Vita di città
Mercato, gli ambulanti tornano ad alzare la voce
Comitato Mercato Matera 2019 minaccia stato di agitazione e ricorso alla magistratura
Matera - giovedì 11 febbraio 2016
12.00
Tornano sotto l'occhio indiscreto della ribalta pubblica le annose difficoltà sul trasferimento del mercato del sabato, dal rione San Giacomo alla zona Paip 2. Questa volta a dar voce ai commercianti è il Comitato Mercato Matera 2019 che lamenta "dieci lunghi mesi di 'tortura psicologica' e danni economici a causa di scelte scellerate dell'amministrazione comunale che non ha garantito i diritti acquisiti dagli operatori creando un solco di disuguaglianza e discriminazione indegno della capitale europea della cultura".
Entrando nello specifico, le problematiche sono sempre le stesse: criteri di assegnazione posteggio "poco legittimi e trasparenti", disposizione di piazzette "discriminante", presenza di tralicci, forte esposizione della zona ad intemperie. Ma il focus del comitato è puntato soprattutto sulla prima problematica, l'assegnazione dei posteggi, avvenuta senza applicare la graduatoria degli aventi diritto e senza lasciare agli ambulanti la scelta del posto.
"Questo ha causato – affermano dal comitato - enormi discriminazioni in quanto dei circa duecento operatori concessionari di posteggio i due terzi venivano collocati sul 'viale centrale' ossia sulla strada principale. Mentre un terzo di essi cioè ben oltre 70 operatori venivano letteralmente buttati in quattro piazzette collocate sotto enormi tralicci dell'alta tensione, emarginati, relegati in un ghetto dove non si è visto, in questi dieci lunghissimi mesi, alcun afflusso di consumatori che preferiscono, invece, spendere e frequentare l'area sulla strada principale dove sono anche allocati alcuni operatori che, opportunisticamente e per proprio tornaconto, condivisero la scelta della vecchia amministrazione comunale a discapito dei colleghi buttati nelle piazzette, situati in area sottostante e a sottolivello, a 'morire' commercialmente e ad entrare in profonda depressione".
Sta di fatto che l'amministrazione comunale, dopo l'inaugurazione dell'area mercatale, non è intervenuta per appianare i disagi: "Quando venne trasferito il mercato, il 25 aprile 2015, l'amministrazione comunale parlò di una verifica successiva per capire come stessero andando le cose. Quella verifica non c'è mai stata – attaccano gli ambulanti - e ad oggi esiste solo la volontà dell'attuale amministrazione comunale, subentrata alla precedente autrice del fattaccio, che ha assunto da mesi l'impegno di porre rimedio all'incresciosa situazione ma ancora nei fatti nulla di quanto promesso cioè il riposizionamento di tutte le postazioni sul viale centrale, dove c'è spazio per tutti, con l'eliminazione di ben tre piazzette che verrebbero destinate a parcheggio per gli avventori e consumatori e soprattutto ripristinando la legalità ed il riconoscimento dei diritti acquisiti, come per legge".
I forti disagi colpiscono anche l'incolumità dei commercianti, ormai stanchi di questa situazione precaria: "Una situazione insostenibile – aggiungono amaramente dal comitato - che sta portando all'esasperazione estrema al punto che già negli scorsi mesi si è registrata la scomparsa di un giovane collega ambulante che era stato fortemente segnato da questa bruttissima esperienza a Matera dove diceva di incassare nelle piazzette nel mercato di Matera soli 3 euro e cinquanta nell'intera giornata e due settimane fa uno scontro verbale durissimo che ha causato anche l'arrivo dell'autoambulanza per soccorrere un altro Operatore delle piazzette in fortissimo stato di crisi ipertensiva".
"Si spera - concludono agguerriti gli ambulanti - che l'attuale amministrazione comunale, con coscienza e autorevolezza istituzionale, intervenga tempestivamente. Altrimenti si dichiara sin da ora lo stato di agitazione ed iniziative eclatanti non solo di pacifica e democratica protesta nella città di Matera, ma anche a livello nazionale, per le prossime settimane ma anche di tipo giudiziario con un dettagliato esposto alla magistratura per la verifica di una serie di situazioni che vanno approfondite e chiarite".
Entrando nello specifico, le problematiche sono sempre le stesse: criteri di assegnazione posteggio "poco legittimi e trasparenti", disposizione di piazzette "discriminante", presenza di tralicci, forte esposizione della zona ad intemperie. Ma il focus del comitato è puntato soprattutto sulla prima problematica, l'assegnazione dei posteggi, avvenuta senza applicare la graduatoria degli aventi diritto e senza lasciare agli ambulanti la scelta del posto.
"Questo ha causato – affermano dal comitato - enormi discriminazioni in quanto dei circa duecento operatori concessionari di posteggio i due terzi venivano collocati sul 'viale centrale' ossia sulla strada principale. Mentre un terzo di essi cioè ben oltre 70 operatori venivano letteralmente buttati in quattro piazzette collocate sotto enormi tralicci dell'alta tensione, emarginati, relegati in un ghetto dove non si è visto, in questi dieci lunghissimi mesi, alcun afflusso di consumatori che preferiscono, invece, spendere e frequentare l'area sulla strada principale dove sono anche allocati alcuni operatori che, opportunisticamente e per proprio tornaconto, condivisero la scelta della vecchia amministrazione comunale a discapito dei colleghi buttati nelle piazzette, situati in area sottostante e a sottolivello, a 'morire' commercialmente e ad entrare in profonda depressione".
Sta di fatto che l'amministrazione comunale, dopo l'inaugurazione dell'area mercatale, non è intervenuta per appianare i disagi: "Quando venne trasferito il mercato, il 25 aprile 2015, l'amministrazione comunale parlò di una verifica successiva per capire come stessero andando le cose. Quella verifica non c'è mai stata – attaccano gli ambulanti - e ad oggi esiste solo la volontà dell'attuale amministrazione comunale, subentrata alla precedente autrice del fattaccio, che ha assunto da mesi l'impegno di porre rimedio all'incresciosa situazione ma ancora nei fatti nulla di quanto promesso cioè il riposizionamento di tutte le postazioni sul viale centrale, dove c'è spazio per tutti, con l'eliminazione di ben tre piazzette che verrebbero destinate a parcheggio per gli avventori e consumatori e soprattutto ripristinando la legalità ed il riconoscimento dei diritti acquisiti, come per legge".
I forti disagi colpiscono anche l'incolumità dei commercianti, ormai stanchi di questa situazione precaria: "Una situazione insostenibile – aggiungono amaramente dal comitato - che sta portando all'esasperazione estrema al punto che già negli scorsi mesi si è registrata la scomparsa di un giovane collega ambulante che era stato fortemente segnato da questa bruttissima esperienza a Matera dove diceva di incassare nelle piazzette nel mercato di Matera soli 3 euro e cinquanta nell'intera giornata e due settimane fa uno scontro verbale durissimo che ha causato anche l'arrivo dell'autoambulanza per soccorrere un altro Operatore delle piazzette in fortissimo stato di crisi ipertensiva".
"Si spera - concludono agguerriti gli ambulanti - che l'attuale amministrazione comunale, con coscienza e autorevolezza istituzionale, intervenga tempestivamente. Altrimenti si dichiara sin da ora lo stato di agitazione ed iniziative eclatanti non solo di pacifica e democratica protesta nella città di Matera, ma anche a livello nazionale, per le prossime settimane ma anche di tipo giudiziario con un dettagliato esposto alla magistratura per la verifica di una serie di situazioni che vanno approfondite e chiarite".