Politica
Opposizione chiede dimissioni di Bardi
Dopo l'inchiesta che ha coinvolto quasi tutta la giunta
Basilicata - sabato 8 ottobre 2022
21.01
Non pronunciano la parola "dimissioni" ma il senso è quello. Dopo l'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia in cui sono indagati il presidente Vito Bardi e tre assessori in carica su quattro, l'opposizione chiede al governatore di prenderne atto e di porre fine all'esperienza legislativa. Bardi ha già detto "vado avanti".
Ecco i commenti degli esponenti politici della Regione.
Movimento 5 stelle
"Uno scenario preoccupante e inquietante quello che stanno vivendo i cittadini lucani in queste ore. Da una parte le ipotesi accusatorie devono essere confermate nei tre gradi di giudizio, dall'altra parte però è necessario ringraziare i magistrati della DDA e le forze dell'ordine per l'imponente lavoro svolto con professionalità. Tante, troppe ipotesi di reato contro la Pubblica Amministrazione, cioè contro i cittadini e il bene comune". Così i consiglieri regionali M5s, Perrino, Leggieri e Carlucci che aggiungono: "Chiediamo un profondo gesto di responsabilità al presidente Bardi, che da uomo dello Stato e delle Istituzioni ha ben chiaro il grave momento che non può essere liquidato con un semplice "vado avanti". Oltre metà della sua giunta è indagata, questi i fatti".
"È difficile comprendere come l'esecutivo regionale - affermano gli esponenti M5s - possa proseguire con la necessaria serenità il suo cammino, quando la quasi totalità dei suoi componenti è coinvolta in questa complessa e vasta indagine. Il Presidente Bardi spieghi subito come intende portare avanti il lavoro di questa legislatura, considerato che l'agibilità politica di questo Consiglio regionale e quella della Giunta risultano seriamente compromesse".
"Dal canto nostro - concludono Perrino, Leggieri e Carlucci - ci continueremo a battere affinché la Basilicata diventi una regione normale, scevra da un atavico familismo amorale, lontana dai consociativismi e dalle prepotenze di ogni risma, aperta alle sfide della modernità ed al conseguimento del bene comune. Il Presidente Bardi, proprio per il ruolo che riveste e per quelli che ha rivestito in passato, da servitore dello Stato, dovrebbe mettere fine a questa legislatura e ridare al più presto la parola ai cittadini lucani".
Roberto Cifarelli (PD)
"La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Presidente Bardi, la sua Giunta ed esponenti della maggioranza di centrodestra, per quanto emerso in queste ore, preoccupa sia per il contesto nella quale è maturata che per il merito. Esprimiamo massima fiducia nell'operato della magistratura e nel contempo ci auguriamo che gli indagati chiariscano in breve tempo la propria posizione. In attesa di comprendere meglio i contorni dell'intera vicenda, riteniamo che non sia questo il momento né della strumentalizzazione e né delle speculazioni politiche, seppure risulta difficile per Bardi mettere la testa sotto la sabbia sia per la portata politica dell'accaduto e sia perché l'agibilità stessa di questa legislatura risulta fortemente compromessa". Così il capogruppo Pd, Roberto Cifarelli.
Italia viva
"Quello che sta accadendo in queste ore nei palazzi della politica lucana sta avendo una eco mediatica molto politica. Siamo convintamente garantisti e non barattiamo il nostro modo di essere, e di interpretare la politica, a seconda delle stagioni o delle casacche politiche. Per questo, ribadendo massima fiducia nel lavoro della magistratura auguriamo agli esponenti politici coinvolti di poter dimostrare la piena estraneità dai fatti per i quali sono indagati". È quanto dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese e il capogruppo di Italia Viva alla Regione Luca Braia.
"Allo stesso tempo - sottolineano i due esponenti di Italia Viva - esiste una questione politica che non può essere taciuta. Le indagini coinvolgono, a vari livelli, la gran parte del Governo regionale, compreso il presidente Vito Bardi. Al netto delle vicende giudiziarie che seguiranno il loro corso, c'è da garantire il perfetto funzionamento del massimo ente regionale. Per questo confidiamo che il presidente Bardi faccia chiarezza al più presto per il bene della Basilicata e dei lucani. Sarebbe grave per tutti 'sospendere' l'attività politica che invece deve continuare a garantire il massimo dell'efficienza al fine di dare le risposte che la comunità lucana attende".
Ecco i commenti degli esponenti politici della Regione.
Movimento 5 stelle
"Uno scenario preoccupante e inquietante quello che stanno vivendo i cittadini lucani in queste ore. Da una parte le ipotesi accusatorie devono essere confermate nei tre gradi di giudizio, dall'altra parte però è necessario ringraziare i magistrati della DDA e le forze dell'ordine per l'imponente lavoro svolto con professionalità. Tante, troppe ipotesi di reato contro la Pubblica Amministrazione, cioè contro i cittadini e il bene comune". Così i consiglieri regionali M5s, Perrino, Leggieri e Carlucci che aggiungono: "Chiediamo un profondo gesto di responsabilità al presidente Bardi, che da uomo dello Stato e delle Istituzioni ha ben chiaro il grave momento che non può essere liquidato con un semplice "vado avanti". Oltre metà della sua giunta è indagata, questi i fatti".
"È difficile comprendere come l'esecutivo regionale - affermano gli esponenti M5s - possa proseguire con la necessaria serenità il suo cammino, quando la quasi totalità dei suoi componenti è coinvolta in questa complessa e vasta indagine. Il Presidente Bardi spieghi subito come intende portare avanti il lavoro di questa legislatura, considerato che l'agibilità politica di questo Consiglio regionale e quella della Giunta risultano seriamente compromesse".
"Dal canto nostro - concludono Perrino, Leggieri e Carlucci - ci continueremo a battere affinché la Basilicata diventi una regione normale, scevra da un atavico familismo amorale, lontana dai consociativismi e dalle prepotenze di ogni risma, aperta alle sfide della modernità ed al conseguimento del bene comune. Il Presidente Bardi, proprio per il ruolo che riveste e per quelli che ha rivestito in passato, da servitore dello Stato, dovrebbe mettere fine a questa legislatura e ridare al più presto la parola ai cittadini lucani".
Roberto Cifarelli (PD)
"La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Presidente Bardi, la sua Giunta ed esponenti della maggioranza di centrodestra, per quanto emerso in queste ore, preoccupa sia per il contesto nella quale è maturata che per il merito. Esprimiamo massima fiducia nell'operato della magistratura e nel contempo ci auguriamo che gli indagati chiariscano in breve tempo la propria posizione. In attesa di comprendere meglio i contorni dell'intera vicenda, riteniamo che non sia questo il momento né della strumentalizzazione e né delle speculazioni politiche, seppure risulta difficile per Bardi mettere la testa sotto la sabbia sia per la portata politica dell'accaduto e sia perché l'agibilità stessa di questa legislatura risulta fortemente compromessa". Così il capogruppo Pd, Roberto Cifarelli.
Italia viva
"Quello che sta accadendo in queste ore nei palazzi della politica lucana sta avendo una eco mediatica molto politica. Siamo convintamente garantisti e non barattiamo il nostro modo di essere, e di interpretare la politica, a seconda delle stagioni o delle casacche politiche. Per questo, ribadendo massima fiducia nel lavoro della magistratura auguriamo agli esponenti politici coinvolti di poter dimostrare la piena estraneità dai fatti per i quali sono indagati". È quanto dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese e il capogruppo di Italia Viva alla Regione Luca Braia.
"Allo stesso tempo - sottolineano i due esponenti di Italia Viva - esiste una questione politica che non può essere taciuta. Le indagini coinvolgono, a vari livelli, la gran parte del Governo regionale, compreso il presidente Vito Bardi. Al netto delle vicende giudiziarie che seguiranno il loro corso, c'è da garantire il perfetto funzionamento del massimo ente regionale. Per questo confidiamo che il presidente Bardi faccia chiarezza al più presto per il bene della Basilicata e dei lucani. Sarebbe grave per tutti 'sospendere' l'attività politica che invece deve continuare a garantire il massimo dell'efficienza al fine di dare le risposte che la comunità lucana attende".