Enti locali
Legge di stabilità, la Uil Basilicata contro il taglio ai patronati
"Chiediamo con forza la soppressione della norma"
Matera - sabato 20 dicembre 2014
9.27
Tra le norme contestate nella Legge di Stabilità, in discussione in parlamento, è presente il taglio di 150 milioni di euro riguardo i finanziamenti ai patronati. Polemica che ha mobilitato, oltre gli stessi patronati locali, anche la Uil Basilicata che "chiede con forza la soppressione della norma".
Il disappunto del sindacato ruota attorno ad un punto fermo: "I tagli al fondo dei patronati non costituisce un risparmio per nessuno. Il Fondo Patronati non viene alimentato da finanziamenti pubblici, bensì da una ritenuta d'acconto sui contributi previdenziali dei lavoratori".
Infatti oltre il taglio drastico, si prevede che dal 2016 si abbasserà l'aliquota di prelevamento dei contributi previdenziali obbligatori destinata al finanziamento delle attività di patronato, passando dall'attuale 0,226% allo 0,148%.
Ma il sindacato Uil lucano non ci sta: "Qualsiasi riduzione al fondo dei Patronati comporterebbe di conseguenza il ridimensionamento dei servizi che sono particolarmente utili per i cittadini, pensionati, lavoratori, emigrati, con rischio di ridimensionamento anche dei livelli occupazionali".
Il disappunto del sindacato ruota attorno ad un punto fermo: "I tagli al fondo dei patronati non costituisce un risparmio per nessuno. Il Fondo Patronati non viene alimentato da finanziamenti pubblici, bensì da una ritenuta d'acconto sui contributi previdenziali dei lavoratori".
Infatti oltre il taglio drastico, si prevede che dal 2016 si abbasserà l'aliquota di prelevamento dei contributi previdenziali obbligatori destinata al finanziamento delle attività di patronato, passando dall'attuale 0,226% allo 0,148%.
Ma il sindacato Uil lucano non ci sta: "Qualsiasi riduzione al fondo dei Patronati comporterebbe di conseguenza il ridimensionamento dei servizi che sono particolarmente utili per i cittadini, pensionati, lavoratori, emigrati, con rischio di ridimensionamento anche dei livelli occupazionali".