Cronaca
Operazione "Giallo Sofà”: sotto la lente dell’Ispettorato del Lavoro, 16 aziende e 119 lavoratori
Controlli svolti nel mese di marzo 2018
Matera - venerdì 30 marzo 2018
12.59
A seguito di intense attività di appostamento, monitoraggio e controllo di banche dati, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro Potenza-Matera porta a termine con successo l'operazione "Giallo sofà" che ha riguardato complessivamente 16 aziende e le posizioni di 119 lavoratori.
Di seguito il comunicato diffuso dall'Ispettorato.
"Specificamente si è inteso attenzionare, in maniera puntuale ed incisiva, laboratori ed opifici a prevalente conduzione di cittadini della Repubblica Popolare Cinese, operanti nell'ormai storico e consolidato distretto del mobile imbottito di Matera. Nella prima ondata di controlli, di inizio marzo, gli ispettori civili suddivisi in molteplici squadre formate anche da ispettori tecnici, unitamente ai militari del Nil di Matera e Potenza, coadiuvati eccellentemente dai militari della Compagnia e dalla Stazione dell'Arma di Matera, hanno proceduto al controllo di ben otto opifici dediti alla fabbricazione di mobili imbottiti ed assimilati. Nell'azione eseguita nella zona industriale di Matera con avvii contemporanei e sincronici, si sono potute verificare le posizioni di complessivi 55 lavoratori, prevalentemente di etnia cinese. Sono stati individuati due lavoratori irregolari ovverosia al nero, sono emerse altresì irregolarità circa il rispetto delle norme contrattuali e di orario di lavoro. È stato altresì individuato un lavoratore, "clandestino" grazie al fondamentale contributo degli uomini del Nucleo Investigativo dell'Arma, risultato tale dopo le accurate verifiche di rito e nei confronti del quale veniva emesso, grazie alla collaborazione delle strutture e degli uomini dalla Questura di Matera, il previsto invito a lasciare il territorio dello Stato entro sette giorni. Sono state constatate dagli ispettori n. 15 contravvenzioni per un totale di circa 126.000 euro ai sensi delle leggi vigenti per una serie di violazioni tra le quali le più rilevanti: TU immigrazione, occupazione di lavoratori sprovvisti di permesso di soggiorno, omessa sorveglianza sanitaria, omessa formazione sulla sicurezza ai lavoratori, omessa misura di protezione sui macchinari da cucito, scarsa pulizia ambienti di lavoro, uscite di emergenze ostruite, mancanza di areazioni locali intermedi, mancata distribuzione DPI, mancanza di DVR documento valutazione rischi, mancata collaborazione da parte del medico competente con il datore di lavoro, maxi sanzioni per lavoro nero. Sono state elevate altresì 4 violazioni amministrative per un importo di 10.000 euro. Al termine delle attività sono stati deferiti in stato di libertà dagli uomini dell'Ispettorato del lavoro ben 7 persone di cui 3 cittadini della Repubblica Popolare Cinese, 3 titolari di ditte cittadini Italiani anch'essi titolari di ditte e/o rappresentanti legali di società e consorzi. 1 cittadino italiano in qualità di medico competente di una delle ditte ispezionate. Le competenti autorità tra le quali Prefettura, Questura, Legione CC INL sono state informate dai reparti procedenti. Nella seconda ondata di controlli, effettuata lo scorso 27 marzo 2018, sempre a cura degli uomini dell'Ispettorato del Lavoro di Matera e Potenza, unitamente ai militari dei due Nil, sono stati realizzati sempre servizi per il contrasto dei reati del fenomeno della manodopera irregolare, come pure su reati in materia di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro. Sono stati controllati 8 opifici dediti alla realizzazione di divani salotti e complementi e conseguentemente deferite alla magistratura in stato di libertà a vario titolo 6 persone 3 di nazionalità cinese e 3 italiane. Sono state verificate le posizioni lavorative di 67 persone di cui 21 italiani. Sono state impartite 21 prescrizioni penali, elevate ammende per un importo complessivo di 136.341 euro. Contestate altresì 24 sanzioni amministrative pari a 12.000 euro. Ovviamente al termine di questa seconda azione ispettiva di primavera, sono state informate come di consueto dai reparti procedenti le competenti autorità. Da sottolineare la particolare attenzione riservata durante tutte le azioni ispettive in realtà produttive/opifici dove sono emerse evidenti lacune in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, nel pieno rispetto di tutte le norme previste dal TU 81/2008. In particolare sono state sanzionate una serie di irregolarità di particolare rilevanza, tra le quali: mancata valutazione rischi per gli impianti elettrici, mancato utilizzo dei DPI dispositivi protezione individuale, assenza di protezione sui macchinari in uso, gravi carenze igieniche dei luoghi di lavoro, inidoneità del microclima ambienti lavorativi. Si è quindi potuto "agire incisivamente" nella complessa attività ispettiva svolta con questa operazione denominata appunto "operazione giallo sofà" e orientata ai controlli sugli opifici del distretto del mobile imbottito di Matera in particolare a conduzione cinese. Sia sul versante dei controlli in materi giuslavoristica sia nel contempo per quanto attiene i sempre fondamentali requisiti di regolarità in tema di sicurezza sul lavoro, stante la gravità e rilevanza del tema infortuni e morti sul lavoro, di permanente attualità".
Di seguito il comunicato diffuso dall'Ispettorato.
"Specificamente si è inteso attenzionare, in maniera puntuale ed incisiva, laboratori ed opifici a prevalente conduzione di cittadini della Repubblica Popolare Cinese, operanti nell'ormai storico e consolidato distretto del mobile imbottito di Matera. Nella prima ondata di controlli, di inizio marzo, gli ispettori civili suddivisi in molteplici squadre formate anche da ispettori tecnici, unitamente ai militari del Nil di Matera e Potenza, coadiuvati eccellentemente dai militari della Compagnia e dalla Stazione dell'Arma di Matera, hanno proceduto al controllo di ben otto opifici dediti alla fabbricazione di mobili imbottiti ed assimilati. Nell'azione eseguita nella zona industriale di Matera con avvii contemporanei e sincronici, si sono potute verificare le posizioni di complessivi 55 lavoratori, prevalentemente di etnia cinese. Sono stati individuati due lavoratori irregolari ovverosia al nero, sono emerse altresì irregolarità circa il rispetto delle norme contrattuali e di orario di lavoro. È stato altresì individuato un lavoratore, "clandestino" grazie al fondamentale contributo degli uomini del Nucleo Investigativo dell'Arma, risultato tale dopo le accurate verifiche di rito e nei confronti del quale veniva emesso, grazie alla collaborazione delle strutture e degli uomini dalla Questura di Matera, il previsto invito a lasciare il territorio dello Stato entro sette giorni. Sono state constatate dagli ispettori n. 15 contravvenzioni per un totale di circa 126.000 euro ai sensi delle leggi vigenti per una serie di violazioni tra le quali le più rilevanti: TU immigrazione, occupazione di lavoratori sprovvisti di permesso di soggiorno, omessa sorveglianza sanitaria, omessa formazione sulla sicurezza ai lavoratori, omessa misura di protezione sui macchinari da cucito, scarsa pulizia ambienti di lavoro, uscite di emergenze ostruite, mancanza di areazioni locali intermedi, mancata distribuzione DPI, mancanza di DVR documento valutazione rischi, mancata collaborazione da parte del medico competente con il datore di lavoro, maxi sanzioni per lavoro nero. Sono state elevate altresì 4 violazioni amministrative per un importo di 10.000 euro. Al termine delle attività sono stati deferiti in stato di libertà dagli uomini dell'Ispettorato del lavoro ben 7 persone di cui 3 cittadini della Repubblica Popolare Cinese, 3 titolari di ditte cittadini Italiani anch'essi titolari di ditte e/o rappresentanti legali di società e consorzi. 1 cittadino italiano in qualità di medico competente di una delle ditte ispezionate. Le competenti autorità tra le quali Prefettura, Questura, Legione CC INL sono state informate dai reparti procedenti. Nella seconda ondata di controlli, effettuata lo scorso 27 marzo 2018, sempre a cura degli uomini dell'Ispettorato del Lavoro di Matera e Potenza, unitamente ai militari dei due Nil, sono stati realizzati sempre servizi per il contrasto dei reati del fenomeno della manodopera irregolare, come pure su reati in materia di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro. Sono stati controllati 8 opifici dediti alla realizzazione di divani salotti e complementi e conseguentemente deferite alla magistratura in stato di libertà a vario titolo 6 persone 3 di nazionalità cinese e 3 italiane. Sono state verificate le posizioni lavorative di 67 persone di cui 21 italiani. Sono state impartite 21 prescrizioni penali, elevate ammende per un importo complessivo di 136.341 euro. Contestate altresì 24 sanzioni amministrative pari a 12.000 euro. Ovviamente al termine di questa seconda azione ispettiva di primavera, sono state informate come di consueto dai reparti procedenti le competenti autorità. Da sottolineare la particolare attenzione riservata durante tutte le azioni ispettive in realtà produttive/opifici dove sono emerse evidenti lacune in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, nel pieno rispetto di tutte le norme previste dal TU 81/2008. In particolare sono state sanzionate una serie di irregolarità di particolare rilevanza, tra le quali: mancata valutazione rischi per gli impianti elettrici, mancato utilizzo dei DPI dispositivi protezione individuale, assenza di protezione sui macchinari in uso, gravi carenze igieniche dei luoghi di lavoro, inidoneità del microclima ambienti lavorativi. Si è quindi potuto "agire incisivamente" nella complessa attività ispettiva svolta con questa operazione denominata appunto "operazione giallo sofà" e orientata ai controlli sugli opifici del distretto del mobile imbottito di Matera in particolare a conduzione cinese. Sia sul versante dei controlli in materi giuslavoristica sia nel contempo per quanto attiene i sempre fondamentali requisiti di regolarità in tema di sicurezza sul lavoro, stante la gravità e rilevanza del tema infortuni e morti sul lavoro, di permanente attualità".