Territorio
Mitigazione rischio idrogeologico, Basilicata esclusa dal Piano operativo nazionale
Il sottosegretario Velo risponde all’interrogazione di Latronico
Matera - mercoledì 9 marzo 2016
12.32
"La Basilicata anche se non ha un peso demografico, ha un peso territoriale significativo ed è una delle regioni più a rischio idrogeologico. Nonostante ciò è stata esclusa dal Piano operativo nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, predisposto dal governo. Non dimentichiamo che questa regione è importante dal punto vista territoriale e anche punto di vista strategico: è la regione dove vengono ricavate risorse minerarie importanti per l'intero Paese; e tra le azioni di compensazione che, secondo noi, a livello ambientale il Governo dovrebbe garantire, ci sono proprio almeno le azioni di mitigazione dell'assetto e del suolo".
E' il commento dell'onorevole Cosimo Latronico (Cor) alla risposta ricevuta dal sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo, in merito all'interrogazione presentata dal deputato lucano sulle iniziative volte a contrastare il dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alla Basilicata.
"Nell'ambito del Piano - ha spiegato il sottosegretario - è stato definito e finanziato un Piano stralcio aree metropolitane al fine di assicurare l'avvio degli interventi caratterizzati da un livello prioritario di rischio, tempestivamente cantierabili e ricadenti nell'ambito delle aree metropolitane, nonché delle aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio. Tale piano prevedeva la selezione di interventi da ammettere a finanziamento per le aree metropolitane, nonché per le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio idrogeologico, da intendersi, quali aree con numero pari o superiore a 15 mila abitanti esposti a rischio di alluvione o esondazione di categoria P2. Con specifico riferimento alla regione Basilicata si segnala che, secondo quando indicato nel rapporto mappe di pericolosità idraulica e popolazione esposta al rischio alluvioni in Italia dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, questa regione - ha concluso il sottosegretario - non presenta nessun'area metropolitana e nessun'area urbana con alto livello di popolazione esposta al rischio".
E' il commento dell'onorevole Cosimo Latronico (Cor) alla risposta ricevuta dal sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo, in merito all'interrogazione presentata dal deputato lucano sulle iniziative volte a contrastare il dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alla Basilicata.
"Nell'ambito del Piano - ha spiegato il sottosegretario - è stato definito e finanziato un Piano stralcio aree metropolitane al fine di assicurare l'avvio degli interventi caratterizzati da un livello prioritario di rischio, tempestivamente cantierabili e ricadenti nell'ambito delle aree metropolitane, nonché delle aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio. Tale piano prevedeva la selezione di interventi da ammettere a finanziamento per le aree metropolitane, nonché per le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio idrogeologico, da intendersi, quali aree con numero pari o superiore a 15 mila abitanti esposti a rischio di alluvione o esondazione di categoria P2. Con specifico riferimento alla regione Basilicata si segnala che, secondo quando indicato nel rapporto mappe di pericolosità idraulica e popolazione esposta al rischio alluvioni in Italia dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, questa regione - ha concluso il sottosegretario - non presenta nessun'area metropolitana e nessun'area urbana con alto livello di popolazione esposta al rischio".