Enti locali
Nucleare: Basilicata, un altro "no" al deposito nazionale
La Regione ribadisce il parere contrario a questa possibilità. Ma è tutto ancora "top secret"
Matera - venerdì 2 agosto 2019
Guardia alta in Basilicata sul progetto del Governo di realizzare un deposito nazionale per il nucleare, annesso ad un Parco scientifico e tecnologico. L'esperienza di Scanzano Jonico, nel 2003, ha lasciato il segno e i lucani non fanno passi indietro.
La Regione Basilicata ha ribadito il suo ''no'' alla possibilità di tenere sul proprio territorio il deposito nazionale delle scorie nucleari nel corso della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Ha partecipato l'assessore all'ambiente Gianni Rosa.
L'oggetto della seduta era il parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di approvazione del Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, che prevede le linee guida della politica italiana sulla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito fino alla fase di smaltimento.
I luoghi in cui realizzare il deposito sono scritti su una mappa che è ancora top secret.
''Ho condiviso le criticità del Programma con il presidente Bardi - dice Rosa - quello che ci preoccupa è che non viene individuato, ancora una volta, il sito del Deposito Nazionale né nel testo sono contenuti i criteri per individuarlo. In pratica, si tratta di una valutazione strategica generica che non permette di fare osservazioni nel merito. Questo, associato alla totale assenza dei informazioni circa le attività di dismissione dell'impianto Itrec di Rotondella, mi ha spinto a esprimere, con forza, il diniego della nostra Regione all'individuazione sull'intero territorio della Regione Basilicata del sito per il Deposito nazionale delle scorie nazionali. Invito i parlamentari lucani - conclude - ad appoggiare questa battaglia regionale nelle sedi nazionali''.
La Regione Basilicata ha ribadito il suo ''no'' alla possibilità di tenere sul proprio territorio il deposito nazionale delle scorie nucleari nel corso della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Ha partecipato l'assessore all'ambiente Gianni Rosa.
L'oggetto della seduta era il parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di approvazione del Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, che prevede le linee guida della politica italiana sulla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito fino alla fase di smaltimento.
I luoghi in cui realizzare il deposito sono scritti su una mappa che è ancora top secret.
''Ho condiviso le criticità del Programma con il presidente Bardi - dice Rosa - quello che ci preoccupa è che non viene individuato, ancora una volta, il sito del Deposito Nazionale né nel testo sono contenuti i criteri per individuarlo. In pratica, si tratta di una valutazione strategica generica che non permette di fare osservazioni nel merito. Questo, associato alla totale assenza dei informazioni circa le attività di dismissione dell'impianto Itrec di Rotondella, mi ha spinto a esprimere, con forza, il diniego della nostra Regione all'individuazione sull'intero territorio della Regione Basilicata del sito per il Deposito nazionale delle scorie nazionali. Invito i parlamentari lucani - conclude - ad appoggiare questa battaglia regionale nelle sedi nazionali''.