Vita di città
Parcheggi aree blu, le contravvenzioni si pagano più del dovuto
Pedicini: "Sono i cittadini a rimetterci"
Matera - martedì 11 novembre 2014
9.17
La disciplina del sistema normativo riguardo il parcheggio in aree blu a Matera, nei diversi anni, ha avuto una sua evoluzione soprattutto in materia di multe. Ma i cambiamenti normativi sono stati effettivamente messi in atto dall'amministrazione comunale? Per il consigliere comunale di FI, Adriano Pedicini, la risposta è no.
Alla prova dei fatti, per Pedicini, "anziché 1 euro di sanzione, il Comune di Matera e la società che gestiste le aree blu, continuano a predare l'automobilista, spartendosi rispettivamente in 60 e 40%, della sanzione del divieto di sosta che sommata alle spese di notifica sfiora le 50 euro. Chi ci rimette? Ovvio i cittadini ricoperti anche da altre tasse".
Il consigliere di FI non si spiega come mai l'amministrazione comunale continua ad applicare il codice della strada ai 'grattini' scaduti su aree blu, quando una delibera approvata in consiglio ha modificato le disposizioni: "Contravvenzioni, ingiuste, inique ed illegittime, applicate ancora nonostante la massima assise cittadina abbia deliberato il contrario, da quando il consiglio comunale con deliberazione numero 15 del 4 aprile 2012 nel dare i nuovi indirizzi al bando di gara, dispose che il controllo del pagamento in aree blu fosse eseguito dalla ditta aggiudicataria del bando a mezzo del suo personale e che il sistema di penalità per l'ipotesi di scontrino scaduto da meno di 2 ore, fosse da sanzionare con 1 euro al quale aggiungere l'importo della sosta dovuta". Ed aggiunge: "Questo indirizzo recepito ed oggetto del bando, vinto tra l'altro dalla stessa società che gestiva, ed a tutt'oggi gestiste i parcheggi, non è stato mai adottato". La volontà del consiglio è stata messa da parte "solo perché vi è un ricorso giudiziario in atto".
Dunque sono i procedimenti giudiziari che, a quanto pare, rallentano l'attuazione delle disposizioni, a tal punto che Pedicini si chiede provocatoriamente se "in una città per affermare un principio di legalità, di equità e interesse collettivo, debba attendere i tempi della giustizia amministrativa?".
E conclude con un invito ai cittadini che ricevono contravvenzioni da codice della strada a causa del 'grattino' scaduto "di ricorrere al Prefetto per le motivazioni di cui ho detto a tale scopo i consiglieri comunali di FI hanno prodotto un apposito modello che a richiesta di chiunque potrà essere consegnato al fine di agevolare il richiamato ricorso".
Alla prova dei fatti, per Pedicini, "anziché 1 euro di sanzione, il Comune di Matera e la società che gestiste le aree blu, continuano a predare l'automobilista, spartendosi rispettivamente in 60 e 40%, della sanzione del divieto di sosta che sommata alle spese di notifica sfiora le 50 euro. Chi ci rimette? Ovvio i cittadini ricoperti anche da altre tasse".
Il consigliere di FI non si spiega come mai l'amministrazione comunale continua ad applicare il codice della strada ai 'grattini' scaduti su aree blu, quando una delibera approvata in consiglio ha modificato le disposizioni: "Contravvenzioni, ingiuste, inique ed illegittime, applicate ancora nonostante la massima assise cittadina abbia deliberato il contrario, da quando il consiglio comunale con deliberazione numero 15 del 4 aprile 2012 nel dare i nuovi indirizzi al bando di gara, dispose che il controllo del pagamento in aree blu fosse eseguito dalla ditta aggiudicataria del bando a mezzo del suo personale e che il sistema di penalità per l'ipotesi di scontrino scaduto da meno di 2 ore, fosse da sanzionare con 1 euro al quale aggiungere l'importo della sosta dovuta". Ed aggiunge: "Questo indirizzo recepito ed oggetto del bando, vinto tra l'altro dalla stessa società che gestiva, ed a tutt'oggi gestiste i parcheggi, non è stato mai adottato". La volontà del consiglio è stata messa da parte "solo perché vi è un ricorso giudiziario in atto".
Dunque sono i procedimenti giudiziari che, a quanto pare, rallentano l'attuazione delle disposizioni, a tal punto che Pedicini si chiede provocatoriamente se "in una città per affermare un principio di legalità, di equità e interesse collettivo, debba attendere i tempi della giustizia amministrativa?".
E conclude con un invito ai cittadini che ricevono contravvenzioni da codice della strada a causa del 'grattino' scaduto "di ricorrere al Prefetto per le motivazioni di cui ho detto a tale scopo i consiglieri comunali di FI hanno prodotto un apposito modello che a richiesta di chiunque potrà essere consegnato al fine di agevolare il richiamato ricorso".