Cronaca
Maltrattamenti a compagna e bambina, arrestato dalla Polizia
Il 44enne aveva picchiato e minacciato ripetutamente la compagna
Matera - giovedì 25 febbraio 2021
13.34
Gli agenti della Polizia, a termine di indagine, hanno tratto in arresto un pluripregiudicato 44enne di Matera con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona nei confronti della compagna, continuati nel tempo e aggravati dallo stato di gravidanza della donna e dalla presenza della figlia minore della coppia, con minacce anche con l'uso di armi.
Secondo quanto accertato dagli agenti, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, l'uomo, sin dal 2016, periodo in cui è iniziata la relazione con la sua compagna, ha minacciato, ingiuriato e picchiato la donna, costringendola a restare chiusa in casa ed ad uscire solamente se autorizzata da lui. Uno stato di soggezione emerso anche dai tentativi della donna di ribellarsi, sfociati in atti di violenza del 44enne che ha più volte picchiato brutalmente la donna, addirittura arrivando a minacciarla di morte, puntandole alla testa una pistola, (risultata in seguito essere una scacciacani).
Il pregiudicato, inoltre, impediva alla compagnia qualsiasi tipo di autonomia, provandola dell'uso del cellulare e di qualsiasi somma di denaro, sottraendole Carta Acquisti (social card) e Postepay e privandola dei proventi del reddito di cittadinanza percepito dalla donna.
Una situazione andata avanti fino ai primi giorni del 2021, quando la donna, approfittando dell'assenza del compagno, si è recata in Questura per denunciarlo. A fare scattare la molla un ultimo episodio di violenza che ha visto protagonista l'uomo, che aveva rinchiuso in bagno la bambina di due anni nata dal loro rapporto, perché infastidito dal pianto della piccola e aveva impedito alla madre di prestarle aiuto.
In seguito alla denuncia la donna è stata messa in contatto con un Centro Antiviolenza. Al termine dell'indagine, per il 44enne pluripregiudicato sono scattate le manette ai polsi.
Secondo quanto accertato dagli agenti, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, l'uomo, sin dal 2016, periodo in cui è iniziata la relazione con la sua compagna, ha minacciato, ingiuriato e picchiato la donna, costringendola a restare chiusa in casa ed ad uscire solamente se autorizzata da lui. Uno stato di soggezione emerso anche dai tentativi della donna di ribellarsi, sfociati in atti di violenza del 44enne che ha più volte picchiato brutalmente la donna, addirittura arrivando a minacciarla di morte, puntandole alla testa una pistola, (risultata in seguito essere una scacciacani).
Il pregiudicato, inoltre, impediva alla compagnia qualsiasi tipo di autonomia, provandola dell'uso del cellulare e di qualsiasi somma di denaro, sottraendole Carta Acquisti (social card) e Postepay e privandola dei proventi del reddito di cittadinanza percepito dalla donna.
Una situazione andata avanti fino ai primi giorni del 2021, quando la donna, approfittando dell'assenza del compagno, si è recata in Questura per denunciarlo. A fare scattare la molla un ultimo episodio di violenza che ha visto protagonista l'uomo, che aveva rinchiuso in bagno la bambina di due anni nata dal loro rapporto, perché infastidito dal pianto della piccola e aveva impedito alla madre di prestarle aiuto.
In seguito alla denuncia la donna è stata messa in contatto con un Centro Antiviolenza. Al termine dell'indagine, per il 44enne pluripregiudicato sono scattate le manette ai polsi.