Vita di città
"Non c'è divieto per il transito a piedi verso Murgia Timone"
Lo sostiene Montemurro (Verdi), consigliere del Parco
Matera - domenica 7 febbraio 2021
17.53
Operazione chiarezza del consigliere comunale dei Verdi, nonché membro del direttivo del Parco Della Murgia Materana, Mario Montemurro circa la percorribilità a piedi o in bicicletta della strada che da Jazzo Gattini va al belvedere di Murgia Timone. Non è legittimo interdire il passaggio, così come avvenuto nei giorni scorsi da parte delle forze dell'ordine.
Secondo Montemurro, a differenza di quanto sostengono i responsabili dei lavori in corso di svolgimento all'interno del Parco, (così come previsto dall'ordinanza Dirigenziale – Settore Polizia Locale), "l'accesso alla zona compresa tra Jazzo Gattini ed il Belvedere di Murgia Timone è interdetta solo al traffico veicolare mentre è espressamente consentita ai pedoni e a ai velocipedi".
Non solo, ma anche le doglianze espresse al presidente del Parco da parte del Rup di Invitalia Massimo Baragli, circa il mancato avvertimento di sopralluoghi da parte di Montemurro, "non autorizzato all'ingresso in cantiere", sono da ritenersi non giustificate.
Anche perché – spiega Montemurro- "essendo altresì obbligata l'impresa a far transitare i pedoni e le biciclette sulla strada che congiunge Jazzo Gattini con il Belvedere o, in caso necessiti chiuderla, di creare "in ogni caso" un percorso alternativo protetto, va da sé che le uniche "aree di cantiere" sono quelle delle chiese rupestri e dei siti protetti da idonea recinzione".
Secondo Montemurro, a differenza di quanto sostengono i responsabili dei lavori in corso di svolgimento all'interno del Parco, (così come previsto dall'ordinanza Dirigenziale – Settore Polizia Locale), "l'accesso alla zona compresa tra Jazzo Gattini ed il Belvedere di Murgia Timone è interdetta solo al traffico veicolare mentre è espressamente consentita ai pedoni e a ai velocipedi".
Non solo, ma anche le doglianze espresse al presidente del Parco da parte del Rup di Invitalia Massimo Baragli, circa il mancato avvertimento di sopralluoghi da parte di Montemurro, "non autorizzato all'ingresso in cantiere", sono da ritenersi non giustificate.
Anche perché – spiega Montemurro- "essendo altresì obbligata l'impresa a far transitare i pedoni e le biciclette sulla strada che congiunge Jazzo Gattini con il Belvedere o, in caso necessiti chiuderla, di creare "in ogni caso" un percorso alternativo protetto, va da sé che le uniche "aree di cantiere" sono quelle delle chiese rupestri e dei siti protetti da idonea recinzione".