Enti locali
"Nessun errore, il calcolo dell'Imu è giusto"
Sergio Cappella, assessore con delega al Bilancio, risponde all'accusa di Pedicini
Matera - mercoledì 18 dicembre 2013
13.00
Gettata acqua sul fuoco, la delibera del Comune è corretta e non seguiranno problematiche di nessun genere per il bilancio.
Ieri si era parlato di un errore nel calcolo dell'Imu da far pagare ai cittadini - quello relativo alle seconde case, essendo stato abolita la tassazione sulla prima - passato dallo 0,76 allo 0,96. Il consigliere Pedicini lamentava l'errata dicitura in sede di delibera da parte del Comune e dunque l'irregolarità del successivo calcolo. ( http://www.materalife.it/notizie/imu-un-errore-potrebbe-costare-2-5-milioni-al-comune/ - il riferimento).
Questo avrebbe portato ad un danno incredibile per le casse comunali, circa 2,5 milioni di euro di gettito in più, eventualmente da restituire, ma l'assessore Sergio Cappella, che ha delega al Bilancio, ha subito chiarito le cose. "Abbiamo ricontrollato la nostra delibera immediatamente. Abbiamo seguito con attenzione le procedure e, tra i margini consentiti, sino ad uno 0,30 in più sull'iniziale 0,76 per cento previsto, abbiamo deciso di applicare per le seconde case l'addizionale dello 0,20. Un calcolo ovviamente fatto sul totale, non in percentuale a quanto stabilito dal Governo".
Per evitare errori erano stati ripercorsi anche i passi di altre città, anche molto più grandi. "Abbiamo pensato di utilizzare le stesse diciture riportate dalle delibere dei comuni di Milano e Salerno - riprende Cappella - uguali in toto alla nostra. Quello che è stato scritto è falso. L'indicazione della deliberazione del comune di Matera è corretta e non comporterà nessun problema al bilancio".
Poi l'assessore confessa un pò di amarezza. "Il fondo di queste notizie crea solamente imbarazzo - conclude l'assessore con delega al Bilancio - soprattutto perchè arriva dal presidente della commissione Bilancio, che dovrebbe conoscere alla perfezione quanto riportato dalle delibere e soprattutto che non c'è niente di strano nelle stesse".
Dunque, i cittadini possono stare tranquilli, se così si può dire, quanto pagato è l'identica cifra di quanto dovuto, niente di più. "Tranquillizziamo senza dubbio i cittadini perchè non c'è niente di strano. Quello che è stato calcolato - conclude Cappella - è il giusto contributo che è stato pagato".
Ieri si era parlato di un errore nel calcolo dell'Imu da far pagare ai cittadini - quello relativo alle seconde case, essendo stato abolita la tassazione sulla prima - passato dallo 0,76 allo 0,96. Il consigliere Pedicini lamentava l'errata dicitura in sede di delibera da parte del Comune e dunque l'irregolarità del successivo calcolo. ( http://www.materalife.it/notizie/imu-un-errore-potrebbe-costare-2-5-milioni-al-comune/ - il riferimento).
Questo avrebbe portato ad un danno incredibile per le casse comunali, circa 2,5 milioni di euro di gettito in più, eventualmente da restituire, ma l'assessore Sergio Cappella, che ha delega al Bilancio, ha subito chiarito le cose. "Abbiamo ricontrollato la nostra delibera immediatamente. Abbiamo seguito con attenzione le procedure e, tra i margini consentiti, sino ad uno 0,30 in più sull'iniziale 0,76 per cento previsto, abbiamo deciso di applicare per le seconde case l'addizionale dello 0,20. Un calcolo ovviamente fatto sul totale, non in percentuale a quanto stabilito dal Governo".
Per evitare errori erano stati ripercorsi anche i passi di altre città, anche molto più grandi. "Abbiamo pensato di utilizzare le stesse diciture riportate dalle delibere dei comuni di Milano e Salerno - riprende Cappella - uguali in toto alla nostra. Quello che è stato scritto è falso. L'indicazione della deliberazione del comune di Matera è corretta e non comporterà nessun problema al bilancio".
Poi l'assessore confessa un pò di amarezza. "Il fondo di queste notizie crea solamente imbarazzo - conclude l'assessore con delega al Bilancio - soprattutto perchè arriva dal presidente della commissione Bilancio, che dovrebbe conoscere alla perfezione quanto riportato dalle delibere e soprattutto che non c'è niente di strano nelle stesse".
Dunque, i cittadini possono stare tranquilli, se così si può dire, quanto pagato è l'identica cifra di quanto dovuto, niente di più. "Tranquillizziamo senza dubbio i cittadini perchè non c'è niente di strano. Quello che è stato calcolato - conclude Cappella - è il giusto contributo che è stato pagato".