Territorio
Movimento Riscatto all’attacco del Consorzio di Bonifica
Non accetteremo elezioni falsate dell’ente
Matera - mercoledì 11 luglio 2018
"Le istituzioni di Basilicata devono superare la prova della trasparenza e della certezza del diritto".
Lo hanno detto a chiare lettere gli esponenti del Movimento Riscatto e delle associazioni Unione coltivatori Italiana Basilicata, Altragricoltura e liberiAgricoltori, riuniti a Matera, presso la Casa degli Agricoltori.
La vicenda non riguarda i recenti avvenimenti di cronaca giudiziaria, bensì le elezioni al Consorzio di Bonifica che, ha detta delle organizzazioni succitate, non dovrebbero avvenire così come previsto la prossima domenica, perché "fondate su atti e presupposti falsi"- spiegano.
E le accuse sono serie, visto che il comitato si dice disposto a rivolgersi alla magistratura, poiché in possesso di documenti che certificano che al voto "vengono convocati migliaia di morti".
Il comitato si è già rivolto alla Procura della Repubblica per denunciare le eventuali responsabilità del Commissario del Consorzio di Bonifica circa la convocazione delle elezioni previste per il 15 luglio.
Ma se ciò non bastasse, le associazioni hanno già presentato altri documenti atti a certificare che quelle di domenica prossima saranno delle "elezioni truffa"- affermano senza mezzi termini dal movimento Riscatto.
Secondo i responsabili del movimento è importante intervenire per garantire credibilità alle istituzioni, soprattutto in questo momento delicato della storia lucana. E la nomina di nuovi rappresentanti di un ente così strategico per l'economia della Regione, come il consorzio di Bonifica, non può avvenire in assenza di trasparenza.
"Restituire serenità e certezza di diritto al processo che dovrebbe decidere il coinvolgimento dei cittadini e degli agricoltori nella gestione di un Ente con cento milioni di euro di debiti che fino qui è stato un grande carrozzone è la prova di come le classi dirigenti della Regione sapranno affrontare questa fase delicata per la Regione"- dicono.
Quindi, la decisione del comitato è quella di dare quanto più risalto possibile alla vicenda, coinvolgendo gli organi di stampa nazionale, in modo che facciano da cassa di risonanza alle istanze del movimento e inoltrando una petizione rivolta al Presidente della Repubblica e ai Presidente di Camera e Senato, "perché non avvenga nel silenzio e nell'omertà il colpo di mano, convocando al voto migliaia di morti, in spregio alle regole di trasparenza e democrazia e senza alcun controllo vero su quanto sta accadendo"- concludono dal Movimento.
Lo hanno detto a chiare lettere gli esponenti del Movimento Riscatto e delle associazioni Unione coltivatori Italiana Basilicata, Altragricoltura e liberiAgricoltori, riuniti a Matera, presso la Casa degli Agricoltori.
La vicenda non riguarda i recenti avvenimenti di cronaca giudiziaria, bensì le elezioni al Consorzio di Bonifica che, ha detta delle organizzazioni succitate, non dovrebbero avvenire così come previsto la prossima domenica, perché "fondate su atti e presupposti falsi"- spiegano.
E le accuse sono serie, visto che il comitato si dice disposto a rivolgersi alla magistratura, poiché in possesso di documenti che certificano che al voto "vengono convocati migliaia di morti".
Il comitato si è già rivolto alla Procura della Repubblica per denunciare le eventuali responsabilità del Commissario del Consorzio di Bonifica circa la convocazione delle elezioni previste per il 15 luglio.
Ma se ciò non bastasse, le associazioni hanno già presentato altri documenti atti a certificare che quelle di domenica prossima saranno delle "elezioni truffa"- affermano senza mezzi termini dal movimento Riscatto.
Secondo i responsabili del movimento è importante intervenire per garantire credibilità alle istituzioni, soprattutto in questo momento delicato della storia lucana. E la nomina di nuovi rappresentanti di un ente così strategico per l'economia della Regione, come il consorzio di Bonifica, non può avvenire in assenza di trasparenza.
"Restituire serenità e certezza di diritto al processo che dovrebbe decidere il coinvolgimento dei cittadini e degli agricoltori nella gestione di un Ente con cento milioni di euro di debiti che fino qui è stato un grande carrozzone è la prova di come le classi dirigenti della Regione sapranno affrontare questa fase delicata per la Regione"- dicono.
Quindi, la decisione del comitato è quella di dare quanto più risalto possibile alla vicenda, coinvolgendo gli organi di stampa nazionale, in modo che facciano da cassa di risonanza alle istanze del movimento e inoltrando una petizione rivolta al Presidente della Repubblica e ai Presidente di Camera e Senato, "perché non avvenga nel silenzio e nell'omertà il colpo di mano, convocando al voto migliaia di morti, in spregio alle regole di trasparenza e democrazia e senza alcun controllo vero su quanto sta accadendo"- concludono dal Movimento.