanno tentando, per finalità poco chiare, di ingenerare confusione sia nell'opinione pubblica che nelle stesse istituzioni".
Stoccata, quest'ultima, nei confronti del Movimento Riscatto, che Musacchio dice di non aver ancora capito a quale titolo interviene nella vicenda.
Comunque il commissario dell'ente di bonifica si dice convinto di aver agito nel giusto, anche perché- sottolinea- "aderire alle richieste di annullamento e/o rinvio per il sottoscritto avrebbe significato violare palesemente non soltanto la normativa di riferimento, ma avrebbe significato anche far venir meno il principio essenziale di una moderna democrazia, ovvero la certezza del diritto".
Dichiarazioni che, però, non hanno convinto il movimento che rilancia.
"Con le sue dichiarazioni, comunque reticenti, l'Avv. Musacchio tenta lo scarica barile e conferma e spiega bene perché le elezioni sono nulle".
Le parole di Musacchio, per il comitato, assumono un significato diverso da quello espresso dal commissario del Consorzio di Bonifica.
Infatti, per il Movimento Riscatto, Musacchio "conferma che le liste sono piene di morti (che possono votare con delega) e conferma che le liste che ha fornito e su cui si sarebbero dovute raccogliere le firme sono false, perché non depurate da quanti non sono in regola sui pagamenti".
E poi ironizzano: "sarebbe colpa di quelli che sono morti se stanno ancora in lista o al massimo di altri Enti".
A detto dei membri del comitato, le parole del numero uno del Consorzio di Bonifica sono reticenti, perché Musacchio evita artatamente di pronunciarsi su due questioni sollevate dal Riscatto.
"Nulla dice su due questioni dirimenti che abbiamo sollevato: chi dovrebbe garantire il controllo delle deleghe, di chi è in regola con i pagamenti e, in generale, sulla correttezza delle procedure". Inoltre, "nulla dice sul fatto che, essendo il Consorzio di Basilicata un Ente nuovo, nessuno in realtà ha debiti e, dunque, non può limitare il diritto al voto" –riferimento quest'ultimo all'esclusione di alcune liste candidate.
Infine, l'invito a partecipare alla riunione organizzativa delle proteste, presso la casa degli agricoltori a Matera, Lunedi 26 luglio, alle ore 18, "per rispondere con le iniziative alla irresponsabilità"- concludono dal movimento.
Il commissario dell'ente aveva deciso di fare chiarezza, spiegando quali fossero le obiezioni sollevate dal comitato e quali le responsabilità da attribuire all'ente che respingeva al mittente le accuse, dichiarando di aver agito nel pieno rispetto delle regole, circa l'indizione delle votazioni per eleggere i componenti dell'assemblea consortile.
Secondo Musacchio hanno votato solo gli aventi diritto e sono state escluse le liste che non erano in regola con le norme in materia di eleggibilità. Il riferimento è alle sigle degli agricoltori che appoggiano il movimento Riscatto -a suo dire-, solo per difendere la propria esclusione dalle liste ammesse alle elezioni.
Per ciò che riguarda le obiezioni del movimento, Musacchio ha tenuto, infatti, a specificare l'assenza di colpe da parte della sua gestione.
Molte delle obiezioni mosse sulla regolarità delle votazioni nasce dal mancato aggiornamento dei dati da parte dell'Agenzia delle Entrate, spesso dovute anche a motivazioni banali, come ad esempio "i trasferimenti intervenuti con scritture private, nè trascritte e nè volturate; la mancata presentazione di denunce di successione; la mancata volturazione di atti; il ritardo dell'inserimento delle volture da parte dell'Ufficio del Territorio"- spiega Musacchio, che comunque sottolinea come -non sono state registrate lamentele di sorta da parte di aventi causa, tra i quali, è bene evidenziare non figurano i soggetti che stanno tentando, per finalità poco chiare, di ingenerare confusione sia nell'opinione pubblica che nelle stesse istituzioni".
Stoccata, quest'ultima, nei confronti del Movimento Riscatto, che Musacchio dice di non aver ancora capito a quale titolo interviene nella vicenda.
Comunque il commissario dell'ente di bonifica si dice convinto di aver agito nel giusto, anche perché- sottolinea- "aderire alle richieste di annullamento e/o rinvio per il sottoscritto avrebbe significato violare palesemente non soltanto la normativa di riferimento, ma avrebbe significato anche far venir meno il principio essenziale di una moderna democrazia, ovvero la certezza del diritto".
Dichiarazioni che, però, non hanno convinto il movimento che rilancia.
"Con le sue dichiarazioni, comunque reticenti, l'Avv. Musacchio tenta lo scarica barile e conferma e spiega bene perché le elezioni sono nulle".
Le parole di Musacchio, per il comitato, assumono un significato diverso da quello espresso dal commissario del Consorzio di Bonifica.
Infatti, per il Movimento Riscatto, Musacchio "conferma che le liste sono piene di morti (che possono votare con delega) e conferma che le liste che ha fornito e su cui si sarebbero dovute raccogliere le firme sono false, perché non depurate da quanti non sono in regola sui pagamenti".
E poi ironizzano: "sarebbe colpa di quelli che sono morti se stanno ancora in lista o al massimo di altri Enti".
A detto dei membri del comitato, le parole del numero uno del Consorzio di Bonifica sono reticenti, perché Musacchio evita artatamente di pronunciarsi su due questioni sollevate dal Riscatto.
"Nulla dice su due questioni dirimenti che abbiamo sollevato: chi dovrebbe garantire il controllo delle deleghe, di chi è in regola con i pagamenti e, in generale, sulla correttezza delle procedure". Inoltre, "nulla dice sul fatto che, essendo il Consorzio di Basilicata un Ente nuovo, nessuno in realtà ha debiti e, dunque, non può limitare il diritto al voto" –riferimento quest'ultimo all'esclusione di alcune liste candidate.
Infine, l'invito a partecipare alla riunione organizzativa delle proteste, presso la casa degli agricoltori a Matera, Lunedi 26 luglio, alle ore 18, "per rispondere con le iniziative alla irresponsabilità"- concludono dal movimento.