Vita di città
"Non solo commercianti. Anche gli artigiani nei Sassi"
La Cna ha richiesto un bando per assegnare altri locali
Matera - giovedì 21 febbraio 2019
Va bene i commercianti nei Sassi ma gli artigiani? Questa è la domanda che si pone Margherita Albanese, Presidente Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media imprese (Cna) del settore Artistico e Tradizionale, all'indomani della notizia che il Comune ha deciso di mettere a bando l'assegnazione di 17 locali da adibire ad attività commerciali.
Una domanda che fa scaturire una serie di considerazioni da parte dell'esponente dell'associazione imprenditoriale sull'intero comparto. Se da un lato si plaude all'iniziativa dell'amministrazione comunale che è riuscita a chiudere una vicenda che si protraeva negli anni; dall'altro non si può non sottolineare come l'artigianato, soprattutto quello artistico e tradizionale, sia stato nei fatti defenestrato, spinto fuori dei Sassi.
Per questo Albanese chiede alla pubblica amministrazione delle misure che favoriscano l'inserimento delle botteghe artigiane nei quartieri antichi della città, riequilibrandone anche l'ubicazione che al momento vede la stragrande maggioranza delle attività insistere sul rione Sassi Caveoso, con una irrilevante presenza di botteghe al Sasso Baresano.
Una soluzione potrebbe essere quella di indire un bando simile a quello proposto per le attività commerciali, rivolto alle imprese artigiane, visto che nelle disponibilità del Comune ci dovrebbero essere una ventina di locali- secondo quanto afferma Albanese- Che potrebbero soddisfare le richieste delle imprese artigiane.
Una risposta concreta agli artigiani, "titolari di attività esistenti come pure da costituire, desiderosi di ubicarsi all'interno dei Rioni Sassi, che hanno voglia di investire sul proprio futuro, rivitalizzando parti importanti degli antichi Rioni e che sinora non hanno potuto farlo per le lungaggini burocratiche che hanno investito l'intera vicenda"- conclude il presidente del CNA, Artistico e Tradizionale.
Una domanda che fa scaturire una serie di considerazioni da parte dell'esponente dell'associazione imprenditoriale sull'intero comparto. Se da un lato si plaude all'iniziativa dell'amministrazione comunale che è riuscita a chiudere una vicenda che si protraeva negli anni; dall'altro non si può non sottolineare come l'artigianato, soprattutto quello artistico e tradizionale, sia stato nei fatti defenestrato, spinto fuori dei Sassi.
Per questo Albanese chiede alla pubblica amministrazione delle misure che favoriscano l'inserimento delle botteghe artigiane nei quartieri antichi della città, riequilibrandone anche l'ubicazione che al momento vede la stragrande maggioranza delle attività insistere sul rione Sassi Caveoso, con una irrilevante presenza di botteghe al Sasso Baresano.
Una soluzione potrebbe essere quella di indire un bando simile a quello proposto per le attività commerciali, rivolto alle imprese artigiane, visto che nelle disponibilità del Comune ci dovrebbero essere una ventina di locali- secondo quanto afferma Albanese- Che potrebbero soddisfare le richieste delle imprese artigiane.
Una risposta concreta agli artigiani, "titolari di attività esistenti come pure da costituire, desiderosi di ubicarsi all'interno dei Rioni Sassi, che hanno voglia di investire sul proprio futuro, rivitalizzando parti importanti degli antichi Rioni e che sinora non hanno potuto farlo per le lungaggini burocratiche che hanno investito l'intera vicenda"- conclude il presidente del CNA, Artistico e Tradizionale.