
Eventi e cultura
Passato e futuro di Matera in direzione del 2019
L'esito dell'incontro tenutosi mercoledì 26 aprile a Casa Cava
Matera - giovedì 27 aprile 2017
17.25
Con il primo incontro che si è tenuto ieri presso Casa Cava, Matera 2019 entra nel vivo e ha deciso di farlo nel modo finalmente nel modo più normale ed opportuno: coinvolgendo e condividendo. La Fondazione – Matera 2019 ha incontrato la comunità costituita da imprenditori, politici, cittadini, artisti e creativi, le associazioni e chi ha materialmente contribuito alla costruzione del dossier candidato e poi risultato vincente. Non solo si è fatto il punto sulle iniziative avviate, ma l'occasione è stata utile per illustrare tutto quello che sarà fatto d'ora in poi, con il supporto fondamentale della comunità. Sul palco le due nuove figure arruolate dalla Fondazione. Tanta era l'attesa della conoscenza per il Manager Culturale ed il Manager Amministrativo. Un nome che finalmente oggi ha un volto: l'architetto francese Ariane Bieou (Manager Culturale) e Giuseppe Romaniello (Manager Amministrativo-Finanziario). In poltrona anche il Sindaco di Matera che finalmente rasserenato ha ascoltato con interesse quali saranno le tappe nel breve e quali accorgimenti la Fondazione ha in seno per stemperare le polemiche e i malumori che hanno accompagnato e contraddistinto il loro lavoro soprattutto negli ultimi tempi.
Un incontro interminabile che ha visto la presenza di molti interessati direttamente al progetto e chi in cerca di un'occasione perché essere capitale della Cultura deve essere occasione per molti, alla luce di quanto è emerso dagli interventi.
Questo il messaggio arrivato forte e chiaro dal palco. La grande mole di lavoro del dossier ed i progetti che lo caratterizzano devono essere un traino e una opportunità per la città di Matera e per l'intera Regione Basilicata. Progetti ed eventi che avranno, secondo la volontà dei Manager e di paolo Verri, vita e durata ben oltre il 2019, e per la precisione per tutto il triennio successivo. Una spinta propulsiva per l'intera comunità che non deve esaurirsi alla scadenza del mandato.
L'architetto francese Ariane Bieou, che da Marsiglia si è trasferita definitivamente a Matera, dopo l'iniziale e normale "rompere il ghiaccio iniziale", ha parlato di ciò che ha stupito del dossier presentato. Per la prima volta si è partito da una idea progettuale partorita nel locale per essere proiettata in Europa. Nelle altri capitali europeee il processo invece è stato inverso. Un progetto "open future" anche molto digital e capace di coniugare innovazione, tecnologia e progettualità. Presentati anche i progetti che saranno messi in campo con la scena creativa lucana.
Il Manager Amministrativo Romaniello ha puntato l'attenzione sulla gestione della Fondazione a partire da alcune parole chiave: trasparenza e amministrazione del sito, condivisione, monitoraggio civico, responsabilità ed organigramma. Morale della favola? Correggere e superare le criticità emerse in questi anni, spesso dovute ad un difetto di comunicazione. Infine ricreare un rapporto di fiducia, anche sotto l'aspetto gestionale ed economico.
Con Aurelia Sole, Presidente della Fondazione - Matera 2019 che ha ricordato il bisogno di coinvolgere la comunità, anche la necessità di completare ed integrare lo staff della Fondazione ed il lavoro svolto nelle scuole, anche Paolo Verri che ha colpito la platea sottolineando come sono state analizzati i 3 punti di debolezza delle altre capitali europee per non commettere gli stessi errori. Ci riusciranno? Per ora la promessa e la garanzia che il nostro progetto non finisce nel 2019 ma continuerà anche dopo per il bene di Matera e tutta la Regione. Almeno fino al 2022.
Prossimo appuntamento? Con le scuole lucane ed europee per un progetto su "miti e leggende".
Un incontro interminabile che ha visto la presenza di molti interessati direttamente al progetto e chi in cerca di un'occasione perché essere capitale della Cultura deve essere occasione per molti, alla luce di quanto è emerso dagli interventi.
Questo il messaggio arrivato forte e chiaro dal palco. La grande mole di lavoro del dossier ed i progetti che lo caratterizzano devono essere un traino e una opportunità per la città di Matera e per l'intera Regione Basilicata. Progetti ed eventi che avranno, secondo la volontà dei Manager e di paolo Verri, vita e durata ben oltre il 2019, e per la precisione per tutto il triennio successivo. Una spinta propulsiva per l'intera comunità che non deve esaurirsi alla scadenza del mandato.
L'architetto francese Ariane Bieou, che da Marsiglia si è trasferita definitivamente a Matera, dopo l'iniziale e normale "rompere il ghiaccio iniziale", ha parlato di ciò che ha stupito del dossier presentato. Per la prima volta si è partito da una idea progettuale partorita nel locale per essere proiettata in Europa. Nelle altri capitali europeee il processo invece è stato inverso. Un progetto "open future" anche molto digital e capace di coniugare innovazione, tecnologia e progettualità. Presentati anche i progetti che saranno messi in campo con la scena creativa lucana.
Il Manager Amministrativo Romaniello ha puntato l'attenzione sulla gestione della Fondazione a partire da alcune parole chiave: trasparenza e amministrazione del sito, condivisione, monitoraggio civico, responsabilità ed organigramma. Morale della favola? Correggere e superare le criticità emerse in questi anni, spesso dovute ad un difetto di comunicazione. Infine ricreare un rapporto di fiducia, anche sotto l'aspetto gestionale ed economico.
Con Aurelia Sole, Presidente della Fondazione - Matera 2019 che ha ricordato il bisogno di coinvolgere la comunità, anche la necessità di completare ed integrare lo staff della Fondazione ed il lavoro svolto nelle scuole, anche Paolo Verri che ha colpito la platea sottolineando come sono state analizzati i 3 punti di debolezza delle altre capitali europee per non commettere gli stessi errori. Ci riusciranno? Per ora la promessa e la garanzia che il nostro progetto non finisce nel 2019 ma continuerà anche dopo per il bene di Matera e tutta la Regione. Almeno fino al 2022.
Prossimo appuntamento? Con le scuole lucane ed europee per un progetto su "miti e leggende".