Barriere architettoniche. <span>Foto Vittoria Scasciamacchia</span>
Barriere architettoniche. Foto Vittoria Scasciamacchia
Vita di città

Marciapiedi troppo stretti per i disabili

Nuove barriere architettoniche a Matera

Ancora barriere architettoniche a Matera. Con l'aggravante che si tratta di "nuove" barriere, cioè appena innalzate. In barba alla tanto decantata cultura che dovrebbe contraddistinguere la città dei Sassi e all'opera di sensibilizzazione di tanti volontari, si continua a lavorare ignorando le necessità di chi ha abilità diverse.

Il problema riguarda i nuovi marciapiedi di via Don Luigi Sturzo, nella zona nord della città. Da un lato già completati, dall'altro ancora in fase di realizzazione, i marciapiedi incriminati, già di difficile attraversamento per i pedoni, diventano del tutto impraticabili per passeggini, sedie a rotelle o anziani. Come è possibile osservare dalle foto allegate, non solo la larghezza del salvagente è di circa un metro, quindi già ai minimi termini, ma vi sono anche installati degli alberi che riducono ulteriormente lo spazio a disposizione per il passaggio.

Risultano, dunque, totalmente inutili le discese, pur esistenti, per permettere il raccordo con la sede stradale. Anch'esse non a norma in quanto dotate di uno scalino che rende difficile l'utilizzo della rampa con una sedia a rotelle e, oltretutto, realizzate non in corrispondenza delle strisce pedonali.

"E' una situazione che non ci meraviglia - dichiara Lucianna Stigliani, presidente dell'associazione "Genitori H24" che quotidianamente si occupa proprio di abbattere le barriere architettoniche e mentali - Matera è piena di queste situazioni paradossali. Ciò che dispiace in questo caso è che, dovendo ristrutturare i vecchi marciapiedi esistenti, avrebbero potuto realizzarli a norma, allargandoli un po' e rendendoli fruibili da tutti in sicurezza. E invece, ancora una volta, si sono sprecati soldi pubblici".

L'elenco di situazioni simili è lungo, "da via Sallustio a via Dante passando da Serra Venerdì è un vero e proprio percorso ostacoli per persone con difficoltà motoria; marciapiedi con pendenze anche a norma ma ingombrate da cassonetti della spazzatura o cartelli stradali - continua Lucianna Stigliani - nel 2014 abbiamo effettuato una petizione, consegnata al Comune di Matera, per la rimozione di questi cassonetti ma non abbiamo mai ricevuto una risposta né visto alcun miglioramento".

L'associazione "Genitori H24" nasce nel 2014 da un gruppo Facebook per aiutare e sostenere le famiglie con figli diversamente abili e sensibilizzare il resto della cittadinanza ad una tematica tanto discussa ma ancora poco conosciuta e considerata nelle sedi istituzionali. Oggi conta circa 40 associati e tante iniziative importanti già realizzate: l'installazione di un'altalena per disabili presso il parco Quattro Evangelisti, la manifestazione sportiva "Dai un calcio alla disabilità", il calendario 2016 in collaborazione con le forze dell'ordine, progetti con le scuole e tanto altro ancora.

Tra i programmi futuri, l'installazione di un ufficio informazioni per le persone sorde presso il Comune di Matera e l'iniziativa "Il filo della solidarietà" in vista del 2 Aprile, giornata nazionale dell'autismo. Da un'idea di Lucrezia Recchia, membro dell'associazione, nasce l'evento che invita tutti coloro che sanno lavorare con l'uncinetto o utilizzare i ferri a realizzare tanti portachiavi con un nastrino blu (colore simbolo dell'autismo) da donare all'associazione. Il ricavato della vendita servirà all'acquisto di una seconda altalena per disabili e per la realizzazione del prossimo evento calcistico a Maggio.

Se ognuno fa la sua parte è più semplice raggiungere l'obiettivo, ma la responsabilità più grande rimane in capo all'Amministrazione cui spetta il compito di provvedere alle necessità di tutti i cittadini, nessun escluso. La speranza è che si sia ancora in tempo per un'inversione di marcia e un adeguamento dei marciapiedi alle nuove norme di urbanizzazione.
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