Territorio
Moria di pesci nel Basentello: nessun allarme per la salute umana
I primi campioni confermano: virus che ha colpito specie di pesci
Matera - venerdì 28 aprile 2017
Pochi giorni fa un video inquietante ha fatto scattare l'allarme sui social per l'anomala moria di pesci nella diga del Basentello, l'invaso operativo dagli anni '70 sotto la gestione delle Regioni Puglia e Basilicata e considerato punto di riferimento per la pesca locale oltre che per l'attività agricola.
Dopo la pubblicazione di un video da parte di un cittadino di Gravina e la diffusione di alcune fotografie che mostrano centinaia di pesci galleggiare senza vita nell'invaso, il sindaco di Genzano di Lucania, comune competente per il fronte lucano, ha vietato la pesca e il prelievo delle acque per gli allevamenti. Provvedimento sostanzialmente copiato dal sindaco di Gravina, responsabile del fronte pugliese dell'invaso, che ha emesso analoga ordinanza.
Immediate sono scattate anche le indagini da parte dell'Arpa Basilicata a cui sono seguiti i campionamenti della Asl barese.
Indagini che al momento hanno sgonfiato l'ipotesi di presunti avvelenamenti o di problemi ambientali eliminando l'ipotesi di possibili ripercussioni sulla salute umana.
Sebbene i dati non siano ancora ufficiali, i campionamenti sino ad ora effettuati avrebbero confermato la presenza di un virus che ha colpito una sola specie ittica presente nella diga e nello specifico la specie del carrassio, provocando la moria degli esemplari più grandi.
"La conferma che si tratta di un fenomeno di natura virale che ha colpito una sola specie – spiega a Gravinalife Bartolomeo Varvara, dirigente del servizio veterinario della Asl Bari- è la moria di pesci adulti. Se si fosse trattato di avvelenamento o di contaminazioni dell'ambiente sarebbero morti prima gli esemplari più piccoli".
Dunque: "Al momento – prosegue il dottor Varvara – escludiamo problemi di natura ambientale. Con gli elementi sino ad ora in nostro possesso possiamo escludere possibili rischi per la salute delle altre specie ittiche che vivono nel Basentello e di conseguenza escludiamo possibili rischi per la salute umana".
Nei prossimi giorni saranno avviate le operazioni di recupero dei pesci su entrambi i versanti della diga e verosimilmente saranno concluse le procedure di analisi delle acque al fine di chiudere la vicenda e tirare tutti un sospiro di sollievo.
Dopo la pubblicazione di un video da parte di un cittadino di Gravina e la diffusione di alcune fotografie che mostrano centinaia di pesci galleggiare senza vita nell'invaso, il sindaco di Genzano di Lucania, comune competente per il fronte lucano, ha vietato la pesca e il prelievo delle acque per gli allevamenti. Provvedimento sostanzialmente copiato dal sindaco di Gravina, responsabile del fronte pugliese dell'invaso, che ha emesso analoga ordinanza.
Immediate sono scattate anche le indagini da parte dell'Arpa Basilicata a cui sono seguiti i campionamenti della Asl barese.
Indagini che al momento hanno sgonfiato l'ipotesi di presunti avvelenamenti o di problemi ambientali eliminando l'ipotesi di possibili ripercussioni sulla salute umana.
Sebbene i dati non siano ancora ufficiali, i campionamenti sino ad ora effettuati avrebbero confermato la presenza di un virus che ha colpito una sola specie ittica presente nella diga e nello specifico la specie del carrassio, provocando la moria degli esemplari più grandi.
"La conferma che si tratta di un fenomeno di natura virale che ha colpito una sola specie – spiega a Gravinalife Bartolomeo Varvara, dirigente del servizio veterinario della Asl Bari- è la moria di pesci adulti. Se si fosse trattato di avvelenamento o di contaminazioni dell'ambiente sarebbero morti prima gli esemplari più piccoli".
Dunque: "Al momento – prosegue il dottor Varvara – escludiamo problemi di natura ambientale. Con gli elementi sino ad ora in nostro possesso possiamo escludere possibili rischi per la salute delle altre specie ittiche che vivono nel Basentello e di conseguenza escludiamo possibili rischi per la salute umana".
Nei prossimi giorni saranno avviate le operazioni di recupero dei pesci su entrambi i versanti della diga e verosimilmente saranno concluse le procedure di analisi delle acque al fine di chiudere la vicenda e tirare tutti un sospiro di sollievo.