Politica
Matera 2019, al via la fase di progettazione
Comitato scientifico ospite del consiglio comunale
Matera - venerdì 13 febbraio 2015
10.05
Inizia ufficialmente la seconda fase di Matera 2019, dalla visione alla progettazione.
Era stato convocato con l'intenzione di definire programmi e procedure relativi ai progetti contenuti nel dossier di Matera 2019 il consiglio comunale di ieri pomeriggio, ma le cose non sono andate come previsto nella sala consiliare di via Sallustio. Più che di una definizione delle attività concrete, infatti, si è trattato di un confronto tra consiglieri e parte del comitato scientifico sulle prospettive future.
Ospiti d'onore Paolo Verri, direttore del Comitato, Joseph Grima, direttore artistico, Robert Palmer, uno dei massimi esperti a livello internazionale di Capitali Europee della Cultura, Rossella Tarantino e Francesco Salvatore. Dopo l'apertura del sindaco, Salvatore Adduce, che ha sottolineato l'importanza di continuare a porre l'attenzione sul coinvolgimento attivo della comunità, la parola è passata a Robert Palmer il quale ha confermato che uno dei punti di forza di Matera, rispetto alle concorrenti, è stato proprio l'elemento dell'unità, della coesione e della partecipazione oltre che della visione comune, "secondo fattore decisivo, l'ambizione europea".
Nell'annunciare l'avvio della fase di realizzazione del progetto, Palmer ha sottolineato un aspetto fondamentale che è quello del monitoraggio continuo da parte della commissione europea affinchè la città designata rispetti il patto sottoscritto. "Il dossier rappresenta un vero e proprio contratto tra Matera e l'Unione Europea e la commissione si assicurerà che i progetti programmati vengano effettivamente realizzati pena la revoca del titolo".
Da Palmer anche un monito a lasciare che siano gli esperti a occuparsi della gestione del percorso, sempre in ottica di democrazia, e un consiglio, "dovrete essere ambiziosi e innovativi nel vostro approccio e otterrete risultati sorprendenti".
Diversi interventi anche da parte degli altri componenti del comitato, che hanno spiegato che questi mesi di pausa sono dovuti ad un lavoro di smantellamento del Comitato per poter passare il testimone alla Fondazione, e, a seguire, alcuni dubbi sono stati sollevati dai consiglieri. Carmine Alba ha evidenziato la necessità di riorganizzare l'amministrazione istituendo un apposito ufficio che monitori costantemente i Sassi; Doriano Manuello ha chiesto in che modo ogni singolo cittadino può contribuire al progetto; più pragmatico Angelo Cotugno che si è chiesto, "in quattro anni la classe dirigente di questa città deve realizzare un progetto ambizioso che una efficiente macchina organizzativa realizzerebbe in dieci anni. Come faremo?".
"Vincere ti fa predisporre a nuove vincite. La vittoria ci darà una spinta enorme", questa la risposta del sindaco che ha poi sottolineato quattro questioni importanti per il futuro: l'imprescindibilità di ciò che è scritto nel dossier, la presentazione a breve del piano strategico della città, la riorganizzazione della macchina amministrativa e la sistematizzazione delle procedure per il coinvolgimento della comunità.
La seduta è stata infine sciolta per mancanza del numero legale prima che si potesse discutere l'unico punto all'ordine del giorno. Delusione per i cinque consiglieri che avevano presentato la mozione lo scorso 3 Novembre e che dovranno ancora attendere.
Era stato convocato con l'intenzione di definire programmi e procedure relativi ai progetti contenuti nel dossier di Matera 2019 il consiglio comunale di ieri pomeriggio, ma le cose non sono andate come previsto nella sala consiliare di via Sallustio. Più che di una definizione delle attività concrete, infatti, si è trattato di un confronto tra consiglieri e parte del comitato scientifico sulle prospettive future.
Ospiti d'onore Paolo Verri, direttore del Comitato, Joseph Grima, direttore artistico, Robert Palmer, uno dei massimi esperti a livello internazionale di Capitali Europee della Cultura, Rossella Tarantino e Francesco Salvatore. Dopo l'apertura del sindaco, Salvatore Adduce, che ha sottolineato l'importanza di continuare a porre l'attenzione sul coinvolgimento attivo della comunità, la parola è passata a Robert Palmer il quale ha confermato che uno dei punti di forza di Matera, rispetto alle concorrenti, è stato proprio l'elemento dell'unità, della coesione e della partecipazione oltre che della visione comune, "secondo fattore decisivo, l'ambizione europea".
Nell'annunciare l'avvio della fase di realizzazione del progetto, Palmer ha sottolineato un aspetto fondamentale che è quello del monitoraggio continuo da parte della commissione europea affinchè la città designata rispetti il patto sottoscritto. "Il dossier rappresenta un vero e proprio contratto tra Matera e l'Unione Europea e la commissione si assicurerà che i progetti programmati vengano effettivamente realizzati pena la revoca del titolo".
Da Palmer anche un monito a lasciare che siano gli esperti a occuparsi della gestione del percorso, sempre in ottica di democrazia, e un consiglio, "dovrete essere ambiziosi e innovativi nel vostro approccio e otterrete risultati sorprendenti".
Diversi interventi anche da parte degli altri componenti del comitato, che hanno spiegato che questi mesi di pausa sono dovuti ad un lavoro di smantellamento del Comitato per poter passare il testimone alla Fondazione, e, a seguire, alcuni dubbi sono stati sollevati dai consiglieri. Carmine Alba ha evidenziato la necessità di riorganizzare l'amministrazione istituendo un apposito ufficio che monitori costantemente i Sassi; Doriano Manuello ha chiesto in che modo ogni singolo cittadino può contribuire al progetto; più pragmatico Angelo Cotugno che si è chiesto, "in quattro anni la classe dirigente di questa città deve realizzare un progetto ambizioso che una efficiente macchina organizzativa realizzerebbe in dieci anni. Come faremo?".
"Vincere ti fa predisporre a nuove vincite. La vittoria ci darà una spinta enorme", questa la risposta del sindaco che ha poi sottolineato quattro questioni importanti per il futuro: l'imprescindibilità di ciò che è scritto nel dossier, la presentazione a breve del piano strategico della città, la riorganizzazione della macchina amministrativa e la sistematizzazione delle procedure per il coinvolgimento della comunità.
La seduta è stata infine sciolta per mancanza del numero legale prima che si potesse discutere l'unico punto all'ordine del giorno. Delusione per i cinque consiglieri che avevano presentato la mozione lo scorso 3 Novembre e che dovranno ancora attendere.