Vita di città
Matera sta con Zaky, detenuto da un anno in Egitto
Bennardi propone la cittadinanza onoraria
Matera - mercoledì 10 febbraio 2021
0.20
Anche Matera si unisce al coro dei Comuni che vorrebbero conferire la cittadinanza italiana a Patrick Zaky, il ricercatore dell'Università di Bologna detenuto in un carcere egiziano da circa un anno, con l'accusa di propaganda sovversiva.
"Pensare e immaginare un mondo diverso, libero e aperto, non può essere considerato un reato, a nessuna latitudine"- ha commentato il sindaco Domenico Bennardi, sposando la causa di chi vorrebbe dare allo studente egiziano la cittadinanza nel nostro Paese, cosi da permettere all'Italia e all'Europa di avere un maggior peso per la ricerca di un'azione risolutiva che porti alla sua liberazione.
"Considero Patrick nostro fratello, figlio delle nostre idee di libertà e verità": ragioni che hanno portato il sindaco di Matera, Città della Pace, a proporre per lo studente egiziano il conferimento della cittadinanza onoraria, così come accaduto in molti altri comuni italiani.
Lunedì il primo cittadino ha preso parte ad una manifestazione di solidarietà presso la chiesa della Materdomini, in piazza Vittorio Veneto, aderendo così all'iniziativa promossa da Amnesty International "per tenere alta l'attenzione e per fare pressione sulle istituzioni egiziane affinché mettano fine al più presto allo stato di detenzione del giovane ricercatore".
"Pensare e immaginare un mondo diverso, libero e aperto, non può essere considerato un reato, a nessuna latitudine"- ha commentato il sindaco Domenico Bennardi, sposando la causa di chi vorrebbe dare allo studente egiziano la cittadinanza nel nostro Paese, cosi da permettere all'Italia e all'Europa di avere un maggior peso per la ricerca di un'azione risolutiva che porti alla sua liberazione.
"Considero Patrick nostro fratello, figlio delle nostre idee di libertà e verità": ragioni che hanno portato il sindaco di Matera, Città della Pace, a proporre per lo studente egiziano il conferimento della cittadinanza onoraria, così come accaduto in molti altri comuni italiani.
Lunedì il primo cittadino ha preso parte ad una manifestazione di solidarietà presso la chiesa della Materdomini, in piazza Vittorio Veneto, aderendo così all'iniziativa promossa da Amnesty International "per tenere alta l'attenzione e per fare pressione sulle istituzioni egiziane affinché mettano fine al più presto allo stato di detenzione del giovane ricercatore".