Territorio
Parte il gemellaggio e collaborazione tra il comune di Matera e il comune di Bernalda
Una storia condivisa che in pochi conoscono ma che è tutta da raccontare
Matera - lunedì 17 luglio 2017
8.21
Altro accordo di gemellaggio per la città di Matera. Questa volta tocca al comune di Bernalda.
Il motivo è presto detto. Metaponto, frazione di Bernalda, fondata nel 773 a.C. (come testimoniato dallo storico Eusebio) sulle terre fertili comprese tra Bradano e Basento ed affacciate sul Mar Ionio, ad opera di coloni achei, Metaponto già in età arcaica raggiunge in breve tempo una straordinaria prosperità e ricchezza, grazie ad un'agricoltura specializzata, basata sulla coltivazione dei cereali, e alle relazioni commerciali con i principali centri del Mediterraneo. La città raggiunge l'apice del suo splendore nel VI sec. a.C, grazie all'enorme apporto culturale dell'Illuminato di Samo, Pitagora, maestro e pensiero dell'umanità, che trascorre qui l'ultimo periodo della sua vita. L'istituzione di una scuola pitagorica presso le Tavole Palatine dimostra l'eccezionale prestigio acquisito da Pitagora nella comunità di Metaponto e l'influenza determinante che egli esercitò sulla cultura della nostra terra, cresciuta in breve tempo fino a fare di Metaponto la città più ricca e splendente della Magna Grecia.
Metaponto trae dalla presenza di Pitagora un notevole giovamento che ha effetti straordinari in tutti i campi della vita sociale, economica e culturale. E' per questo che anche il V e IV sec. a.C. segnano un'epoca di benessere e di sviluppo urbanistico. Abitata ininterrottamente sin dal Paleolitico, l'antichissima Matera, che già nel Neolitico ha acquisito avanzate tecniche agricole, nel VI sec. a.C. diventa riferimento nell'entroterra delle grandi città della Magna Grecia ed intrattiene stretti rapporti con le colonie situate sulla costa jonica, soprattutto con Metaponto. In particolare, i rapporti tra le due comunità si intensificano all'indomani della II guerra punica, quando Metaponto, che ha ormai acquisito prestigio e autorità, si consegna ad Annibale (212 a.C.) e per la seconda volta ha il coraggio di opporsi a Roma: con la sconfitta di Annibale inizia la sua crisi, con la decrescita demografica e la riduzione del centro abitato. Metaponto perde il suo aspetto monumentale e, di lì a pochi decenni, molti edifici diventano ruderi, come ricorda Pausania. E' in questa fase decadente che la storia magno greca assiste alla diaspora metapontina. La certezza dell'abbandono del centro urbano metapontino, insieme al ritrovamento di fonti storiografiche che ne avvalorano il peso specifico, è testimoniata dal fatto che la stessa Matera offrì ospitalità e un rifugio sicuro ai profughi metapontini che, in gran numero, contribuirono allo sviluppo della città aggiungendo nuovi nuclei urbani al preesistente villaggio trincerato.
Tanto si rileva anche, e non solo, dalle autorevoli fonti, di cui brevemente si riportano alcuni passi:
• L'emblema di Matera invero, come quello di Metaponto (Giuseppe Gattini, Note storiche della Città di Matera), riproduce il bue e le spighe di grano. Le spighe ricorrono anche nelle monete della antica città di Metaponto. "In considerazione de' popoli metapontini che aveano così accresciuta e nobilitata la Città, s'apposero alla bocca del Bue originario emblema di Matera, delle spighe di grano, la spiga è l'impronta di Metaponto." (Memorie storiche, profane e religiose sulla città di Matera, di Francesco Paolo Volpe).
• Non si può escludere che ci sia stato uno scambio tra metapontini e materani in merito alle tecniche ingegneristiche finalizzate alla regimentazione delle acque e ai metodi di coltivazione dei cereali. Oggi i prodotti di punta di Matera sono proprio i derivati del grano: pane e pasta. Ma già Pitagora, come si evince da alcuni aneddoti legati alle sue gesta, parlava di "focacce" (Discorso alle donne, L'orsa di Daunia).
• Ripercorrendo a ritroso i sentieri dei rapporti cognatici vi è testimonianza dell'origine della famiglia Gattini, storica famiglia materana, nella famiglia Scipioni di Metaponto che, dopo la distruzione della città, trovarono rifugio e nuovo stimolo di operosità sociale e politica nel territorio di Matera (Giornale araldico-genealogico-diplomatico).
• "Le colonne che ora sostengono le due navi minori del Duomo di Matera si credono appartenere al tempio di Hera di Metaponto" (Studi Istorici su la Magna Grecia e su la Brezia di Pier Nicola Leoni). Come sostiene ancora Francesco Paolo Volpe, "dalla distruzione di Metaponto Matera riconosce il suo aumento anziché la sua origine".
Proprio perché la storia della gloriosa Metapontion e del suo antico legame con la neolitica e affascinante Methera, fino ad oggi ai più sconosciuta, meritino una più ampia risonanza, e condivisa la necessità di allargare la prospettiva di sviluppo sostenibile e consapevole, nell'ottica di un rilancio di più largo respiro della nostra terra, ed avendo i Comuni l'obiettivo di creare reti e legami, nuovi e preesistenti, fra Autorità locali e di favorire la cooperazione e gli scambi fra le Comunità, nella consapevolezza dei vincoli culturali che esistono fra le due città, origine e motivo del gemellaggio che si intende stringere, si conviene che il Comune di Matera ed il Comune di Bernalda decidono, di comune accordo, di mantenere relazioni di amicizia che garantiscano il progresso, lo sviluppo ed il benessere di entrambe le Comunità.
Entrambe le Parti si impegnano volontariamente ed in piena libertà a collaborare per la valorizzazione del patrimonio delle due Comunità, rafforzando le relazioni tra loro. Tenendo conto dei legami storici che hanno unito Metaponto e Matera e delle relazioni di amicizia esistenti, entrambe le Parti decidono di istituire forme di collaborazione che consistono nel cooperare, nella misura delle possibilità di ogni Comune, affinché si realizzino progetti di rapida attuazione che ricordino sempre l'amicizia ed il rispetto fra le due Parti. Entrambe le Parti favoriranno attività aventi lo scopo di contribuire alla promozione di ambienti culturali nei due Comuni, e dunque: a. interscambio di informazioni; b. mostre di diverse espressioni artistiche; c. relazioni sociali; d. relazioni economiche; e. relazioni in campo sportivo; f. visite ai Musei, monumenti storici ed artistici già esistenti, nonché a quelli di futuro allestimento, sul territorio di entrambe le località. I cittadini dei due Comuni prenderanno parte ad attività mirate a: a) accrescere la conoscenza e il senso di appartenenza al territorio; b) consentire la partecipazione attiva al dialogo ed al confronto per la valorizzazione del patrimonio comune; c) rafforzare i legami già esistenti e crearne di nuovi.
In particolare: Il Comune di Matera si impegna a: includere nel proprio sito web istituzionale le strutture ricettive turistiche di Bernalda e Metaponto; inserire nel proprio sito web un link che rimanda al sito web di Bernalda; sostenere ricerche specialistiche sul territorio di Metaponto finalizzate alla individuazione di elementi probatori attestanti il legame tra le due comunità; concedere agevolazioni per le eventuali affissioni, sui propri spazi cittadini, correlate ad iniziative promosse a mezzo di manifesti cartacei dal Comune di Bernalda, in conformità delle previsioni del vigente Regolamento sull'imposta Comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni.
Il Comune di Bernalda si impegna a: esentare dal pagamento della tassa di soggiorno tutti i cittadini residenti a Matera che usufruiscono delle strutture ricettive turistiche ricadenti nel proprio territorio; inserire nel proprio sito web un link che rimanda al sito web di Matera; rendere disponibili per i gruppi turistici segnalati dal Comune da Matera talune gratuità per servizi di guide turistiche in tour archeologici e naturalistici nel territorio di Bernalda e Metaponto.
Il motivo è presto detto. Metaponto, frazione di Bernalda, fondata nel 773 a.C. (come testimoniato dallo storico Eusebio) sulle terre fertili comprese tra Bradano e Basento ed affacciate sul Mar Ionio, ad opera di coloni achei, Metaponto già in età arcaica raggiunge in breve tempo una straordinaria prosperità e ricchezza, grazie ad un'agricoltura specializzata, basata sulla coltivazione dei cereali, e alle relazioni commerciali con i principali centri del Mediterraneo. La città raggiunge l'apice del suo splendore nel VI sec. a.C, grazie all'enorme apporto culturale dell'Illuminato di Samo, Pitagora, maestro e pensiero dell'umanità, che trascorre qui l'ultimo periodo della sua vita. L'istituzione di una scuola pitagorica presso le Tavole Palatine dimostra l'eccezionale prestigio acquisito da Pitagora nella comunità di Metaponto e l'influenza determinante che egli esercitò sulla cultura della nostra terra, cresciuta in breve tempo fino a fare di Metaponto la città più ricca e splendente della Magna Grecia.
Metaponto trae dalla presenza di Pitagora un notevole giovamento che ha effetti straordinari in tutti i campi della vita sociale, economica e culturale. E' per questo che anche il V e IV sec. a.C. segnano un'epoca di benessere e di sviluppo urbanistico. Abitata ininterrottamente sin dal Paleolitico, l'antichissima Matera, che già nel Neolitico ha acquisito avanzate tecniche agricole, nel VI sec. a.C. diventa riferimento nell'entroterra delle grandi città della Magna Grecia ed intrattiene stretti rapporti con le colonie situate sulla costa jonica, soprattutto con Metaponto. In particolare, i rapporti tra le due comunità si intensificano all'indomani della II guerra punica, quando Metaponto, che ha ormai acquisito prestigio e autorità, si consegna ad Annibale (212 a.C.) e per la seconda volta ha il coraggio di opporsi a Roma: con la sconfitta di Annibale inizia la sua crisi, con la decrescita demografica e la riduzione del centro abitato. Metaponto perde il suo aspetto monumentale e, di lì a pochi decenni, molti edifici diventano ruderi, come ricorda Pausania. E' in questa fase decadente che la storia magno greca assiste alla diaspora metapontina. La certezza dell'abbandono del centro urbano metapontino, insieme al ritrovamento di fonti storiografiche che ne avvalorano il peso specifico, è testimoniata dal fatto che la stessa Matera offrì ospitalità e un rifugio sicuro ai profughi metapontini che, in gran numero, contribuirono allo sviluppo della città aggiungendo nuovi nuclei urbani al preesistente villaggio trincerato.
Tanto si rileva anche, e non solo, dalle autorevoli fonti, di cui brevemente si riportano alcuni passi:
• L'emblema di Matera invero, come quello di Metaponto (Giuseppe Gattini, Note storiche della Città di Matera), riproduce il bue e le spighe di grano. Le spighe ricorrono anche nelle monete della antica città di Metaponto. "In considerazione de' popoli metapontini che aveano così accresciuta e nobilitata la Città, s'apposero alla bocca del Bue originario emblema di Matera, delle spighe di grano, la spiga è l'impronta di Metaponto." (Memorie storiche, profane e religiose sulla città di Matera, di Francesco Paolo Volpe).
• Non si può escludere che ci sia stato uno scambio tra metapontini e materani in merito alle tecniche ingegneristiche finalizzate alla regimentazione delle acque e ai metodi di coltivazione dei cereali. Oggi i prodotti di punta di Matera sono proprio i derivati del grano: pane e pasta. Ma già Pitagora, come si evince da alcuni aneddoti legati alle sue gesta, parlava di "focacce" (Discorso alle donne, L'orsa di Daunia).
• Ripercorrendo a ritroso i sentieri dei rapporti cognatici vi è testimonianza dell'origine della famiglia Gattini, storica famiglia materana, nella famiglia Scipioni di Metaponto che, dopo la distruzione della città, trovarono rifugio e nuovo stimolo di operosità sociale e politica nel territorio di Matera (Giornale araldico-genealogico-diplomatico).
• "Le colonne che ora sostengono le due navi minori del Duomo di Matera si credono appartenere al tempio di Hera di Metaponto" (Studi Istorici su la Magna Grecia e su la Brezia di Pier Nicola Leoni). Come sostiene ancora Francesco Paolo Volpe, "dalla distruzione di Metaponto Matera riconosce il suo aumento anziché la sua origine".
Proprio perché la storia della gloriosa Metapontion e del suo antico legame con la neolitica e affascinante Methera, fino ad oggi ai più sconosciuta, meritino una più ampia risonanza, e condivisa la necessità di allargare la prospettiva di sviluppo sostenibile e consapevole, nell'ottica di un rilancio di più largo respiro della nostra terra, ed avendo i Comuni l'obiettivo di creare reti e legami, nuovi e preesistenti, fra Autorità locali e di favorire la cooperazione e gli scambi fra le Comunità, nella consapevolezza dei vincoli culturali che esistono fra le due città, origine e motivo del gemellaggio che si intende stringere, si conviene che il Comune di Matera ed il Comune di Bernalda decidono, di comune accordo, di mantenere relazioni di amicizia che garantiscano il progresso, lo sviluppo ed il benessere di entrambe le Comunità.
Entrambe le Parti si impegnano volontariamente ed in piena libertà a collaborare per la valorizzazione del patrimonio delle due Comunità, rafforzando le relazioni tra loro. Tenendo conto dei legami storici che hanno unito Metaponto e Matera e delle relazioni di amicizia esistenti, entrambe le Parti decidono di istituire forme di collaborazione che consistono nel cooperare, nella misura delle possibilità di ogni Comune, affinché si realizzino progetti di rapida attuazione che ricordino sempre l'amicizia ed il rispetto fra le due Parti. Entrambe le Parti favoriranno attività aventi lo scopo di contribuire alla promozione di ambienti culturali nei due Comuni, e dunque: a. interscambio di informazioni; b. mostre di diverse espressioni artistiche; c. relazioni sociali; d. relazioni economiche; e. relazioni in campo sportivo; f. visite ai Musei, monumenti storici ed artistici già esistenti, nonché a quelli di futuro allestimento, sul territorio di entrambe le località. I cittadini dei due Comuni prenderanno parte ad attività mirate a: a) accrescere la conoscenza e il senso di appartenenza al territorio; b) consentire la partecipazione attiva al dialogo ed al confronto per la valorizzazione del patrimonio comune; c) rafforzare i legami già esistenti e crearne di nuovi.
In particolare: Il Comune di Matera si impegna a: includere nel proprio sito web istituzionale le strutture ricettive turistiche di Bernalda e Metaponto; inserire nel proprio sito web un link che rimanda al sito web di Bernalda; sostenere ricerche specialistiche sul territorio di Metaponto finalizzate alla individuazione di elementi probatori attestanti il legame tra le due comunità; concedere agevolazioni per le eventuali affissioni, sui propri spazi cittadini, correlate ad iniziative promosse a mezzo di manifesti cartacei dal Comune di Bernalda, in conformità delle previsioni del vigente Regolamento sull'imposta Comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni.
Il Comune di Bernalda si impegna a: esentare dal pagamento della tassa di soggiorno tutti i cittadini residenti a Matera che usufruiscono delle strutture ricettive turistiche ricadenti nel proprio territorio; inserire nel proprio sito web un link che rimanda al sito web di Matera; rendere disponibili per i gruppi turistici segnalati dal Comune da Matera talune gratuità per servizi di guide turistiche in tour archeologici e naturalistici nel territorio di Bernalda e Metaponto.