Vita di città
Matera2019, grande festa dopo la proclamazione
Verri: “Grande opportunità per produrre e esportare progetti”
Matera - giovedì 21 maggio 2015
9.04
Matera è sul tetto d'Europa e i suoi cittadini sono in estasi.
Il giorno dopo l'assegnazione formale, da parte del Consiglio Cultura dell'Unione Europea, del titolo di Capitale europea della cultura per il 2019, la città dei Sassi ha festeggiato con una grande manifestazione tra musica, poesia e risate.
L'evento è iniziato sotto il segno del Rumit, la maschera del carnevale di Satriano di Lucania, accompagnato in un corteo dalla banda musicale della città di Matera e di Grottole. Sul palco di via Ridola, allestito per l'occasione, sono intervenuti il sindaco, Salvatore Adduce, e il direttore del comitato Matera2019, Paolo Verri.
Il primo si è limitato ad un saluto istituzionale, ringraziando tutti coloro che "hanno creduto fortemente nella designazione europea". Alle soglie delle elezioni amministrative, il sindaco, tramite un comunicato, aveva invitato tutti i candidati sindaci a deporre le armi momentaneamente e a partecipare alla grande festa. Ma solo due hanno risposto 'presente', Antonio Cappiello e Franco Vespe. Mentre l'avvocato Raffaello De Ruggeri, Angelo Tortorelli e Antonio Materdomini hanno declinato l'invito, ritenendo la manifestazione di carattere strumentale.
Nonostante le continue polemiche da campagna elettorale, Verri ha puntato il focus sul punto cardine dell'evento, annunciando progetti da esportare: "Lavoreremo con 54 città, 27 europee, 23 italiane e 4 extraeuropee. Insieme produrremo 54 settimane di contenuti per il 2019. Il nostro progetto globale è costruire attività e contenuti da esportare, insieme al resto d'Italia e d'Europa. Ci adopereremo trasversalmente sui contenuti, scientifici, digitali storici, teatrali, gastronomici, seguendo il dossier vincente". Concretamente come si declineranno tali progetti? "Abbiamo in mente – risponde il direttore del comitato - il social lighting, l'illuminazione pubblica realizzata dai cittadini, esperimento effettuato in passato; adesso diventerà un percorso di lavoro includendo gli altri 130 comuni della Basilicata. Altro progetto riguarda l'archeologia: con Plovdiv stiamo cercando d'immaginare l'archeologia del futuro". E conclude entusiasta: "Ospiteremo una serie di attività per migliorare la vita politica nel resto d'Europa e del mondo".
Un nuovo futuro europeo è alle porte per la città dei Sassi. Tante opportunità e tanti progetti da rendere concreti per un miglioramento della vita pubblica. Una nuova sfida nel solco di una nuova epoca.
Il giorno dopo l'assegnazione formale, da parte del Consiglio Cultura dell'Unione Europea, del titolo di Capitale europea della cultura per il 2019, la città dei Sassi ha festeggiato con una grande manifestazione tra musica, poesia e risate.
L'evento è iniziato sotto il segno del Rumit, la maschera del carnevale di Satriano di Lucania, accompagnato in un corteo dalla banda musicale della città di Matera e di Grottole. Sul palco di via Ridola, allestito per l'occasione, sono intervenuti il sindaco, Salvatore Adduce, e il direttore del comitato Matera2019, Paolo Verri.
Il primo si è limitato ad un saluto istituzionale, ringraziando tutti coloro che "hanno creduto fortemente nella designazione europea". Alle soglie delle elezioni amministrative, il sindaco, tramite un comunicato, aveva invitato tutti i candidati sindaci a deporre le armi momentaneamente e a partecipare alla grande festa. Ma solo due hanno risposto 'presente', Antonio Cappiello e Franco Vespe. Mentre l'avvocato Raffaello De Ruggeri, Angelo Tortorelli e Antonio Materdomini hanno declinato l'invito, ritenendo la manifestazione di carattere strumentale.
Nonostante le continue polemiche da campagna elettorale, Verri ha puntato il focus sul punto cardine dell'evento, annunciando progetti da esportare: "Lavoreremo con 54 città, 27 europee, 23 italiane e 4 extraeuropee. Insieme produrremo 54 settimane di contenuti per il 2019. Il nostro progetto globale è costruire attività e contenuti da esportare, insieme al resto d'Italia e d'Europa. Ci adopereremo trasversalmente sui contenuti, scientifici, digitali storici, teatrali, gastronomici, seguendo il dossier vincente". Concretamente come si declineranno tali progetti? "Abbiamo in mente – risponde il direttore del comitato - il social lighting, l'illuminazione pubblica realizzata dai cittadini, esperimento effettuato in passato; adesso diventerà un percorso di lavoro includendo gli altri 130 comuni della Basilicata. Altro progetto riguarda l'archeologia: con Plovdiv stiamo cercando d'immaginare l'archeologia del futuro". E conclude entusiasta: "Ospiteremo una serie di attività per migliorare la vita politica nel resto d'Europa e del mondo".
Un nuovo futuro europeo è alle porte per la città dei Sassi. Tante opportunità e tanti progetti da rendere concreti per un miglioramento della vita pubblica. Una nuova sfida nel solco di una nuova epoca.