Politica
Matera 2019, è già ora di polemiche
Dai Fratelli d'Italia arriva l'interrogazione per "vederci chiaro"
Matera - martedì 21 ottobre 2014
9.15
Sarà depositata in giornata dal parlamentare toscano di Fratelli d'Italia, Achille Totaro, l'interrogazione in Parlamento sulla designazione di Matera a Capitale europea della cultura per il 2019. Il deputato dice chiaramente "che siamo dinanzi ad una vittoria curiosa, dunque occorre vederci chiaro". Da Siena, infatti, una delle città sconfitte insieme a Ravenna, è partita la polemica e i riflettori sono stati puntati sull'europarlamentare Gianni Pittella, lucano, fratello del presidente della Regione Basilicata e vice presidente del parlamento europeo nonché presidente del gruppo Pd al parlamento.
Nell'interrogazione destinata al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini ed al ministro degli Interni Angelino Alfano, il parlamentare toscano premette che "ormai da mesi, molto tempo prima che le singole città candidate finaliste presentassero i loro progetti, si vociferava il nome di Matera come vincitrice finale, cosa poi effettivamente avvenuta" e ricordando oltre tutto che "Matera è la città di Gianni Pittella".
E non è tutto. A puntare il dito contro Pittella per sollevare nuove ombre sulla vittoria di Matera è Antonio Caporale sul Fatto Quotidiano, che ipotizza che il titolo del 2019 sia quasi una compensazione al via libera agli scavi petroliferi in Basilicata, così come deciso con il decreto Sblocca Italia, "che permetterà ai trivellatori di trivellare immediatamente – scrive Caporale –, superando ostacoli, controlli, impatti ambientali e proteste".
E nel suo articolo sul Fatto il giornalista va anche oltre, ricordando anche lui il caso Pittella e come la Basilicata a Roma goda "di altri sponsor eccellenti: due ex governatori oggi al governo (De Filippo alla Salute, Bubbico all'Interno) e poi, distanziato negli affetti del leader, il capogruppo alla Camera del Pd Roberto Speranza".
Accuse contro cui nessuno dei rappresentanti ha inteso rispondere almeno sino ad ora. Lo stesso Gianni Pittella si è limitato a ribadire che la vittoria di Matera "è un grandissimo successo e una grandissima opportunità per il Mezzogiorno".
Evidentemente le risposte arriveranno solo in sede di dibattito in aula.
In patria, intanto, il popolo del web insorge e propone una petizione per chiedere al deputato Totaro di ritirare l'interrogazione e scusarsi con la città dei Sassi.
Nell'interrogazione destinata al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini ed al ministro degli Interni Angelino Alfano, il parlamentare toscano premette che "ormai da mesi, molto tempo prima che le singole città candidate finaliste presentassero i loro progetti, si vociferava il nome di Matera come vincitrice finale, cosa poi effettivamente avvenuta" e ricordando oltre tutto che "Matera è la città di Gianni Pittella".
E non è tutto. A puntare il dito contro Pittella per sollevare nuove ombre sulla vittoria di Matera è Antonio Caporale sul Fatto Quotidiano, che ipotizza che il titolo del 2019 sia quasi una compensazione al via libera agli scavi petroliferi in Basilicata, così come deciso con il decreto Sblocca Italia, "che permetterà ai trivellatori di trivellare immediatamente – scrive Caporale –, superando ostacoli, controlli, impatti ambientali e proteste".
E nel suo articolo sul Fatto il giornalista va anche oltre, ricordando anche lui il caso Pittella e come la Basilicata a Roma goda "di altri sponsor eccellenti: due ex governatori oggi al governo (De Filippo alla Salute, Bubbico all'Interno) e poi, distanziato negli affetti del leader, il capogruppo alla Camera del Pd Roberto Speranza".
Accuse contro cui nessuno dei rappresentanti ha inteso rispondere almeno sino ad ora. Lo stesso Gianni Pittella si è limitato a ribadire che la vittoria di Matera "è un grandissimo successo e una grandissima opportunità per il Mezzogiorno".
Evidentemente le risposte arriveranno solo in sede di dibattito in aula.
In patria, intanto, il popolo del web insorge e propone una petizione per chiedere al deputato Totaro di ritirare l'interrogazione e scusarsi con la città dei Sassi.