Vita di città
Matera 2019, una possibilità per tutto il Paese
Grande festa in piazza alla presenza del ministro Franceschini
Matera - martedì 18 novembre 2014
9.14
Matera, 30 giorni da Capitale europea della cultura. E' passato circa un mese dalla nomina europea ed ai materani batte forte ancora il cuore. Traguardo o punto di partenza? Sicuramente una possibilità da sfruttare mettendo in rete le competenze di tutte le altre città candidate insieme a Matera con cui ambire ad un progetto più grande: Italia2019.
Infatti sono state tante le intese stipulate da Matera con molti comuni, in particolar modo con le città del mezzogiorno. Ultima in ordine di tempo quella con Trani che sarà ufficializzata, nelle prossime settimane, con un protocollo d'intesa.
In piazza è andato in scena il secondo tempo della festa iniziata il 17 ottobre con la proclamazione di Matera a capitale della Cultura. Ospite d'onore, Dario Franceschini, ministro dei beni culturali, autore pochi giorni fa del decreto che istituisce il corso di diploma in Restauro, equiparato alla laurea magistrale.
Gli altri ospiti che hanno partecipato al dibattito, coordinato dalla giornalista materana Angela Mauro, sono stati il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l'assessore alle politiche di sviluppo e lavoro della Basilicata, Raffaele Liberali, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il vice-sindaco di Siena, Fulvio Mancuso, e Nadia Carboni, project manager del comitato Ravenna 2019.
Franceschini ha rimarcato le grandi potenzialità turistiche di Matera che possono "risollevare l'Italia, attualmente ferma al 5° posto nella classifica internazionale per il turismo internazionale. Ad oggi l'85% dei turisti stranieri si ferma a Roma. Questa designazione europea può essere un'occasione per rivitalizzare il mezzogiorno". Il nostro punto di forza è "la bellezza del grande patrimonio culturale". "Ora – ha proseguito il ministro - non ci resta che unire il nostro patrimonio con la forza del presente, con le nostre competenze, per creare la nuova BasiliconValley".
Uno dei protagonisti della vittoria è il sindaco della città dei Sassi, Salvatore Adduce, che ha sottolineato come "il grande successo è stato caratterizzato dalla partecipazione collettiva del popolo materano a tutte le attività". Un punto di forza con cui guardare al futuro verso il progetto Italia2019: "Noi dobbiamo dimostrare di realizzare progetti duraturi nel tempo ed esserne capofila. Ho avuto diversi incontri per discutere d'Italia2019, ma è un progetto che coinvolge soprattutto noi del sud dopo anni in cui abbiamo richiesto troppo l'aiuto esterno".
Nel segno di Italia 2019 hanno proseguito anche le rappresentanze delle altre tre città presenti alla festa: "L'obiettivo nostro è trasformare la corsa al titolo europeo in una relazione. Fondamentale è mettere al centro il tema della cultura nel nostro Paese per costruire un futuro migliore". Ma è la città di Lecce a sentire maggiormente una connubio forte con Matera, come ha ribadito lo stesso primo cittadino salentino: "La nostra vicinanza geografica con Matera può favorire la possibilità di costruire progetti insieme. Questo nuovo modello culturale di crescita vale per Matera, per Lecce per tutto il sud".
Successivamente è entrata in scena la musica. Sul palco, allestito in occasione dell'evento, si è esibita l'orchestra del Conservatorio "Duni" che ha eseguito l'inno d'Italia e l'inno di Matera 2019. Hanno concluso la serata i gruppi musicali Giulia De Donno duo, il quartetto Onyx, i Musica a manovella e i Boost da Beat.
Infatti sono state tante le intese stipulate da Matera con molti comuni, in particolar modo con le città del mezzogiorno. Ultima in ordine di tempo quella con Trani che sarà ufficializzata, nelle prossime settimane, con un protocollo d'intesa.
In piazza è andato in scena il secondo tempo della festa iniziata il 17 ottobre con la proclamazione di Matera a capitale della Cultura. Ospite d'onore, Dario Franceschini, ministro dei beni culturali, autore pochi giorni fa del decreto che istituisce il corso di diploma in Restauro, equiparato alla laurea magistrale.
Gli altri ospiti che hanno partecipato al dibattito, coordinato dalla giornalista materana Angela Mauro, sono stati il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l'assessore alle politiche di sviluppo e lavoro della Basilicata, Raffaele Liberali, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il vice-sindaco di Siena, Fulvio Mancuso, e Nadia Carboni, project manager del comitato Ravenna 2019.
Franceschini ha rimarcato le grandi potenzialità turistiche di Matera che possono "risollevare l'Italia, attualmente ferma al 5° posto nella classifica internazionale per il turismo internazionale. Ad oggi l'85% dei turisti stranieri si ferma a Roma. Questa designazione europea può essere un'occasione per rivitalizzare il mezzogiorno". Il nostro punto di forza è "la bellezza del grande patrimonio culturale". "Ora – ha proseguito il ministro - non ci resta che unire il nostro patrimonio con la forza del presente, con le nostre competenze, per creare la nuova BasiliconValley".
Uno dei protagonisti della vittoria è il sindaco della città dei Sassi, Salvatore Adduce, che ha sottolineato come "il grande successo è stato caratterizzato dalla partecipazione collettiva del popolo materano a tutte le attività". Un punto di forza con cui guardare al futuro verso il progetto Italia2019: "Noi dobbiamo dimostrare di realizzare progetti duraturi nel tempo ed esserne capofila. Ho avuto diversi incontri per discutere d'Italia2019, ma è un progetto che coinvolge soprattutto noi del sud dopo anni in cui abbiamo richiesto troppo l'aiuto esterno".
Nel segno di Italia 2019 hanno proseguito anche le rappresentanze delle altre tre città presenti alla festa: "L'obiettivo nostro è trasformare la corsa al titolo europeo in una relazione. Fondamentale è mettere al centro il tema della cultura nel nostro Paese per costruire un futuro migliore". Ma è la città di Lecce a sentire maggiormente una connubio forte con Matera, come ha ribadito lo stesso primo cittadino salentino: "La nostra vicinanza geografica con Matera può favorire la possibilità di costruire progetti insieme. Questo nuovo modello culturale di crescita vale per Matera, per Lecce per tutto il sud".
Successivamente è entrata in scena la musica. Sul palco, allestito in occasione dell'evento, si è esibita l'orchestra del Conservatorio "Duni" che ha eseguito l'inno d'Italia e l'inno di Matera 2019. Hanno concluso la serata i gruppi musicali Giulia De Donno duo, il quartetto Onyx, i Musica a manovella e i Boost da Beat.