Lo Sblocca Italia... blocca il consiglio comunale

Il decreto della discordia. Così potrebbe essere definito lo Sblocca Italia, che dopo aver fatto tanto discutere politici e cittadini lucani, provoca la prematura conclusione di un consiglio comunale che si preannunciava ricco di contenuti e che, assente il sindaco Adduce, si conclude ancora prima di iniziare l'esame dei punti all'ordine del giorno, anche a causa delle divisioni interne alla maggioranza.

Ad aprire la polemica è la richiesta del cosigliere Angelo Cotugno di anticipare la discussione sul punto, ponendo proprio lo Sblocca Italia al primo posto, mentre Carmine Alba invoca una sospensione per discutere più approfonditamente la questione.

Adriano Pedicini punta subito il dito verso le discussioni interne alla maggioranza: "Nessuno vuole parlare di questo tema, il sindaco è assente. Quali sono le sue intenzioni?", mentre Doriano Manuello definisce "una perdita di tempo" la richiesta di sospensione: "Quando mai voi della maggioranza - attacca - avete rispettato l'ordine cronologico dei punti all'ordine del giorno"? La proposta viene respinta, e dopo una polemica con il presidente Massenzio si passa alle interrogazioni.

Si comincia con quella di Donato Paterino sul viadotto di via Gravina, danneggiato nel 2005 da un autocarro e oggetto di un contenzioso: "Un danno di un milione di euro per le casse comunali – denuncia l'interrogante – cifre ormai perse per il mancato funzionamento degli uffici". "Si tratta di un contenzioso extracontrattuale – è la replica dell'assessore al bilancio Pasqua Bona – la causa è ancora in corso ma l'amministrazione verrà risarcita". A seguire la prima interrogazione di Adriano Pedicini, che lamenta le deficienze delle strutture sportive materane: "Gli impianti sono carenti – è la denuncia – e gli indirizzi dei bandi di gestione ancora inattuati. L'amministrazione non è ancora riuscita a dare condizioni di decenza allo sport". L'assessore al ramo Flores Montemurro rinvedica i lavori ultimati alla palestra del borgo La Martella, al palazzetto di via Lanera e al Palasassi ed annuncia i prossimi atti di gara per la gestione della tensostruttura di via dei Sanniti.

E' sempre Pedicini a interpellare l'amministrazione in merito al diverso trattamento contrattuale ed economico dei dipendenti comunali impiegati presso lo staff del sindaco, una situazione che avrebbe creato malumori all'interno della macchina comunale. "L'emolumento unico – è la risposta dell'assessore Jenny Visceglia - è ammesso anche da un parere dell'Anci per quei dipendenti o collaboratori a tempo pieno presso uffici di carattere politico". Il consigliere di centrodestra avanza altre due interpellanze: una è sul parcheggio coperto di viale delle Nazioni Unite, costato circa 7 milioni di euro e abbandonato alla mercé di atti vandalici e sporcizia senza mai essere entrato in funzione ("La Sisas è formalmente affidataria? – chiede – altrimenti il comune si riprenda la struttura"), e un'ultima sul dramma degli sfollati di vico Piave, ancora in attesa di una casa. "La gara per il parcheggio è stata impugnata ed è in discussione innanzi al Tar – è la risposta dell'assessore Visceglia – nel frattempo quello che possiamo fare è aumentare la sorveglianza", mentre su vico Piave è l'assessore Luciano Perrone ad ammettere che "il comune non disponde attualmente di alloggi liberi, si provvederà a far sgombrare quelli abusivamente occupati".

Oggetto dell'interrogazione di Antonio Sansone, invece, è la fermata Sita del liceo artistico, ritenuta poco funzionale e pericolosa a causa della presenza di alcune rotatorie: "Il parere tecnico è negativo, stiamo studiando un'alternativa", è la replica dell'assessore Visceglia alla proposta di ripristinare la precedente fermata di via Lucana.

Al termine della discussione delle interrogazioni è Angelo Raffaele Cotugno a chiedere di mettere ai voti l'inversione dei punti, ma la proposta viene bocciata. I rappresentati della minoranza allora annunciano per bocca del consigliere Augusto Toto di abbandonare l'aula per protesta. La verifica del numero legale non lascia spazio al prosieguo della discussione: oltre alle opposizioni sono i due Cotugno a lasciare i banchi dell'assise. La seduta è sciolta e la discussione è rinviata in seconda convocazione.