Vita di città
Mercato del sabato, la protesta degli ambulanti non si placa
“Danni economici per centinaia di migliaia di euro”
Matera - lunedì 20 aprile 2015
11.08
Continua il fermento attorno ad una vicenda molto delicata per gli operatori economici e la città di Matera: il mercato del sabato. Dopo il provvedimento del Tar, che ha sospeso l'efficacia della delibera riguardo il trasferimento dell'area mercatale del sabato dal rione San Giacomo alla Zona Paip 2, non si ferma la protesta degli ambulanti pugliesi.
Infatti il 18 aprile con il mancato svolgimento del mercato nel rione San Giacomo, molti operatori commerciali lamentano di aver perso un'importante giornata di lavoro: "Abbiamo subito danni per centinaia di migliaia di euro e questo è insostenibile e non ci aiuta rispetto a delle scadenze fiscali a cui far fronte". Dal canto suo l'amministrazione comunale di Matera ribadisce l'impossibilità di procedere con lo svolgimento dell'attività economica nello stesso rione San Giacomo per due ragioni: il rinnovamento della cartellonistica stradale e l'apertura dei cantieri per inserire la fibra ottica di alcuni gestori telefonici.
Ma il presidente dell'Unione Nazionale di Imprese – prov.le Bat, Savino Montaruli, ribatte: "Nonostante il regolare possesso delle autorizzazioni amministrative da parte degli operatori concessionari di posteggio nel rione San Giacomo, è stato impedito il regolare svolgimento dell'attività mercatale nella sua sede storica e naturale. Questo è gravissimo in una splendida città qual è quella di Matera. Con tutti i miei colleghi abbiamo provato un senso di impotenza di fronte alle legittime richieste degli esercenti di vedere salvaguardati i loro diritti e all'arroganza di chi ha causato tutto questo".
"Spero – ha affermato il leader sindacale andriese – che la politica non interferisca con le decisioni della magistratura e che fino al pronunciamento finale e fino a che non vengano chiarite le molteplici osservazioni anche in relazione agli aspetti tecnici del trasferimento, possa proseguire, come per legge, il regolare svolgimento del mercato nel rione San Giacomo perché è la cosa più giusta e più idonea per riportare serenità in un clima irragionevolmente surriscaldato".
Infine sui risvolti futuri, Montaruli attacca: "Se non sarà concesso di operare sabato prossimo come da noi richiesto e come è legittimo che sia, sarà valutata seriamente la possibilità di una Class Action di enormi proporzioni avendo tutte le ragioni per poterlo fare, facendo valere i diritti al di sopra dei capricci e di interessi diversi".
Infatti il 18 aprile con il mancato svolgimento del mercato nel rione San Giacomo, molti operatori commerciali lamentano di aver perso un'importante giornata di lavoro: "Abbiamo subito danni per centinaia di migliaia di euro e questo è insostenibile e non ci aiuta rispetto a delle scadenze fiscali a cui far fronte". Dal canto suo l'amministrazione comunale di Matera ribadisce l'impossibilità di procedere con lo svolgimento dell'attività economica nello stesso rione San Giacomo per due ragioni: il rinnovamento della cartellonistica stradale e l'apertura dei cantieri per inserire la fibra ottica di alcuni gestori telefonici.
Ma il presidente dell'Unione Nazionale di Imprese – prov.le Bat, Savino Montaruli, ribatte: "Nonostante il regolare possesso delle autorizzazioni amministrative da parte degli operatori concessionari di posteggio nel rione San Giacomo, è stato impedito il regolare svolgimento dell'attività mercatale nella sua sede storica e naturale. Questo è gravissimo in una splendida città qual è quella di Matera. Con tutti i miei colleghi abbiamo provato un senso di impotenza di fronte alle legittime richieste degli esercenti di vedere salvaguardati i loro diritti e all'arroganza di chi ha causato tutto questo".
"Spero – ha affermato il leader sindacale andriese – che la politica non interferisca con le decisioni della magistratura e che fino al pronunciamento finale e fino a che non vengano chiarite le molteplici osservazioni anche in relazione agli aspetti tecnici del trasferimento, possa proseguire, come per legge, il regolare svolgimento del mercato nel rione San Giacomo perché è la cosa più giusta e più idonea per riportare serenità in un clima irragionevolmente surriscaldato".
Infine sui risvolti futuri, Montaruli attacca: "Se non sarà concesso di operare sabato prossimo come da noi richiesto e come è legittimo che sia, sarà valutata seriamente la possibilità di una Class Action di enormi proporzioni avendo tutte le ragioni per poterlo fare, facendo valere i diritti al di sopra dei capricci e di interessi diversi".