Vita di città
Miasmi discarica La Martella, le spiegazioni di Zoccali
L’assessore: “Accumulo di rifiuti non smaltito per tempo. Ora situazione migliorata”.
Matera - sabato 6 febbraio 2016
Si pensava che dopo lo stop definitivo al conferimento rifiuti in discarica, il borgo La Martella non dovesse soffrire più di persistenti e nocivi miasmi. Invece recentemente i maleodori si sono ripresentati inesorabilmente alla comunità del borgo, inducendola nuovamente a richiedere delucidazioni nel merito.
Una problematica non di poco conto considerando le preoccupazioni, non solo dei residenti di La Martella, ma anche dell'intera cittadinanza materana. Inquietudini relative a ripercussioni sanitarie critiche che potrebbero limitare le attività sociali all'aperto e la stessa qualità della vita. Pertanto una rappresentanza del borgo, costituita da circa 125 residenti, ha formalizzato e sottoscritto una denuncia inviata agli organi di controllo ambientale come l'assessorato all'ambiente del Comune di Matera, l'ARPAB e il comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente NOE.
Dopo la chiusura definitiva della discarica di La Martella, i rifiuti sono stati conferiti presso l'inceneritore di Melfi e la discarica di Pisticci. Nel corso del tempo, gli impianti si sono rivelati saturi e conseguentemente la loro attività è stata sospesa. Così si è giunti alla riapertura dei cancelli dell'impianto nei pressi del borgo materano, per il trattamento primario dei rifiuti indifferenziati che vengono suddivisi nella fase di lavorazione in sottovaglio, sopravaglio e metalli ferrosi, e poi recuperati e smaltiti presso impianti terzi autorizzati.
I miasmi sono tornati ed hanno allarmato la comunità del borgo. Frutto di un errore tecnico da parte dell'amministrazione, come ammesso dall'assessore all'ambiente, Stefano Zoccali: "Nel periodo in cui i rifiuti non potevano essere lavorati a Melfi, siamo stati costretti ad accumularne una buona quantità nell'impianto. Poi abbiamo cercato di smaltire velocemente l'accumulo, entro una settimana, per evitare una falsa valutazione di un nuovo conferimento in discarica. Ma i nostri calcoli sono risultati errati e il rifiuto è rimasto per tanto tempo all'aperto".
Attualmente la situazione è in miglioramento: "Ora l'accumulo – afferma l'assessore - è diminuito significativamente". Ma i cittadini hanno ancora tanti dubbi irrisolti da porre all'amministrazione. Per questo motivo Zoccali rinvia ad un confronto con la comunità del borgo: "L'appuntamento è previsto per l'11 febbraio. Ho ritenuto opportuno ed essenziale parlarne con i cittadini, in quanto l'amministrazione deve prestare ascolto alle istanze della sua comunità".
Una problematica non di poco conto considerando le preoccupazioni, non solo dei residenti di La Martella, ma anche dell'intera cittadinanza materana. Inquietudini relative a ripercussioni sanitarie critiche che potrebbero limitare le attività sociali all'aperto e la stessa qualità della vita. Pertanto una rappresentanza del borgo, costituita da circa 125 residenti, ha formalizzato e sottoscritto una denuncia inviata agli organi di controllo ambientale come l'assessorato all'ambiente del Comune di Matera, l'ARPAB e il comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente NOE.
Dopo la chiusura definitiva della discarica di La Martella, i rifiuti sono stati conferiti presso l'inceneritore di Melfi e la discarica di Pisticci. Nel corso del tempo, gli impianti si sono rivelati saturi e conseguentemente la loro attività è stata sospesa. Così si è giunti alla riapertura dei cancelli dell'impianto nei pressi del borgo materano, per il trattamento primario dei rifiuti indifferenziati che vengono suddivisi nella fase di lavorazione in sottovaglio, sopravaglio e metalli ferrosi, e poi recuperati e smaltiti presso impianti terzi autorizzati.
I miasmi sono tornati ed hanno allarmato la comunità del borgo. Frutto di un errore tecnico da parte dell'amministrazione, come ammesso dall'assessore all'ambiente, Stefano Zoccali: "Nel periodo in cui i rifiuti non potevano essere lavorati a Melfi, siamo stati costretti ad accumularne una buona quantità nell'impianto. Poi abbiamo cercato di smaltire velocemente l'accumulo, entro una settimana, per evitare una falsa valutazione di un nuovo conferimento in discarica. Ma i nostri calcoli sono risultati errati e il rifiuto è rimasto per tanto tempo all'aperto".
Attualmente la situazione è in miglioramento: "Ora l'accumulo – afferma l'assessore - è diminuito significativamente". Ma i cittadini hanno ancora tanti dubbi irrisolti da porre all'amministrazione. Per questo motivo Zoccali rinvia ad un confronto con la comunità del borgo: "L'appuntamento è previsto per l'11 febbraio. Ho ritenuto opportuno ed essenziale parlarne con i cittadini, in quanto l'amministrazione deve prestare ascolto alle istanze della sua comunità".