Enti locali
Matera e provincia, altra grana per i rifiuti: nuovo servizio non parte
Vertice in Prefettura. I Comuni pronti alla rescissione contrattuale con Cns
Matera - venerdì 25 ottobre 2019
La città di Matera e gli altri Comuni del sub Ambito 1-Area metropolitana di Matera (Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico) devono affrontare una nuova grana per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di raccolta differenziata porta-a-porta. Tutte previsioni che rischiano di restare solo sulla carta.
Il nuovo servizio non parte, secondo quanto emerso in un vertice in Prefettura. Il soggetto aggiudicatario, il Consorzio nazionale servizi (Cns) di Bologna, con cui è stato firmato il contratto a settembre, avrebbe richiesto una revisione dei prezzi rispetto a quelli del bando, in considerazione dell'adeguamento che si è reso necessario dopo il notevole tempo trascorso (ormai da più di due anni e mezzo) per giungere all'aggiudicazione di una gara segnata dal contenzioso. Il Comune di Matera, per voce del sindaco Raffaello De Ruggieri, minaccia di sollevare l'inadempimento contrattuale per arrivare alla rescissione e poi individuare un nuovo gestore tramite scorrimento della graduatoria.
"Sarà notificata al Consorzio Nazionale Servizi un ulteriore termine entro cui sottoscrivere l'avvio delle attività previste dal contratto. In caso di mancata ottemperanza, come già accaduto, da parte del Cns, i Sindaci del sub ambito Matera 1 si vedranno costretti ad intraprendere le necessarie azioni per tutelare le proprie comunità e garantire la prosecuzione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei loro comuni", fa sapere il Comune di Matera che è capofila dell'ambito.
L'appalto ammonta a quasi 100 milioni (98 milioni e 700mila euro per la precisione) in sette anni per l'avvio della raccolta differenziata spinta (porta a porta), il riciclo dei rifiuti valorizzabili e lo smaltimento di quelli residui nonché i servizi di disinfestazione, derattizzazione, pulizia delle caditoie stradali. Un insieme di servizi integrati che, oltre alle attività di igiene urbana, consentiranno di adeguare l'offerta in materia di rifiuti delle città del sub ambito materano, agli standard richiesti dalla comunità europea. L'inizio del nuovo servizio era previsto per il 31 ottobre ma fino a questo momento non è partita alcuna campagna informativa sulle nuove modalità e, vista la piega presa dalla vicenda, è molto probabile che si procederà con la proroga degli attuali servizi.
Il nuovo servizio non parte, secondo quanto emerso in un vertice in Prefettura. Il soggetto aggiudicatario, il Consorzio nazionale servizi (Cns) di Bologna, con cui è stato firmato il contratto a settembre, avrebbe richiesto una revisione dei prezzi rispetto a quelli del bando, in considerazione dell'adeguamento che si è reso necessario dopo il notevole tempo trascorso (ormai da più di due anni e mezzo) per giungere all'aggiudicazione di una gara segnata dal contenzioso. Il Comune di Matera, per voce del sindaco Raffaello De Ruggieri, minaccia di sollevare l'inadempimento contrattuale per arrivare alla rescissione e poi individuare un nuovo gestore tramite scorrimento della graduatoria.
"Sarà notificata al Consorzio Nazionale Servizi un ulteriore termine entro cui sottoscrivere l'avvio delle attività previste dal contratto. In caso di mancata ottemperanza, come già accaduto, da parte del Cns, i Sindaci del sub ambito Matera 1 si vedranno costretti ad intraprendere le necessarie azioni per tutelare le proprie comunità e garantire la prosecuzione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei loro comuni", fa sapere il Comune di Matera che è capofila dell'ambito.
L'appalto ammonta a quasi 100 milioni (98 milioni e 700mila euro per la precisione) in sette anni per l'avvio della raccolta differenziata spinta (porta a porta), il riciclo dei rifiuti valorizzabili e lo smaltimento di quelli residui nonché i servizi di disinfestazione, derattizzazione, pulizia delle caditoie stradali. Un insieme di servizi integrati che, oltre alle attività di igiene urbana, consentiranno di adeguare l'offerta in materia di rifiuti delle città del sub ambito materano, agli standard richiesti dalla comunità europea. L'inizio del nuovo servizio era previsto per il 31 ottobre ma fino a questo momento non è partita alcuna campagna informativa sulle nuove modalità e, vista la piega presa dalla vicenda, è molto probabile che si procederà con la proroga degli attuali servizi.