Territorio
Matera ha il suo primo Bene del FAI
Il Fondo Ambiente Italiano inaugura Casa Noha
Matera - venerdì 28 febbraio 2014
14.52
Nasce a Matera Casa Noha. Dall'impegno dei Fai di Basilicata, apre i battenti il primo Bene del Fondo Ambiente Italiano in terra lucana.
Un contenitore ricco e variegato di cultura, passato, memoria e futuro per la città, nel cuore dei Sassi e del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Donata alla Fondazione dalle famiglie Fodale e Latorre nel 2004 perché fosse testimonianza della storia della città e luogo di pubblica utilità, Casa Noha rinasce grazie a un accurato intervento conservativo volto più che ad aggiungere, a togliere materia, riscoprendo i vari strati di tufo che compongono le pareti dell'immobile. I cinque vani nel cuore dei Sassi, sono parte di un Palazzo risalente al XVI secolo e rappresentano oggi un nuovo cancello d'ingresso per visitare Matera.
Un'occasione importante per la città, perchè il Fai, oltre al recupero ottenuto grazie all'apporto della Fondazione Telecom Italia, Casa Noha diventa un soggetto narrante capace di offrire una chiave di lettura per la comprensione della città. Per la prima volta, infatti, il Fai sceglie di mettere al centro non un suo bene ma il contesto che lo circonda attraverso un inedito percorso multimediale che avvolge il visitatore in un'esperienza immersiva unica: il racconto filmato Sassi invisibili.
Un viaggio straordinario nella storia di Matera, ideato da Giovanni Carrada e proiettato sulle pareti di sasso dell'abitazione, offre, infatti, al visitatore, grazie a immagini, storie, suoni e riferimenti incrociati, la prima ricostruzione completa della storia della città. Il ricco intreccio di tante esistenze continuerà a rendere vive le stanze di Casa Noha e le sue pareti di pietra continueranno a rievocare i racconti lontani di cui sono custodi. Una narrazione appassionante valorizzata dall'accurato lavoro di un team di venti specialisti, con il coordinamento scientifico di Rosalba Demetrio, che si è confrontato con la complessità del territorio da diverse prospettive: dall'architettura alla storia dell'arte, dall'archeologia alla storia del cinema. Un materiale documentario inedito e di grande valore scientifico il cui obiettivo principale non è la semplice promozione turistica ma far riaffiorare la memoria di una città quasi imprigionata nel tufo in cui è scavata.
Un viaggio nel passato che continua per i vicoli della città grazie all'App Matera invisibile. Sulle tracce di una città straordinaria, a cura di Antonio Nicoletti, scaricabile gratuitamente e disponibile per iOS e Android. Cinque gli itinerari narrativi proposti che attraverso testimonianze d'autore svelano il cuore nascosto di Matera descrivendola attraverso i cinque elementi che la costituiscono: l'acqua, la pietra, la luce, il tempo e lo spirito.
Un contenitore ricco e variegato di cultura, passato, memoria e futuro per la città, nel cuore dei Sassi e del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Donata alla Fondazione dalle famiglie Fodale e Latorre nel 2004 perché fosse testimonianza della storia della città e luogo di pubblica utilità, Casa Noha rinasce grazie a un accurato intervento conservativo volto più che ad aggiungere, a togliere materia, riscoprendo i vari strati di tufo che compongono le pareti dell'immobile. I cinque vani nel cuore dei Sassi, sono parte di un Palazzo risalente al XVI secolo e rappresentano oggi un nuovo cancello d'ingresso per visitare Matera.
Un'occasione importante per la città, perchè il Fai, oltre al recupero ottenuto grazie all'apporto della Fondazione Telecom Italia, Casa Noha diventa un soggetto narrante capace di offrire una chiave di lettura per la comprensione della città. Per la prima volta, infatti, il Fai sceglie di mettere al centro non un suo bene ma il contesto che lo circonda attraverso un inedito percorso multimediale che avvolge il visitatore in un'esperienza immersiva unica: il racconto filmato Sassi invisibili.
Un viaggio straordinario nella storia di Matera, ideato da Giovanni Carrada e proiettato sulle pareti di sasso dell'abitazione, offre, infatti, al visitatore, grazie a immagini, storie, suoni e riferimenti incrociati, la prima ricostruzione completa della storia della città. Il ricco intreccio di tante esistenze continuerà a rendere vive le stanze di Casa Noha e le sue pareti di pietra continueranno a rievocare i racconti lontani di cui sono custodi. Una narrazione appassionante valorizzata dall'accurato lavoro di un team di venti specialisti, con il coordinamento scientifico di Rosalba Demetrio, che si è confrontato con la complessità del territorio da diverse prospettive: dall'architettura alla storia dell'arte, dall'archeologia alla storia del cinema. Un materiale documentario inedito e di grande valore scientifico il cui obiettivo principale non è la semplice promozione turistica ma far riaffiorare la memoria di una città quasi imprigionata nel tufo in cui è scavata.
Un viaggio nel passato che continua per i vicoli della città grazie all'App Matera invisibile. Sulle tracce di una città straordinaria, a cura di Antonio Nicoletti, scaricabile gratuitamente e disponibile per iOS e Android. Cinque gli itinerari narrativi proposti che attraverso testimonianze d'autore svelano il cuore nascosto di Matera descrivendola attraverso i cinque elementi che la costituiscono: l'acqua, la pietra, la luce, il tempo e lo spirito.