Vita di città
Parcheggi aree blu, il mistero si infittisce
Con l'ultima delibera del 2012 sorgono diversi dubbi
Matera - domenica 16 novembre 2014
9.13
La maggior parte dei cittadini, ogni giorno, tra le diverse faccende, percorre le vie della città con la propria auto facendo fronte al traffico e alla difficoltà di trovare un parcheggio gratuito. Invece molti potrebbero trovare parcheggio, a pagamento, nelle aree blu e uscirne con le 'ossa rotte' non pagando la sosta o pagandola esibendo uno scontrino scaduto.
L'ultima modifica a riguardo è stata approvata in consiglio comunale con la delibera numero 15 di aprile 2012 che ha determinato i nuovi indirizzi ed una nuova regolamentazione del bando di gara per la gestione parcheggi.
Nello specifico erano stati predisposti 1641 posti per parcheggi gratuiti e a pagamento, in diverse aree della città. Ma le decisioni principali, a cui non si è dato seguito e che hanno suscitato la rabbia di Pedicini, riguardano la disciplina del bando di gara per le società appaltatrici.
Nei punti di indirizzo del bando si prevede la durata del contratto di gestione che deve essere di due o tre anni e l'obbligo di salvaguardare i livelli occupazionali al momento della scadenza del contratto non prorogato, con l'impegno di utilizzare il personale a tempo pieno. Il personale addetto alla sosta deve avere la qualifica di 'ausiliare addetto alla sosta'.
Si prosegue con i punti contestati da Pedicini e non attuati. Nella delibera è scritto che le sanzioni da pagare sono costituite dall'importo della sosta dovuta in aggiunta ad una penalità da pagare che varia a seconda della fattispecie: se lo scontrino è scaduto da meno di 2 ore, oltre l'importo della sosta verrà applicata una penale di 2 euro; se lo scontrino è scaduto per più di 2 ore, oltre l'importo della sosta verrà applicata una penale di 3 euro; se lo scontrino non è esposto con l'indicazione dell'ora di arrivo, la penalità sale a 5 euro in aggiunta all'importo della sosta. E' ammesso anche, in sede di bando, il pagamento in sanatoria che non deve superare i 7 giorni - decorrente dalla data di emissione dell'avviso - alla società concessionaria del servizio di sosta. In caso di omesso pagamento in sanatoria la ditta potrà esercitare tutte le azioni necessarie indicate dalla legge.
Alla ditta è concesso il 5% dei proventi contravvenzionali che il Comune riconosce. Al Comune spetta la piena facoltà di disporre dei parcheggi che deve essere comunicata al gestore. In tal caso il canone che la ditta dovrebbe pagare al Comune viene ridotto in base ai giorni di non disponibilità da parte del gestore e dal numero di parcheggi non disponibili.
Il gestore deve garantire, nei parcheggi coperti, l'apertura, la pulizia, e l'accesso dei bagni al pubblico. La ditta, inoltre, deve aver cura di pubblicizzare questo servizio. E qui sorge la domanda spontanea: questo servizio è garantito? E se si, è pubblicizzato?
Infine, oltre alle varie cifre di abbonamento riguardo gli stalli di parcheggio, è previsto anche che la ditta aggiudicataria deve fornire trimestralmente un report sugli spazi utilizzati e deve disporre di un codice di autoregolamentazione al fine di prevenire e ridurre il contenzioso con gli utenti. Altra domanda: la ditta ha un controllo degli spazi utilizzati? E se si, redige un report in tal senso?
Le domande aumentano ed il mistero della gestione dei parcheggi a Matera si infittisce.
L'ultima modifica a riguardo è stata approvata in consiglio comunale con la delibera numero 15 di aprile 2012 che ha determinato i nuovi indirizzi ed una nuova regolamentazione del bando di gara per la gestione parcheggi.
Nello specifico erano stati predisposti 1641 posti per parcheggi gratuiti e a pagamento, in diverse aree della città. Ma le decisioni principali, a cui non si è dato seguito e che hanno suscitato la rabbia di Pedicini, riguardano la disciplina del bando di gara per le società appaltatrici.
Nei punti di indirizzo del bando si prevede la durata del contratto di gestione che deve essere di due o tre anni e l'obbligo di salvaguardare i livelli occupazionali al momento della scadenza del contratto non prorogato, con l'impegno di utilizzare il personale a tempo pieno. Il personale addetto alla sosta deve avere la qualifica di 'ausiliare addetto alla sosta'.
Si prosegue con i punti contestati da Pedicini e non attuati. Nella delibera è scritto che le sanzioni da pagare sono costituite dall'importo della sosta dovuta in aggiunta ad una penalità da pagare che varia a seconda della fattispecie: se lo scontrino è scaduto da meno di 2 ore, oltre l'importo della sosta verrà applicata una penale di 2 euro; se lo scontrino è scaduto per più di 2 ore, oltre l'importo della sosta verrà applicata una penale di 3 euro; se lo scontrino non è esposto con l'indicazione dell'ora di arrivo, la penalità sale a 5 euro in aggiunta all'importo della sosta. E' ammesso anche, in sede di bando, il pagamento in sanatoria che non deve superare i 7 giorni - decorrente dalla data di emissione dell'avviso - alla società concessionaria del servizio di sosta. In caso di omesso pagamento in sanatoria la ditta potrà esercitare tutte le azioni necessarie indicate dalla legge.
Alla ditta è concesso il 5% dei proventi contravvenzionali che il Comune riconosce. Al Comune spetta la piena facoltà di disporre dei parcheggi che deve essere comunicata al gestore. In tal caso il canone che la ditta dovrebbe pagare al Comune viene ridotto in base ai giorni di non disponibilità da parte del gestore e dal numero di parcheggi non disponibili.
Il gestore deve garantire, nei parcheggi coperti, l'apertura, la pulizia, e l'accesso dei bagni al pubblico. La ditta, inoltre, deve aver cura di pubblicizzare questo servizio. E qui sorge la domanda spontanea: questo servizio è garantito? E se si, è pubblicizzato?
Infine, oltre alle varie cifre di abbonamento riguardo gli stalli di parcheggio, è previsto anche che la ditta aggiudicataria deve fornire trimestralmente un report sugli spazi utilizzati e deve disporre di un codice di autoregolamentazione al fine di prevenire e ridurre il contenzioso con gli utenti. Altra domanda: la ditta ha un controllo degli spazi utilizzati? E se si, redige un report in tal senso?
Le domande aumentano ed il mistero della gestione dei parcheggi a Matera si infittisce.