Territorio
Nucleare, depositata la carta dei siti presso i Ministeri
Si attende la pubblicazione ufficiale del progetto. Sogin parte la campagna di comunicazione
Matera - mercoledì 29 luglio 2015
L'ISPRA ha consegnato al Ministero dell'Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico l'aggiornamento della relazione prevista dal Decreto legislativo n. 31/2010 ovvero la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) alla localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi predisposta dalla SO.G.I.N. S.p.A.
"Tale aggiornamento era stato richiesto dai Ministeri affinché l'Istituto svolgesse verifiche, ai fini della validazione dei risultati cartografici ed in merito alla coerenza degli stessi con i criteri stabiliti dalla Guida Tecnica n. 29 dell'ISPRA e dalla IAEA, sulla revisione operata dalla SO.G.I.N. nel recepire i rilievi formulati dall'Istituto stesso sulla proposta di CNAPI già presentata lo scorso mese di gennaio" si legge in un comunicato dell'Ispra.
Un aggiornamento su cui l'Ispra sempre secondo quanto riferito in una nota ufficiale "non ha formulato ulteriori rilievi".
Adesso si attende il nulla osta dei ministeri per la pubblicazione della lista definitiva e l'avvio della seconda parte del progetto, ovvero, il confronto con i territori su cui potrebbe sorgere il Deposito nazionale.
Intanto dalla Sogin corrono ai ripari e per evitare altre polemiche da pochi giorni è attiva una campagna di comunicazione sui principali mezzi di informazione che "mira a far riflettere sulla necessità di risolvere insieme il problema della gestione dei rifiuti radioattivi che produciamo ogni giorno: negli ospedali, nelle industrie, nei laboratori di ricerca e nei vecchi impianti nucleari dismessi, oggi in via di smantellamento. Sul problema dello smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi il nostro Paese non è andato avanti. Ancora non esiste, infatti, un'infrastruttura unica per la loro messa in sicurezza finale, come avvenuto negli altri Paesi del nostro continente" riporta un comunicato ufficiale della società.
" L'idea del "non andare avanti" è raccontata nello spot con azioni di vita quotidiana in slow motion (immagini al rallentatore) che si svolgono al contrario, tranne nell'ultima sequenza dove si vede un uomo che cammina in avanti. Qui è racchiuso il messaggio chiave: ripartire insieme in modo trasparente. Per la prima volta in Italia viene avviato, infatti, un percorso condiviso e partecipato che porterà, attraverso un'ampia e approfondita consultazione pubblica, alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, un'opera strategica per la sicurezza ambientale".
Una campagna che sarà supportata anche dalla creazione di un sito internet informativo sul Deposito nazionale di rifiuti radioattivi prima del confronto face to face on i cittadini e gli Enti locali.
"Tale aggiornamento era stato richiesto dai Ministeri affinché l'Istituto svolgesse verifiche, ai fini della validazione dei risultati cartografici ed in merito alla coerenza degli stessi con i criteri stabiliti dalla Guida Tecnica n. 29 dell'ISPRA e dalla IAEA, sulla revisione operata dalla SO.G.I.N. nel recepire i rilievi formulati dall'Istituto stesso sulla proposta di CNAPI già presentata lo scorso mese di gennaio" si legge in un comunicato dell'Ispra.
Un aggiornamento su cui l'Ispra sempre secondo quanto riferito in una nota ufficiale "non ha formulato ulteriori rilievi".
Adesso si attende il nulla osta dei ministeri per la pubblicazione della lista definitiva e l'avvio della seconda parte del progetto, ovvero, il confronto con i territori su cui potrebbe sorgere il Deposito nazionale.
Intanto dalla Sogin corrono ai ripari e per evitare altre polemiche da pochi giorni è attiva una campagna di comunicazione sui principali mezzi di informazione che "mira a far riflettere sulla necessità di risolvere insieme il problema della gestione dei rifiuti radioattivi che produciamo ogni giorno: negli ospedali, nelle industrie, nei laboratori di ricerca e nei vecchi impianti nucleari dismessi, oggi in via di smantellamento. Sul problema dello smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi il nostro Paese non è andato avanti. Ancora non esiste, infatti, un'infrastruttura unica per la loro messa in sicurezza finale, come avvenuto negli altri Paesi del nostro continente" riporta un comunicato ufficiale della società.
" L'idea del "non andare avanti" è raccontata nello spot con azioni di vita quotidiana in slow motion (immagini al rallentatore) che si svolgono al contrario, tranne nell'ultima sequenza dove si vede un uomo che cammina in avanti. Qui è racchiuso il messaggio chiave: ripartire insieme in modo trasparente. Per la prima volta in Italia viene avviato, infatti, un percorso condiviso e partecipato che porterà, attraverso un'ampia e approfondita consultazione pubblica, alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, un'opera strategica per la sicurezza ambientale".
Una campagna che sarà supportata anche dalla creazione di un sito internet informativo sul Deposito nazionale di rifiuti radioattivi prima del confronto face to face on i cittadini e gli Enti locali.