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Nucleare, slitta a settembre la presentazione della lista di Sogin

Ventricelli incontra i dirigenti Sogin: "Ferma opposizione se il Deposito sorgerà nel nostro territorio"

Come da richiesta, l'onorevole Liliana Ventricelli, autrice di un'interrogazione parlamentare ai Ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, in merito alla localizzazione del Deposito nazionale per lo smantellamento delle scorie radiative, ha incontrato nei giorni scorsi i dirigenti della Sogin, per avere lumi sulla vicenda, intenzionata a non abbassare la guardia sul lavoro che si sta completando tanto alla Sogin quanto a Ispra.

Tuttavia prima di lanciare allarmi, la deputata ribadisce che "occorre attendere la conclusione delle ricerche effettuate. Aspettiamo di sapere quali saranno i risultati dei rilievi effettuati da Ispra e Ministeri in base ai criteri adottati e poi i passi successivi quali la Conferenza Nazionale e le candidature dei territori. È importante conoscere le procedure, i rischi, le opportunità e le compensazioni attraverso operazioni di trasparenza che sia dalla Sogin che dall'Ispra sono state assicurate, e solo dopo aver avuto accesso all'elenco definitivo dei siti".
In attesa che venga presentata la lista definitiva dei 60 siti scelti da Sogin, Ventricelli ribadisce che se la scelta ricadrà effettivamente sui territori compresi tra Puglia e Basilicata, "faremo la nostra opposizione, ricordando quanto accaduto nella vicenda di Scanzano jonico e come la nostra terra sia stata vessata da altri scempi ambientali. La Regione, riconosciuta paesaggisticamente una delle più belle d'Italia e sempre più meta turistica, subirebbe un danno irrecuperabile" conclude la deputata.
E che il tema sia quanto mai caldo lo si legge anche sul sito dell'Ispra da cui si apprende di una serie di scambi e di confronti tecnici presso la sede dell'Autorità di Sicurezza Nucleare della Federazione Elvetica tra i tecnici italiani e i colleghi svizzeri nell'ambito della Commissione Italo - Svizzera per la Cooperazione in materia di sicurezza nucleare (CIS). Diversi gli aspetti allo studio della Commissione a partire dalle emergenze dei rifiuti radioattivi e del "decommissioning" delle installazioni nucleari (ovvero lo smantellamento delle centrali nucleari); un tema di particolare interesse è stato quello dei criteri di progetto di un deposito di stoccaggio dei rifiuti radioattivi ad alta attività, discusso anche nell'ambito di una visita al deposito svizzero di rifiuti radioattivi di Zwilag, analogo al deposito per lo stoccaggio temporaneo di lunga durata di rifiuti radioattivi ad alta attività che dovrà essere realizzato in Italia nel Deposito nazionale, unitamente all'impianto di smaltimento di rifiuti radioattivi a bassa e media attività.

Intanto da più parti annunciano che il termine fissato per fine luglio per la presentazione della lista con ogni probabilità slitterà a settembre per dare il tempo ai Ministeri di effettuare tutti i saggi. La strada per la scelta del sito è comunque ancora lunga. Secondo un prospetto del ministero dell'Ambiente, dopo la comunicazione di Ispra e il nulla osta dei due dicasteri coinvolti (che dovrebbe arrivare entro agosto), la mappa sarà resa pubblica da Sogin nel mese di settembre 2015. Da lì partirà una fase di consultazione di 120 giorni, per la raccolta di osservazioni e proposte tecniche da Regioni, enti locali e stakeholder (portatori di interessi). A gennaio 2016 la stessa Sogin organizzerà un seminario nazionale per la discussione delle proposte tecniche, il cui termine di presentazione scadrà nel mese di febbraio. Sulla base delle osservazioni raccolte si arriverà ad aprile con una versione aggiornata della mappa.
Dopo il confronto con i territori, a giugno 2016 è atteso il verdetto finale.
  • Scorie nucleari
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