Festa per Matera 2019, gli allievi della Minozzi
Festa per Matera 2019, gli allievi della Minozzi
Eventi e cultura

Matera2019, lavoro tra la Finlandia e Salerno

Tra mostre in terra scandinava e convegni in Italia, il Comitato torna al lavoro dopo i festeggiamenti

Matera 2019 non arresta le sue attività. Dopo la festa per l'ingresso nella short list, il Comitato si è immediatamente attivato per riprendere le proprie attività sia sul territorio, che in giro per l'Italia e l'Europa.

A seguito dell'incontro promosso da Ravenna2019 in Emilia Romagna, ecco altri due appuntamenti di respiro europeo. Infatti, componenti del Comitato hanno fatto visita alla città già Capitale europea della Cultura nel 2011, la finlandese Turku, mentre altri hanno destinato le proprie attenzioni al convegno "La dimensione europea delle Capitali della Cultura" organizzato dall'Università degli studi di Salerno.

"La presenza della Basilicata a Turku, Capitale europea della cultura nel 2011 - ha spiegato Paolo Verri, direttore del Comitato Matera2019 - va a rafforzare il legame di Matera con la città finlandese lungo il percorso di candidatura a capitale europea della cultura per il 2019". Un'iniziativa promossa dall'Apt Basilicata e dal suo direttore, Giampiero Perri, componente del comitato scientifico di Matera 2019, che vede la Basilicata Sacra in Finlandia, dall'8 e al 12 dicembre con due opere del maestro Franco Artese e una mostra dedicata all'arte, alle tradizioni e ai paesaggi più belli della regione. "Con la città di Turku, già dalla penultima edizione di Materadio – aggiunge Verri – abbiamo stretto proficue relazioni culturali già nel 2012 e Cay Sevon direttrice di Turku2011 nel dossier di Matera 2019 ha rilasciato una significativa testimonianza.

Mentre a Salerno si parlava de "La dimensione europea delle Capitali della Cultura". Nell'occasione, le sei città che sono entrate nella short list Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena e ovviamente Matera, hanno aperto un dialogo con Leeuwarden e La Valletta, le due capitali europee del 2018 e l'attuale capitale Marsiglia con interventi del sociologo Domenico De Masi, l'esperto di programmi culturali internazionali Han Bakker e il direttore di Federculture Claudio Bocci.

La dimensione europea è uno dei due criteri principali nella valutazione del bidbook di una città candidata (l'altro: "La città e i cittadini"). Le città candidate hanno illustrato in che modo il programma culturale potrebbe contribuire a rafforzare i loro legami con l'Europa. Attraverso lo scambio di idee e best practices, i partecipanti hanno cercato di definire in modo concreto e comprensibile quale sia la loro vera dimensione europea.

Per Matera 2019 ha partecipato Rossella Tarantino responsabile delle relazioni internazionali. "L'obiettivo dell'incontro – afferma la Tarantino - è stato quello di incoraggiare networking fra le città candidate. Dal confronto con diverse esperienze di candidatura è emerso, ancora una volta, che nella competizione viene premiata non la città che è già vicina ai modelli europei, ma quella che più di altre intende avvicinarsi all'Europa. Quello, insomma, che conta è la volontà di costruire e proporre nuovi modelli di reti, festival, scuole e di innovazione sociale".

Grande attenzione è stata dimostrata nei confronti del lavoro che Matera e la Basilicata stanno facendo sul fronte della creatività a partire dal progetto "Visioni Urbane" fino ad arrivare a BBgames e UnMonastery. Durante la conferenza si è anche parlato di Italia 2019 e, quindi, della necessità di cogliere le opportunità del percorso di candidatura anche se non si guadagna il titolo di Capitale europea della Cultura. Matera 2019 ha anche accolto positivamente la proposta di Lecce di costruire progetti insieme.
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