Territorio
Nasce distretto 'DiVino' con consorzi a marchio di origine
Con l'obiettivo di creare un'immagine unitaria della produzione lucana
Matera - mercoledì 29 novembre 2023
17.31
Nasce ufficialmente 'DiVino', il distretto agro-alimentare di qualità della vitivinicoltura di Basilicata. Nel pomeriggio a Potenza, nella sede regionale della Coldiretti, che ha promosso il progetto insieme alla Cia Agricoltori, è stato stipulato un protocollo d'intesa tra l'Enoteca regionale lucana e i Consorzi del Grottino di Roccanova, delle Terre dell'alta Val D'Agri, della Doc Matera ed altre importanti aziende vitivinicole lucane. Il distretto nasce con l'obiettivo di dare un'immagine unitaria della Basilicata e della qualità dei suoi vini.
Possono aderire le imprese agricole singole ed associate, quelle di trasformazione, imbottigliamento, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari legati al settore vitivinicolo che prevedano lo sviluppo della produzione vitivinicola.
"Non è più il momento di sprecare energie e muoversi singolarmente da parte delle aziende e dei relativi consorzi di tutela nella promozione e del prodotto e del territorio - ha spiegato Antonio Pessolani, presidente di Coldiretti di Basilicata - il vino con tutto il paesaggio disegnato dalla vitivinicoltura rappresenta un'opportunità unica per far conoscere la Lucania con tutto il mondo che essa rappresenta a partire dalle mete turistiche ormai note come i Sassi di Matera, ma anche tutte le aree interne dalle Dolomiti, alla Val d'Agri, al Vulture Melfese, all'area Sud della regione, sino ad arrivare alle località marine".
'DiVino' nasce sulla base della legge regionale sui distretti, con gli obiettivi di promuovere lo sviluppo del territorio, la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali, il consolidamento e lo sviluppo di un'offerta turistica con esperienziali. Altri scopi sono il supporto e la condivisione di buone pratiche agronomiche, modelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale, la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecniche ed agronomiche per rendere più competitive le aziende vitivinicole, lo sviluppo enoturistico della Basilicata.
"Concentrare gli sforzi economici individuando un unico brand e partecipando ad eventi di promozione di settore in modo unitario è la prerogativa principale di 'DiVino' - ha aggiunto Pessolani - il Vinitaly a Verona è un traguardo già alla sua portata. E' questa sicuramente una vetrina importante a cui ambire di arrivare a presentare una proposta complessiva con tutta la biodiversità dei vini che la nostra terra propone". Stando ai dati 2020, la superficie complessiva coltivata a vigneti in Basilicata ammonta a 5.100 ettari. Le aziende vinicole, invece, sono 95. I marchi che registrano le maggiori produzioni sono: Aglianico del Vulture Doc (38.617 quintali su una superficie di 569 ettari), Basilicata Igt (32.293 quintali su una superficie di 351 ettari), Aglianico del Vulture Docg (5.416 quintali su una superficie di 87 ettari) e Matera Doc (4.529 quintali su una superficie di 64 ettari). Alla presentazione del progetto è intervenuto l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessandro Galella, che ha espresso "vivo apprezzamento".
Possono aderire le imprese agricole singole ed associate, quelle di trasformazione, imbottigliamento, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari legati al settore vitivinicolo che prevedano lo sviluppo della produzione vitivinicola.
"Non è più il momento di sprecare energie e muoversi singolarmente da parte delle aziende e dei relativi consorzi di tutela nella promozione e del prodotto e del territorio - ha spiegato Antonio Pessolani, presidente di Coldiretti di Basilicata - il vino con tutto il paesaggio disegnato dalla vitivinicoltura rappresenta un'opportunità unica per far conoscere la Lucania con tutto il mondo che essa rappresenta a partire dalle mete turistiche ormai note come i Sassi di Matera, ma anche tutte le aree interne dalle Dolomiti, alla Val d'Agri, al Vulture Melfese, all'area Sud della regione, sino ad arrivare alle località marine".
'DiVino' nasce sulla base della legge regionale sui distretti, con gli obiettivi di promuovere lo sviluppo del territorio, la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali, il consolidamento e lo sviluppo di un'offerta turistica con esperienziali. Altri scopi sono il supporto e la condivisione di buone pratiche agronomiche, modelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale, la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecniche ed agronomiche per rendere più competitive le aziende vitivinicole, lo sviluppo enoturistico della Basilicata.
"Concentrare gli sforzi economici individuando un unico brand e partecipando ad eventi di promozione di settore in modo unitario è la prerogativa principale di 'DiVino' - ha aggiunto Pessolani - il Vinitaly a Verona è un traguardo già alla sua portata. E' questa sicuramente una vetrina importante a cui ambire di arrivare a presentare una proposta complessiva con tutta la biodiversità dei vini che la nostra terra propone". Stando ai dati 2020, la superficie complessiva coltivata a vigneti in Basilicata ammonta a 5.100 ettari. Le aziende vinicole, invece, sono 95. I marchi che registrano le maggiori produzioni sono: Aglianico del Vulture Doc (38.617 quintali su una superficie di 569 ettari), Basilicata Igt (32.293 quintali su una superficie di 351 ettari), Aglianico del Vulture Docg (5.416 quintali su una superficie di 87 ettari) e Matera Doc (4.529 quintali su una superficie di 64 ettari). Alla presentazione del progetto è intervenuto l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessandro Galella, che ha espresso "vivo apprezzamento".