Eventi e cultura
Matera2019, le capitali europee della cultura all'Expo di Dubai
Un confronto fra varie città
Matera - giovedì 7 ottobre 2021
La "Giornata delle Capitali Europee della Cultura all'Esposizione Universale di Dubai" è l'appuntamento che la Fondazione Matera Basilicata 2019 organizza il 30 ottobre 2021 nel Padiglione Italia all'Expo di Dubai 2020-21, in partnership con il Commissario Generale d'Italia. L'iniziativa è frutto del protocollo d'intesa sottoscritto a ottobre 2018 tra la Fondazione e il Commissariato, che prevedeva il coinvolgimento della rete delle Capitali Europee della Cultura, con capofila Matera, come leva per il rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra l'Europa e la vasta area dei Paesi arabi. Proprio nella Cava del Sole a Matera, nell'ottobre 2019, quando la città era Capitale Europea della Cultura, si tenne l'evento di lancio della presenza italiana all'Expo, ad un anno da quello che doveva essere il suo avvio, insieme, fra gli altri, al ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale italiano Luigi Di Maio e al ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Sceicco Abdallah Bin Zayed Al Nahyan.
La "Giornata" del 30 ottobre 2021 metterà in rilievo le esperienze culturali più significative delle Capitali Europee della Cultura e quanto esse possano contribuire ai temi che l'esposizione Universale di Dubai promuove: costruire ponti, non lasciare nessuno indietro, vivere in equilibrio. Questa giornata nell'ambito dell'evento più importante dell'anno acquisisce un valore speciale in un periodo segnato lungamente dalla pandemia e dalle cancellazioni forzate di tanti grandi eventi dal vivo: accende un faro sulle Capitali europee della cultura nei mesi in cui per la prima volta dal 1985 non vi sono Ecoc e crea una connessione tra le cerimonie di chiusura di Galway e Rijeka di aprile 2021 e le cerimonie di apertura di Esch, Kaunas e Novi Sad 2022. L'appuntamento porterà alla ribalta la rete delle Capitali Europee della Cultura che rappresentano un enorme e variegato potenziale di esperienze e pratiche dell'impatto trasformativo e rigenerativo della cultura sulle città e sulle sue comunità.
Il programma sarà articolato in quattro appuntamenti: il forum internazionale "Le Capitali Europee della Cultura e il New European Bauhaus: come costruire luoghi sostenibili, inclusivi e belli"; il forum internazionale: "Urbano/rurale: progettare attraverso la cultura nuove connessioni tra le aree sovraffollate e quelle scarsamente abitate"; "The ECoC game", un'esperienza interattiva progettata da Open Design School volta a portare i visitatori in un viaggio immaginario attraverso la storia delle Capitali Europee della Cultura; la performance "Open Sound" - una delle coproduzioni originali di Matera 2019 realizzata con Multietnica - , ponte tra la produzione di musica elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana. La performance coinvolgerà musicisti e producer italiani e arabi, celebrando l'incontro tra culture diverse e simili.
Otto saranno le Capitali Europee della Cultura che si confronteranno sui temi dei due forum: Esch 2022 (Lussemburgo), Novi Sad 2022 (Serbia), Kaunass 2022 (Lituania), Veszprém-Balaton 2023 (Ungheria), Eleusi 2023 (Grecia), Nova Gorica/Gorizia 2025 (Slovenia), Oulu 2026 (Finlandia), insieme a Matera 2019. Tra i maggiori ospiti del forum su Capitali Europee della Cultura e New European Bauhaus, interverranno l'architetto Carlo Ratti, co-progettista del Padiglione Italia ad Expo, e la Commissaria europea per l'Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù, Mariya Gabriel (in video).
«E' per noi motivo di immenso orgoglio che Matera 2019 sia capofila delle Capitali Europee della Cultura all'Expo di Dubai – sottolinea Michele Somma, Vicepresidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 - . Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa insieme al Padiglione Italia e alla rete delle Capitali Europee della Cultura per rilanciare questo network e mettere in luce la loro resilienza e capacità di saper reinventare un grande evento affrontando le sfide impreviste poste dalla pandemia. È per noi particolarmente significativo dare un segnale di rinascita e di apertura al mondo, riunendo le città Capitali in uno dei pochi appuntamenti extraeuropei che le vede protagoniste insieme e dal vivo. Particolare attenzione sarà posta al contributo che le Capitali europee della cultura apportano al "New European Bauhaus", iniziativa lanciata dalla Commissione Europea, attraverso un innovativo processo di coprogettazione a cui Matera 2019 sta partecipando con la Open Design School per disegnare luoghi più belli, più inclusivi e più sostenibili».
La "Giornata" del 30 ottobre 2021 metterà in rilievo le esperienze culturali più significative delle Capitali Europee della Cultura e quanto esse possano contribuire ai temi che l'esposizione Universale di Dubai promuove: costruire ponti, non lasciare nessuno indietro, vivere in equilibrio. Questa giornata nell'ambito dell'evento più importante dell'anno acquisisce un valore speciale in un periodo segnato lungamente dalla pandemia e dalle cancellazioni forzate di tanti grandi eventi dal vivo: accende un faro sulle Capitali europee della cultura nei mesi in cui per la prima volta dal 1985 non vi sono Ecoc e crea una connessione tra le cerimonie di chiusura di Galway e Rijeka di aprile 2021 e le cerimonie di apertura di Esch, Kaunas e Novi Sad 2022. L'appuntamento porterà alla ribalta la rete delle Capitali Europee della Cultura che rappresentano un enorme e variegato potenziale di esperienze e pratiche dell'impatto trasformativo e rigenerativo della cultura sulle città e sulle sue comunità.
Il programma sarà articolato in quattro appuntamenti: il forum internazionale "Le Capitali Europee della Cultura e il New European Bauhaus: come costruire luoghi sostenibili, inclusivi e belli"; il forum internazionale: "Urbano/rurale: progettare attraverso la cultura nuove connessioni tra le aree sovraffollate e quelle scarsamente abitate"; "The ECoC game", un'esperienza interattiva progettata da Open Design School volta a portare i visitatori in un viaggio immaginario attraverso la storia delle Capitali Europee della Cultura; la performance "Open Sound" - una delle coproduzioni originali di Matera 2019 realizzata con Multietnica - , ponte tra la produzione di musica elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana. La performance coinvolgerà musicisti e producer italiani e arabi, celebrando l'incontro tra culture diverse e simili.
Otto saranno le Capitali Europee della Cultura che si confronteranno sui temi dei due forum: Esch 2022 (Lussemburgo), Novi Sad 2022 (Serbia), Kaunass 2022 (Lituania), Veszprém-Balaton 2023 (Ungheria), Eleusi 2023 (Grecia), Nova Gorica/Gorizia 2025 (Slovenia), Oulu 2026 (Finlandia), insieme a Matera 2019. Tra i maggiori ospiti del forum su Capitali Europee della Cultura e New European Bauhaus, interverranno l'architetto Carlo Ratti, co-progettista del Padiglione Italia ad Expo, e la Commissaria europea per l'Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù, Mariya Gabriel (in video).
«E' per noi motivo di immenso orgoglio che Matera 2019 sia capofila delle Capitali Europee della Cultura all'Expo di Dubai – sottolinea Michele Somma, Vicepresidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 - . Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa insieme al Padiglione Italia e alla rete delle Capitali Europee della Cultura per rilanciare questo network e mettere in luce la loro resilienza e capacità di saper reinventare un grande evento affrontando le sfide impreviste poste dalla pandemia. È per noi particolarmente significativo dare un segnale di rinascita e di apertura al mondo, riunendo le città Capitali in uno dei pochi appuntamenti extraeuropei che le vede protagoniste insieme e dal vivo. Particolare attenzione sarà posta al contributo che le Capitali europee della cultura apportano al "New European Bauhaus", iniziativa lanciata dalla Commissione Europea, attraverso un innovativo processo di coprogettazione a cui Matera 2019 sta partecipando con la Open Design School per disegnare luoghi più belli, più inclusivi e più sostenibili».