Territorio
Osservatorio regionale dei trasporti, “coinvolgere sindaci e superare gap infrastrutturale”
Gli obiettivi del neo-assessore Benedetto
Matera - venerdì 29 luglio 2016
8.59
La revisione del piano sulla mobilità lucana è stata oggetto d'esame dell'ultimo Osservatorio regionale dei trasporti. Un incontro che ha visto la partecipazione di dirigenti e funzionari del dipartimento interessato, rappresentanti delle Province di Potenza e di Matera, di Comuni, Anci, Upi, Cgil, Cisl, Uil, associazione delle autolinee di trasporto, dei consumatori, Confindustria, Unibas, Fal.
Il dibattito tra le parti non ha sortito decisioni concrete, ma alcune linee programmatiche da perseguire considerando che il quadro infrastrutturale lucano - dall'ultimo vigente piano sulla mobilità del '90 e da altri atti normativi risalenti al '96 - è mutato radicalmente.
La proposta di aggiornamento, redatta e illustrata dall'ingegner Stefano Ciurnelli della società TPS Perugia, contiene una serie di soluzioni tecniche individuate in nove diversi ambiti territoriali. Si tratta di una bozza a cui si aggiungono le numerose criticità come i tagli del Fondo Nazionale Trasporti che non preoccupano il neo-assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Nicola Benedetto: "Nei contatti avuti in questi primi giorni di direzione del dipartimento con rappresentanti di aziende di trasporto, organismi, amministratori locali è emersa una generale volontà di cambiamento sulla quale è necessario far leva. E' questa la ragione principale – ha affermato – per la quale mi sento di escludere che possa esserci una qualsiasi proroga del Piano in vigore".
Dal confronto è risultato che esiste ancora incertezza sui dati relativi ai costi effettivi a carico della Regione, così come per numero di utenti e biglietti-abbonamenti venduti. Su questo versante, Benedetto ha parlato di un nuovo metodo partecipativo per arrivare ad un sistema di mobilità che dovrebbe essere più efficiente: "Per ottimizzare gli attuali servizi – ha annunciato – coinvolgeremo i sindaci perché in una strategia di solidarietà ci indichino quali sono le reali esigenze delle rispettive comunità e per favorire gli indispensabili processi di interconnessione tra servizi su gomma e rotaia. Altro obiettivo centrale è quello di favorire i collegamenti con le direttrici nazionali ed europee veloci (corridoi adriatico e tirrenico) in grado di far superare il gap infrastrutturale che da troppi anni condiziona pesantemente la nostra regione".
Alla fine dell'incontro l'assessore ha tracciato gli obiettivi del suo dipartimento come "il risparmio dei costi attraverso l'ottimizzazione dei servizi; la soddisfazione delle differenziate ed accresciute esigenze di mobilità dell'utenza; la tutela delle imprese di settore alle prese con margini sempre più ridotti di guadagno e dell'occupazione diretta".
Operato amministrativo che sarà sottoposto a verifica da parte della popolazione lucana, in attesa da sin troppo tempo di risultati riguardo la risoluzione di una delle tante criticità ataviche come quella dell'inefficienza infrastrutturale locale.
Il dibattito tra le parti non ha sortito decisioni concrete, ma alcune linee programmatiche da perseguire considerando che il quadro infrastrutturale lucano - dall'ultimo vigente piano sulla mobilità del '90 e da altri atti normativi risalenti al '96 - è mutato radicalmente.
La proposta di aggiornamento, redatta e illustrata dall'ingegner Stefano Ciurnelli della società TPS Perugia, contiene una serie di soluzioni tecniche individuate in nove diversi ambiti territoriali. Si tratta di una bozza a cui si aggiungono le numerose criticità come i tagli del Fondo Nazionale Trasporti che non preoccupano il neo-assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Nicola Benedetto: "Nei contatti avuti in questi primi giorni di direzione del dipartimento con rappresentanti di aziende di trasporto, organismi, amministratori locali è emersa una generale volontà di cambiamento sulla quale è necessario far leva. E' questa la ragione principale – ha affermato – per la quale mi sento di escludere che possa esserci una qualsiasi proroga del Piano in vigore".
Dal confronto è risultato che esiste ancora incertezza sui dati relativi ai costi effettivi a carico della Regione, così come per numero di utenti e biglietti-abbonamenti venduti. Su questo versante, Benedetto ha parlato di un nuovo metodo partecipativo per arrivare ad un sistema di mobilità che dovrebbe essere più efficiente: "Per ottimizzare gli attuali servizi – ha annunciato – coinvolgeremo i sindaci perché in una strategia di solidarietà ci indichino quali sono le reali esigenze delle rispettive comunità e per favorire gli indispensabili processi di interconnessione tra servizi su gomma e rotaia. Altro obiettivo centrale è quello di favorire i collegamenti con le direttrici nazionali ed europee veloci (corridoi adriatico e tirrenico) in grado di far superare il gap infrastrutturale che da troppi anni condiziona pesantemente la nostra regione".
Alla fine dell'incontro l'assessore ha tracciato gli obiettivi del suo dipartimento come "il risparmio dei costi attraverso l'ottimizzazione dei servizi; la soddisfazione delle differenziate ed accresciute esigenze di mobilità dell'utenza; la tutela delle imprese di settore alle prese con margini sempre più ridotti di guadagno e dell'occupazione diretta".
Operato amministrativo che sarà sottoposto a verifica da parte della popolazione lucana, in attesa da sin troppo tempo di risultati riguardo la risoluzione di una delle tante criticità ataviche come quella dell'inefficienza infrastrutturale locale.