Cronaca
Omicidio di Rotondella, una lunga amicizia finita nel sangue?
Questa è l'ipotesi investigativa prevalente ma dinamica e movente da accertare
Provincia - domenica 24 gennaio 2021
17.08
Sono stabili nella loro gravità le condizioni di Antonio Favale, operatore ecologico di 44 anni, rimasto ferito gravemente ieri mattina nella tragica vicenda di Rotondella in provincia di Matera, in cui è stato ucciso a coltellate l'ingegnere Cristian Tarantino, di 45 anni. Favale è ricoverato all'ospedale di Policoro dove ieri è stato trasferito con eliambulanza del 118. Entrambi sono stati colpiti da varie coltellate.
Sul corpo di Tarantino è stata effettuata l'autopsia presso l'ospedale di Policoro. L'incarico è stato affidato al professor Francesco Introna, dell'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.
Resta il mistero sia sulle circostanze della tragedia sia sul movente. L'omicidio, avvenuto intorno alle ore 10, sarebbe stato la conseguenza di una tragica lite tra i due amici che si conoscevano sin dall'infanzia. Non ci sono ancora riscontri sulla presenza di una terza persona. Cristian Tarantino lascia moglie e due figli. Favale è celibe.
La tragedia è avvenuta in vico Cervaro, una via panoramica del piccolo Comune jonico. Sotto sequestro l'arma del delitto, un coltello, ora oggetto di investigazioni per repertare le impronte digitali e altri elementi utili alle indagini. Procedono i carabinieri del comando provinciale di Matera, con il coordinamento della Procura. Si vagliano le immagine di alcune telecamere presenti nella zona, una in particolare. Sono stati sentiti i residenti per capire se abbiano sentito qualcosa o visto qualcuno aggirarsi nella zona dell'omicidio.
A Rotondella c'è sgomento per una lite inspiegabile per le cause e ancora misteriosa nella dinamica dei fatti. Resta in piedi l'ipotesi della tragica rottura della loro amicizia, finita nel sangue, e in paese si fanno largo tante voci. Per fermare la ridda di ipotesi è il sindaco Gianluca Palazzo a chiedere di fare ''silenzio'' per rispetto del dolore delle famiglie coinvolte.
L'amministrazione comunale, infatti, ha rilasciato un comunicato sui 'social'. ''Questo è il momento del silenzio, del raccoglimento e della riflessione. Questo è il momento di stringerci con il cuore intorno alle persone coinvolte e di fare comunità, tutti insieme'', è il messaggio lanciato dal Comune, accompagnato da una riflessione. ''Ci sono momenti della vita - si legge nella nota - in cui il respiro si ferma e l'intelletto non trova le spiegazioni razionali a gesti ed azioni. Non riusciamo a capacitarci per ciò che ha sconvolto la nostra comunità. Una tragedia ed una tristezza immane che colpisce i familiari coinvolti ma anche l'intera popolazione, attonita e sgomenta per l'accaduto. Attonita per la nostra mitezza ed amorevolezza, sgomenta per l'efferatezza dell'azione, che non ci appartiene''.
Sul corpo di Tarantino è stata effettuata l'autopsia presso l'ospedale di Policoro. L'incarico è stato affidato al professor Francesco Introna, dell'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.
Resta il mistero sia sulle circostanze della tragedia sia sul movente. L'omicidio, avvenuto intorno alle ore 10, sarebbe stato la conseguenza di una tragica lite tra i due amici che si conoscevano sin dall'infanzia. Non ci sono ancora riscontri sulla presenza di una terza persona. Cristian Tarantino lascia moglie e due figli. Favale è celibe.
La tragedia è avvenuta in vico Cervaro, una via panoramica del piccolo Comune jonico. Sotto sequestro l'arma del delitto, un coltello, ora oggetto di investigazioni per repertare le impronte digitali e altri elementi utili alle indagini. Procedono i carabinieri del comando provinciale di Matera, con il coordinamento della Procura. Si vagliano le immagine di alcune telecamere presenti nella zona, una in particolare. Sono stati sentiti i residenti per capire se abbiano sentito qualcosa o visto qualcuno aggirarsi nella zona dell'omicidio.
A Rotondella c'è sgomento per una lite inspiegabile per le cause e ancora misteriosa nella dinamica dei fatti. Resta in piedi l'ipotesi della tragica rottura della loro amicizia, finita nel sangue, e in paese si fanno largo tante voci. Per fermare la ridda di ipotesi è il sindaco Gianluca Palazzo a chiedere di fare ''silenzio'' per rispetto del dolore delle famiglie coinvolte.
L'amministrazione comunale, infatti, ha rilasciato un comunicato sui 'social'. ''Questo è il momento del silenzio, del raccoglimento e della riflessione. Questo è il momento di stringerci con il cuore intorno alle persone coinvolte e di fare comunità, tutti insieme'', è il messaggio lanciato dal Comune, accompagnato da una riflessione. ''Ci sono momenti della vita - si legge nella nota - in cui il respiro si ferma e l'intelletto non trova le spiegazioni razionali a gesti ed azioni. Non riusciamo a capacitarci per ciò che ha sconvolto la nostra comunità. Una tragedia ed una tristezza immane che colpisce i familiari coinvolti ma anche l'intera popolazione, attonita e sgomenta per l'accaduto. Attonita per la nostra mitezza ed amorevolezza, sgomenta per l'efferatezza dell'azione, che non ci appartiene''.