Enti locali
Paolo Verri, va o resta?
Attesa oggi la nomina in Puglia mentre si raccolgono firme per trattenerlo a Matera 2019
Matera - lunedì 12 ottobre 2015
17.37
Paolo Verri abbandona la nave lucana. Il "capitano" dell'incredibile avventura che ha portato Matera verso l'importante titolo europeo del 2019, salpa per approdare verso nuovi lidi, precisamente quelli pugliesi. In programma nella giornata di oggi la nomina di Verri a Direttore del Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
Che il governatore pugliese Michele Emiliano stesse facendo la corte all'ex direttore del Comitato Matera 2019 era cosa nota già da qualche tempo, ma la notizia ufficiale è giunta soltanto venerdì scorso, 9 Ottobre. Nessun comunicato da parte della Fondazione nè tantomeno una conferenza stampa da parte dello stesso manager torinese. I lucani hanno dovuto apprendere la notizia dal sito ufficiale della Regione Puglia che annunciava la formalizzazione delle nomine dei nuovi direttori di tutti i Dipartimenti regionali durante l'odierna seduta di Giunta. Tra questi, appunto, Paolo Verri.
Una decisione ormai irremovibile contro cui nulla ha potuto la raccolta firme partita sul web a rappresentare l'ultimo disperato tentativo di trattenere il manager nella città dei Sassi e dare continuità al progetto iniziato tre anni fa. "Paolo Verri resti il garante di Matera 2019" è, in estrema sintesi, l'appello lanciato da coloro che hanno firmato la petizione che ha raggiunto quota più di 2000 firme in due giorni. Alla mobilitazione hanno aderito da tutta Italia e anche dall'estero. Ma Verri si limita a ringraziare dal suo profilo Facebook e commentare così: "Un appello che commuove, che mi commuove, che commuove tutti quelli che hanno a che fare con la cultura. Un appello che vivo non come un messaggio a me, e nemmeno in fin dei conti alla politica, ma un modo di ribadire che il percorso che abbiamo tutti INSIEME costruito in tre anni di entusiasmante lavoro non era finto, non era poco partecipato, non fatto da gente da fuori senza che i locali non venissero coinvolti, ma era la base di qualcosa di ancora più grande che deve ancora essere costruito, a partire da Matera, per il resto del sud e dell'Italia. Ovunque sarò nei prossimi mesi o anni, mi batterò per quel progetto, fatto di parole chiave vere e non solo da usare come parafulmini, concetti che richiedono impegno e duro lavoro. Grazie a tutti quelli che consentiranno a questo progetto, "Open Future" di compiersi, per rispetto delle altre città che hanno partecipato alla gara, della commissione che ci ha giudicato, e di noi stessi". Parole che lasciano intendere non ci siano i presupposti per un doppio incarico appulo-lucano, come qualcuno aveva ipotizzato.
Ma c'è anche una parte della città che, invece, non ci sta. Non ci sta a far credere al mondo, e ai materani stessi, che Matera non sa andare avanti senza un singolo uomo. E' giusto riportare che esiste una parte dei lucani fermamente convinta che "il percorso verso Matera2019 non è avvenuto in un giorno ma in anni di lavoro. Lunghi anni di lavoro in cui gruppi di persone si sono spese e dovrebbero aver imparato come proseguire un percorso, dovrebbero aver imparato ad interfacciarsi con qualunque altro tecnico o direttore artistico".
Dal canto loro, il governatore lucano Marcello Pittella e il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, sembrano essersi chiusi in un silenzio stampa. Ancora nessuna dichiarazione ufficiale a riguardo. Le prossime ora potrebbero essere decisive, non rimane che attendere sviluppi.
Che il governatore pugliese Michele Emiliano stesse facendo la corte all'ex direttore del Comitato Matera 2019 era cosa nota già da qualche tempo, ma la notizia ufficiale è giunta soltanto venerdì scorso, 9 Ottobre. Nessun comunicato da parte della Fondazione nè tantomeno una conferenza stampa da parte dello stesso manager torinese. I lucani hanno dovuto apprendere la notizia dal sito ufficiale della Regione Puglia che annunciava la formalizzazione delle nomine dei nuovi direttori di tutti i Dipartimenti regionali durante l'odierna seduta di Giunta. Tra questi, appunto, Paolo Verri.
Una decisione ormai irremovibile contro cui nulla ha potuto la raccolta firme partita sul web a rappresentare l'ultimo disperato tentativo di trattenere il manager nella città dei Sassi e dare continuità al progetto iniziato tre anni fa. "Paolo Verri resti il garante di Matera 2019" è, in estrema sintesi, l'appello lanciato da coloro che hanno firmato la petizione che ha raggiunto quota più di 2000 firme in due giorni. Alla mobilitazione hanno aderito da tutta Italia e anche dall'estero. Ma Verri si limita a ringraziare dal suo profilo Facebook e commentare così: "Un appello che commuove, che mi commuove, che commuove tutti quelli che hanno a che fare con la cultura. Un appello che vivo non come un messaggio a me, e nemmeno in fin dei conti alla politica, ma un modo di ribadire che il percorso che abbiamo tutti INSIEME costruito in tre anni di entusiasmante lavoro non era finto, non era poco partecipato, non fatto da gente da fuori senza che i locali non venissero coinvolti, ma era la base di qualcosa di ancora più grande che deve ancora essere costruito, a partire da Matera, per il resto del sud e dell'Italia. Ovunque sarò nei prossimi mesi o anni, mi batterò per quel progetto, fatto di parole chiave vere e non solo da usare come parafulmini, concetti che richiedono impegno e duro lavoro. Grazie a tutti quelli che consentiranno a questo progetto, "Open Future" di compiersi, per rispetto delle altre città che hanno partecipato alla gara, della commissione che ci ha giudicato, e di noi stessi". Parole che lasciano intendere non ci siano i presupposti per un doppio incarico appulo-lucano, come qualcuno aveva ipotizzato.
Ma c'è anche una parte della città che, invece, non ci sta. Non ci sta a far credere al mondo, e ai materani stessi, che Matera non sa andare avanti senza un singolo uomo. E' giusto riportare che esiste una parte dei lucani fermamente convinta che "il percorso verso Matera2019 non è avvenuto in un giorno ma in anni di lavoro. Lunghi anni di lavoro in cui gruppi di persone si sono spese e dovrebbero aver imparato come proseguire un percorso, dovrebbero aver imparato ad interfacciarsi con qualunque altro tecnico o direttore artistico".
Dal canto loro, il governatore lucano Marcello Pittella e il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, sembrano essersi chiusi in un silenzio stampa. Ancora nessuna dichiarazione ufficiale a riguardo. Le prossime ora potrebbero essere decisive, non rimane che attendere sviluppi.