Cronaca
Perseguita e picchia l'ex fidanzata minorenne, arrestato
Minacce e botte dopo la fine della loro relazione
Matera - mercoledì 11 agosto 2021
13.04
Gli agenti della Questura di Matera hanno eseguito un'ordinanza agli arresti domiciliari nei confronti di un materano di 19 anni. La misura è stata disposta dal gip del Tribunale di Matera ed è stata emessa a seguito di attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nell'ambito di un procedimento penale che ha visto il giovane materano indagato per i reati di atti persecutori, sequestro di persona e lesioni personali aggravati, commessi nei confronti di persona di una ragazza di 16 anni con la quale l'arrestato aveva da poco terminato una burrascosa relazione durata tre anni.
Stando alla ricostruzione, fin dall'inizio della loro relazione il giovane, estremamente possessivo, ha iniziato a offenderla e minacciarla tanto da ingenerarle fondato timore per la sua incolumità e costringerla ad alterare le sue abitudini di vita: le impediva di uscire di casa da sola e di frequentare amici, asserendo che era la sua schiava e che nel caso in cui non l'avesse ascoltato l'avrebbe picchiata o si sarebbe procurato una pistola per ucciderla. Le minacce giungevano anche nel momento in cui la vittima chiedeva d'interrompere la relazione e in questo caso i destinatari erano pure i suoi familiari.
La ragazza puntualmente veniva offesa ogni qualvolta lui s'ingelosiva. Il giovane stalker esternava le minacce di morte nei confronti della vittima anche alle sue amiche, e dopo la chiusura definitiva della relazione, ha iniziato a pedinarla ed a contattarla insistentemente chiedendole di tornare con lui.
Le continue aggressioni hanno raggiunto il culmine una sera quando il giovane materano incontrava per strada la sua vittima, e dopo averla offesa, iniziava a strattonarla per costringerla a seguirlo. Di fronte al rifiuto, lo stalker la colpiva con calci alla gamba, ferendola, tanto che è stato necessario fare ricorso alle cure mediche.
Stando alla ricostruzione, fin dall'inizio della loro relazione il giovane, estremamente possessivo, ha iniziato a offenderla e minacciarla tanto da ingenerarle fondato timore per la sua incolumità e costringerla ad alterare le sue abitudini di vita: le impediva di uscire di casa da sola e di frequentare amici, asserendo che era la sua schiava e che nel caso in cui non l'avesse ascoltato l'avrebbe picchiata o si sarebbe procurato una pistola per ucciderla. Le minacce giungevano anche nel momento in cui la vittima chiedeva d'interrompere la relazione e in questo caso i destinatari erano pure i suoi familiari.
La ragazza puntualmente veniva offesa ogni qualvolta lui s'ingelosiva. Il giovane stalker esternava le minacce di morte nei confronti della vittima anche alle sue amiche, e dopo la chiusura definitiva della relazione, ha iniziato a pedinarla ed a contattarla insistentemente chiedendole di tornare con lui.
Le continue aggressioni hanno raggiunto il culmine una sera quando il giovane materano incontrava per strada la sua vittima, e dopo averla offesa, iniziava a strattonarla per costringerla a seguirlo. Di fronte al rifiuto, lo stalker la colpiva con calci alla gamba, ferendola, tanto che è stato necessario fare ricorso alle cure mediche.