Vita di città
Matera partecipa alla terza edizione del FAI Marathon
Il tour comprende la visita al Castello Tramontano
Matera - giovedì 9 ottobre 2014
15.40
Matera parteciperà alla terza edizione del FAI Marathon, domenica 12 ottobre, proponendo "Dal Castello Tramontano al centro storico. Visita guidata sulle tracce di un delitto politico", un tour incentrato sul delitto del conte Giovan Carlo Tramontano e sulla visita del Castello Tramontano.
In Basilicata, al FAI Marathon parteciperanno anche Satriano di Lucania e Tricarico che apriranno al pubblico i loro siti meritevoli di visita. L'evento è stato organizzato nell'ambito della raccolta fondi autunnale "Ricordati di salvare l'Italia" del Fondo Ambientale Italiano.
Tornando all'itinerario materano, il percorso si dividerà in 8 tappe e permetterà di ricostruire il delitto a 500 anni dall'accaduto. Dunque, non sarà solo una visita, ma anche un racconto in più step. Si partirà dal noto Castello Tramontano per poi proseguire con il Parco Giovanni Paolo II ("Il boschetto"), la Fontana Ferdinandea, via Riscatto, giungendo all'ultima tappa di Casa Noha.
Nella conferenza stampa che ha avuto luogo a Casa Noha, Rosalba Demetrio, vice-presidente del FAI Matera, ha sottolineato l'importanza della collaborazione con scuole: "Per la realizzazione di questa attività, un ruolo importante ce l'ha la scuola. Abbiamo avuto il piacere di collaborare con il liceo classico e il linguistico. Con la collaborazione di quest'ultimo siamo riusciti a costituire il percorso anche in lingua inglese".
Il Castello è da anni chiuso e in pochissime occasioni lo si apre ai visitatori. In merito alla questione è intervenuta l'assessore Pasquina Bona: "C'è un progetto esecutivo per la ristrutturazione e il mantenimento del Castello Tramontano grazie ai fondi FESR. Noi ci auguriamo che si possa porre la parola fine alla ristrutturazione per poter poi usufruire del Castello. Abbiamo raggiunto un accordo verbale con il FAI per collaborare nella conservazione del Castello".
Il sovrintendente ai beni architettonici, l'ingegnere Mario Maragno, ha tenuto a precisare che "si aprirà e si deve aprire il Castello. I lavori devono essere fatti in contemporanea con le diverse visite dei turisti, i cittadini devono partecipare ai lavori. Se riusciamo a rendere visitabili anche i lavori di restauro, abbiamo raggiunto il miglior risultato".
Infine l'assessore Bona ha ribadito: "I lavori devono esser completati con i 402.000 euro dei fondi FESR. Seguiamo questa fase e cerchiamo di arrivare ad una soluzione. Per quanto riguarda il bando di gestione, noi abbiamo un protocollo verbale con il FAI . Compatibilmente con le normative, compatibilmente con la legislazione in materia, ufficializzeremo l'intesa".
In Basilicata, al FAI Marathon parteciperanno anche Satriano di Lucania e Tricarico che apriranno al pubblico i loro siti meritevoli di visita. L'evento è stato organizzato nell'ambito della raccolta fondi autunnale "Ricordati di salvare l'Italia" del Fondo Ambientale Italiano.
Tornando all'itinerario materano, il percorso si dividerà in 8 tappe e permetterà di ricostruire il delitto a 500 anni dall'accaduto. Dunque, non sarà solo una visita, ma anche un racconto in più step. Si partirà dal noto Castello Tramontano per poi proseguire con il Parco Giovanni Paolo II ("Il boschetto"), la Fontana Ferdinandea, via Riscatto, giungendo all'ultima tappa di Casa Noha.
Nella conferenza stampa che ha avuto luogo a Casa Noha, Rosalba Demetrio, vice-presidente del FAI Matera, ha sottolineato l'importanza della collaborazione con scuole: "Per la realizzazione di questa attività, un ruolo importante ce l'ha la scuola. Abbiamo avuto il piacere di collaborare con il liceo classico e il linguistico. Con la collaborazione di quest'ultimo siamo riusciti a costituire il percorso anche in lingua inglese".
Il Castello è da anni chiuso e in pochissime occasioni lo si apre ai visitatori. In merito alla questione è intervenuta l'assessore Pasquina Bona: "C'è un progetto esecutivo per la ristrutturazione e il mantenimento del Castello Tramontano grazie ai fondi FESR. Noi ci auguriamo che si possa porre la parola fine alla ristrutturazione per poter poi usufruire del Castello. Abbiamo raggiunto un accordo verbale con il FAI per collaborare nella conservazione del Castello".
Il sovrintendente ai beni architettonici, l'ingegnere Mario Maragno, ha tenuto a precisare che "si aprirà e si deve aprire il Castello. I lavori devono essere fatti in contemporanea con le diverse visite dei turisti, i cittadini devono partecipare ai lavori. Se riusciamo a rendere visitabili anche i lavori di restauro, abbiamo raggiunto il miglior risultato".
Infine l'assessore Bona ha ribadito: "I lavori devono esser completati con i 402.000 euro dei fondi FESR. Seguiamo questa fase e cerchiamo di arrivare ad una soluzione. Per quanto riguarda il bando di gestione, noi abbiamo un protocollo verbale con il FAI . Compatibilmente con le normative, compatibilmente con la legislazione in materia, ufficializzeremo l'intesa".