Cronaca
Misura cautelare per il complice di Barreca e Montemurro
Ordinanza emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Potenza
Matera - lunedì 15 dicembre 2014
10.43
Misura cautelare nei confronti del minore che aveva partecipato attivamente al reato di estorsione ai danni di un ragazzino, ricattato per aver fumato uno spinello, insieme ai pregiudicati Luigi Montemurro e Guseppe Barreca.
I due erano stati arrestati all'inizio del mese di Dicembre dalla Polizia di Stato di Matera. Era, invece, rimasta al vaglio dell'Autorità giudiziaria la posizione del minore di 15 anni complice dell'azione dei malviventi, responsabile anche di aver picchiato più volte la vittima.
Ora il Gip presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare della Permanenza in casa, per rimanervi a disposizione dell'Autorità giudiziaria competente.
L'ordinanza, con il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con il minore coabitano, è stato notificato all'interessato dal personale della Polizia di Stato della Questura di Matera.
La misura cautelare, si legge nell'ordinanza del Gip, appare idonea al caso di specie, poiché adatta ad impedire ulteriori condotte estorsive e minatorie, nonché proporzionata all'entità del fatto e alla sanzione irrogabile.
I due erano stati arrestati all'inizio del mese di Dicembre dalla Polizia di Stato di Matera. Era, invece, rimasta al vaglio dell'Autorità giudiziaria la posizione del minore di 15 anni complice dell'azione dei malviventi, responsabile anche di aver picchiato più volte la vittima.
Ora il Gip presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare della Permanenza in casa, per rimanervi a disposizione dell'Autorità giudiziaria competente.
L'ordinanza, con il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con il minore coabitano, è stato notificato all'interessato dal personale della Polizia di Stato della Questura di Matera.
La misura cautelare, si legge nell'ordinanza del Gip, appare idonea al caso di specie, poiché adatta ad impedire ulteriori condotte estorsive e minatorie, nonché proporzionata all'entità del fatto e alla sanzione irrogabile.