Enti locali
Legge di stabilità, seminario a Potenza
Ecco la sintesi di Salvatore Adduce
Matera - martedì 16 febbraio 2016
12.21 Comunicato Stampa
Si è svolto lunedì 15 febbraio nella sala A del Palazzo del Consiglio Regionale della Basilicata a Potenza un seminario di informazione e ascolto su tema "Legge di stabilità 2016 risultati raggiunti e problemi aperti" organizzato dall'ANCI nazionale e regionale, la Fondazione ANCI-IFEL, il Gruppo 24ore e l'Ufficio Autonomie Locali e decentramento amministrativo della Presidenza della Giunta Regionale. All'incontro hanno partecipato diversi sindaci e molti dirigenti e funzionari comunali e regionali.
Dopo l'introduzione del Presidente dell'ANCI Basilicata Salvatore Adduce, hanno portato il saluto il Sindaco di Potenza Dario De Luca e il dr. Emilio Libutti Dirigente dell'Ufficio autonomie locali della Regione Basilicata. Le relazioni sono state tenute da Pierciro Galeone - Direttore IFEL, Agostino Bultrini - Responsabile ANCI Politiche per il Personale e Relazioni Sindacali dei Comuni; Francesco Monaco - Responsabile ANCI Area Mezzogiorno e Politiche di Coesione Territoriale; Giuseppe Ferraina del Dipartimento Finanza Locale dell'IFEL.
Si spera di lasciare definitivamente alle spalle gli anni durante i quali i comuni hanno dovuto subire tagli imponenti che hanno provocato gravissime difficoltà alle comunità locali. A tal proposito, particolarmente significativa è stata l'illustrazione dei dati degli ultimi cinque anni (2010-2014) dai quali emerge per la Basilicata una riduzione pro capite delle risorse disponibili ( - 81 €) superiore al rispettivo dato nazionale ( - 73 €). Mentre rispetto al dato del Mezzogiorno si registra un inasprimento del patto di stabilità interno molto più contenuto in termini sia percentuali sia pro capite grazie al positivo ruolo della Regione Basilicata.
La legge di stabilità 2016 costituisce, invece, una svolta rispetto al passato in considerazione del fatto che per la prima volta dopo tanti anni ai Comuni non vengono richiesti nuovi sacrifici e nuovi tagli; viene assicurata la integrale compensazione dell'imposizione immobiliare sulla prima casa con il riconoscimento del gettito del 2015, nonché di un contributo di 80 milioni per i Comuni con aliquota al disotto dello standard; viene compensato integralmente il gettito abolito dei terreni agricoli e montani; viene costituito un fondo di 500 milioni per interventi a favore delle periferie e il riconoscimento di 480 milioni di spazi di saldo per interventi in materia di edilizia scolastica; viene spostato al 31/12/2016 il termine per la realizzazione delle Unioni dei piccoli Comuni; viene definitivamente superato il patto di stabilità interno con la nuova regola del saldo di competenza finale che può determinare l'avvio di un ciclo espansivo con possibili effetti benefici sugli investimenti che daranno impulso all'economia locale e, si spera, anche all'occupazione. E' un importante risultato frutto di anni di battaglie dell'ANCI.
Non sono state trascurate alcune carenze della legge di stabilità 2916 in particolare sul fronte delle norme relative al turn lover del personale; la mancata sanatoria delle deliberazioni tributarie adottate dai Comuni oltre il termine del31 luglio 2015 in ragione della complessità del processo di deliberazione del bilancio. A tal proposito l'ANCI impegnerà il Governo a definire nei prossimi mesi una strategia per superare tali criticità.
Rimane aperto il grande tema dell'autonomia dei Comuni che dopo decenni di dibattito e di iniziative legislative registra una frenata. Su questo versante l'ANCI intende riaprire il confronto con il Governo.
Dopo l'introduzione del Presidente dell'ANCI Basilicata Salvatore Adduce, hanno portato il saluto il Sindaco di Potenza Dario De Luca e il dr. Emilio Libutti Dirigente dell'Ufficio autonomie locali della Regione Basilicata. Le relazioni sono state tenute da Pierciro Galeone - Direttore IFEL, Agostino Bultrini - Responsabile ANCI Politiche per il Personale e Relazioni Sindacali dei Comuni; Francesco Monaco - Responsabile ANCI Area Mezzogiorno e Politiche di Coesione Territoriale; Giuseppe Ferraina del Dipartimento Finanza Locale dell'IFEL.
Si spera di lasciare definitivamente alle spalle gli anni durante i quali i comuni hanno dovuto subire tagli imponenti che hanno provocato gravissime difficoltà alle comunità locali. A tal proposito, particolarmente significativa è stata l'illustrazione dei dati degli ultimi cinque anni (2010-2014) dai quali emerge per la Basilicata una riduzione pro capite delle risorse disponibili ( - 81 €) superiore al rispettivo dato nazionale ( - 73 €). Mentre rispetto al dato del Mezzogiorno si registra un inasprimento del patto di stabilità interno molto più contenuto in termini sia percentuali sia pro capite grazie al positivo ruolo della Regione Basilicata.
La legge di stabilità 2016 costituisce, invece, una svolta rispetto al passato in considerazione del fatto che per la prima volta dopo tanti anni ai Comuni non vengono richiesti nuovi sacrifici e nuovi tagli; viene assicurata la integrale compensazione dell'imposizione immobiliare sulla prima casa con il riconoscimento del gettito del 2015, nonché di un contributo di 80 milioni per i Comuni con aliquota al disotto dello standard; viene compensato integralmente il gettito abolito dei terreni agricoli e montani; viene costituito un fondo di 500 milioni per interventi a favore delle periferie e il riconoscimento di 480 milioni di spazi di saldo per interventi in materia di edilizia scolastica; viene spostato al 31/12/2016 il termine per la realizzazione delle Unioni dei piccoli Comuni; viene definitivamente superato il patto di stabilità interno con la nuova regola del saldo di competenza finale che può determinare l'avvio di un ciclo espansivo con possibili effetti benefici sugli investimenti che daranno impulso all'economia locale e, si spera, anche all'occupazione. E' un importante risultato frutto di anni di battaglie dell'ANCI.
Non sono state trascurate alcune carenze della legge di stabilità 2916 in particolare sul fronte delle norme relative al turn lover del personale; la mancata sanatoria delle deliberazioni tributarie adottate dai Comuni oltre il termine del31 luglio 2015 in ragione della complessità del processo di deliberazione del bilancio. A tal proposito l'ANCI impegnerà il Governo a definire nei prossimi mesi una strategia per superare tali criticità.
Rimane aperto il grande tema dell'autonomia dei Comuni che dopo decenni di dibattito e di iniziative legislative registra una frenata. Su questo versante l'ANCI intende riaprire il confronto con il Governo.