Territorio
Le nuove opportunità del PO FESR Basilicata 2014-2020
A Matera presentato il programma operativo europeo per il territorio lucano
Matera - venerdì 6 novembre 2015
13.41
E' stato presentato a Palazzo Viceconte di Matera il nuovo programma operativo per la Basilicata, collocato nel quadro della politica di coesione dell'Unione europea per il periodo 2014-2020. Un piano ricco di risorse ed impegni per il territorio lucano che è chiamato, nei prossimi anni, a predisporre scelte e progettualità concrete, fondamentali per ridurre il gap di sviluppo con il nord Italia e l'intero continente europeo.
Rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed europee hanno preso parte all'incontro. Al tavolo presenti i protagonisti della programmazione europea: Corina Creţu, commissario europeo per la politica regionale nella commissione Juncker; il sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti; il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella; il capo dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del consiglio dei ministri, Vincenzo Donato; il direttore generale dell'agenzia per la coesione, Maria Ludovica Agrò.
Nel documento, approvato dalla commissione europea il 17 agosto 2015, per la regione lucana sono stati assegnati 826 milioni di euro di cui 413 provenienti dal Fondo FESR dell'Unione europea e altri 413 da fondi nazionali (35%) e da fondi regionali (15%). Il PO FESR comprende investimenti in diversi settori centrali per l'economia regionale e la coesione territoriale. Le priorità di investimento e di intervento sono stati individuati in 9 asset strategici. Nel dettaglio per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione sono stati stanziati 95,9 milioni di euro; per l'agenda digitale 98,3 milioni di euro; per la competitività 137,9 milioni di euro; per energia e mobilità urbana 133,4 milioni di euro; per la tutela dell'ambiente ed uso efficiente delle risorse 166,5 milioni di euro; per sistemi di trasporto ed infrastrutture di rete 67 milioni di euro; per l'inclusione sociale 61 milioni di euro; per il potenziamento del sistema di istruzione 33 milioni di euro; per l'assistenza tecnica 33 milioni di euro.
L'apertura dei lavori della conferenza è stata affidata dal sindaco della città dei Sassi, Raffaello De Ruggieri: "Il significato di questo incontro è legato alla presenza di due protagonisti dei segni evolutivi d'Europa e d'Italia. Abbiamo già attivato un primo passaggio su proposte e propositi in Basilicata, a Matera, nel mezzogiorno". Ed ha aggiunto: "Se la definizione di Matera Capitale europea della cultura ha attirato l'attenzione del mondo, tocca a noi ora capitalizzarla puntando sullo sviluppo complessivo del territorio in mancanza del quale mancano economia e occupazione. L'impegno, la presenza e l'attenzione che ci vengono riservati oggi contribuiscono alla costruzione di un mezzogiorno che diventerà modello per la nazione e l'Europa".
L'incontro, successivamente, è entrato nel vivo e nel merito dell'analisi sul PO FESR 2014-2020. In particolare sono 49 su 50 i programmi regionali avviati fino a oggi, compresi quelli della Basilicata. Tutti pronti per essere operativi da gennaio 2016. Lo ha annunciato De Vincenti: "Questo avvio avviene in una fase molto delicata in cui finalmente si iniziano a registrare numeri positivi in relazione all'andamento economico e occupazionale. Possiamo dire che l'Italia è finalmente uscita dalla crisi e che registriamo numeri che non si vedevano da molto tempo". Secondo il sottosegretario, l'economia lucana ha sofferto molto la crisi perdurante di questi anni, ma adesso ci sono segnali positivi: "La Basilicata è una delle regioni che, come quelle di tutto il sud, ha sofferto molto la crisi economica. Ma oggi è la regione fra quelle del Sud che registra le performance migliori come la crescita dell'occupazione del 4,1% del secondo trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". E ha rilanciato: "Il governo ha concertato con l'Europa la possibilità di utilizzare la clausola investimenti per 5 miliardi di fondi nazionali. Questo ci consentirà di liberare risorse per circa 11 miliardi di euro di cui almeno 7 saranno destinati al Sud con il masterplan, quindici patti per ognuna delle otto regioni del mezzogiorno che sperimenta una nuova metodologia: non più scelte calate dall'alto, ma individuazione di priorità decise con le comunità al fine di rendere efficaci gli investimenti. In questo contesto andrà inserito il Patto per Matera 2019 come migliore espressione della cooperazione istituzionale".
Il commissario per la politica regionale, Corina Creţu, ha espresso apprezzamenti per il Po Fesr 2014-2020 della Basilicata soffermandosi, in particolare, su tre punti di forza. Innanzitutto la forte concentrazione tematica. "Più della metà delle risorse - ha affermato - andranno sulla ricerca, sulla tecnologia della comunicazione, sulle piccole e medie imprese e sulla mobilità sostenibile. Si tratta di settori strategici che rappresentano le basi di un futuro migliore". Il secondo punto di forza è "l'impegno nella innovazione con un raddoppio del volume delle risorse". Il terzo riguarda gli obiettivi. "Il Por Basilicata inciderà sulla vita della gente in termini positivi grazie al tentativo di migliorare la capacità amministrativa che dovrà snellire le procedure e velocizzare le decisioni. Ma questo è solo il punto di partenza. La commissione europea è orgogliosa di utilizzare il successo di Matera, capitale europea della cultura per il 2019, per migliorare anche gli investimenti dei fondi comunitari e potete sempre contare sul nostro sostegno".
In conclusione il governatore lucano, Macello Pittella, ha individuato tre chiavi di lettura in merito alla nuova programmazione europea: "Conoscenza, consapevolezza e cittadinanza europea. Sono le tre parole chiave che ci dovranno accompagnare nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020 per disegnare un nuovo sviluppo regionale capace di rappresentare un modello per il Sud, per l'Italia e per l'Europa". Conoscenza "significa – ha affermato Pittella - rafforzare la qualità dell'azione amministrativa. Le nuove misurazioni intermedie sulla capacità di spesa delle regioni ci obbligano a concentrare l'attenzione sulla qualità della spesa al fine di avere risultati efficaci ed efficienti". L'altra chiave riguarda la consapevolezza di "essere maggiormente protagonisti", ha osservato il presidente, "dopo aver toccato con mano il fallimento del regionalismo 'fai da te', il nuovo protagonismo va accompagnato in una logica di sistema, di sinergie, di condivisione di interessi, di cooperazione interregionale, di cooperazione con il governo nazionale". E l'ultima parola d'ordine, cittadinanza europea: "Una regione come la nostra che sente, parla e vive l'Europa ha bisogno di far lievitare questo momento di effervescenza culturale e di essere sempre più protagonista. Il futuro della città di Matera e quello della nostra regione nella corsa a raccogliere le sfide del futuro passa da qui".
Rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed europee hanno preso parte all'incontro. Al tavolo presenti i protagonisti della programmazione europea: Corina Creţu, commissario europeo per la politica regionale nella commissione Juncker; il sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti; il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella; il capo dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del consiglio dei ministri, Vincenzo Donato; il direttore generale dell'agenzia per la coesione, Maria Ludovica Agrò.
Nel documento, approvato dalla commissione europea il 17 agosto 2015, per la regione lucana sono stati assegnati 826 milioni di euro di cui 413 provenienti dal Fondo FESR dell'Unione europea e altri 413 da fondi nazionali (35%) e da fondi regionali (15%). Il PO FESR comprende investimenti in diversi settori centrali per l'economia regionale e la coesione territoriale. Le priorità di investimento e di intervento sono stati individuati in 9 asset strategici. Nel dettaglio per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione sono stati stanziati 95,9 milioni di euro; per l'agenda digitale 98,3 milioni di euro; per la competitività 137,9 milioni di euro; per energia e mobilità urbana 133,4 milioni di euro; per la tutela dell'ambiente ed uso efficiente delle risorse 166,5 milioni di euro; per sistemi di trasporto ed infrastrutture di rete 67 milioni di euro; per l'inclusione sociale 61 milioni di euro; per il potenziamento del sistema di istruzione 33 milioni di euro; per l'assistenza tecnica 33 milioni di euro.
L'apertura dei lavori della conferenza è stata affidata dal sindaco della città dei Sassi, Raffaello De Ruggieri: "Il significato di questo incontro è legato alla presenza di due protagonisti dei segni evolutivi d'Europa e d'Italia. Abbiamo già attivato un primo passaggio su proposte e propositi in Basilicata, a Matera, nel mezzogiorno". Ed ha aggiunto: "Se la definizione di Matera Capitale europea della cultura ha attirato l'attenzione del mondo, tocca a noi ora capitalizzarla puntando sullo sviluppo complessivo del territorio in mancanza del quale mancano economia e occupazione. L'impegno, la presenza e l'attenzione che ci vengono riservati oggi contribuiscono alla costruzione di un mezzogiorno che diventerà modello per la nazione e l'Europa".
L'incontro, successivamente, è entrato nel vivo e nel merito dell'analisi sul PO FESR 2014-2020. In particolare sono 49 su 50 i programmi regionali avviati fino a oggi, compresi quelli della Basilicata. Tutti pronti per essere operativi da gennaio 2016. Lo ha annunciato De Vincenti: "Questo avvio avviene in una fase molto delicata in cui finalmente si iniziano a registrare numeri positivi in relazione all'andamento economico e occupazionale. Possiamo dire che l'Italia è finalmente uscita dalla crisi e che registriamo numeri che non si vedevano da molto tempo". Secondo il sottosegretario, l'economia lucana ha sofferto molto la crisi perdurante di questi anni, ma adesso ci sono segnali positivi: "La Basilicata è una delle regioni che, come quelle di tutto il sud, ha sofferto molto la crisi economica. Ma oggi è la regione fra quelle del Sud che registra le performance migliori come la crescita dell'occupazione del 4,1% del secondo trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". E ha rilanciato: "Il governo ha concertato con l'Europa la possibilità di utilizzare la clausola investimenti per 5 miliardi di fondi nazionali. Questo ci consentirà di liberare risorse per circa 11 miliardi di euro di cui almeno 7 saranno destinati al Sud con il masterplan, quindici patti per ognuna delle otto regioni del mezzogiorno che sperimenta una nuova metodologia: non più scelte calate dall'alto, ma individuazione di priorità decise con le comunità al fine di rendere efficaci gli investimenti. In questo contesto andrà inserito il Patto per Matera 2019 come migliore espressione della cooperazione istituzionale".
Il commissario per la politica regionale, Corina Creţu, ha espresso apprezzamenti per il Po Fesr 2014-2020 della Basilicata soffermandosi, in particolare, su tre punti di forza. Innanzitutto la forte concentrazione tematica. "Più della metà delle risorse - ha affermato - andranno sulla ricerca, sulla tecnologia della comunicazione, sulle piccole e medie imprese e sulla mobilità sostenibile. Si tratta di settori strategici che rappresentano le basi di un futuro migliore". Il secondo punto di forza è "l'impegno nella innovazione con un raddoppio del volume delle risorse". Il terzo riguarda gli obiettivi. "Il Por Basilicata inciderà sulla vita della gente in termini positivi grazie al tentativo di migliorare la capacità amministrativa che dovrà snellire le procedure e velocizzare le decisioni. Ma questo è solo il punto di partenza. La commissione europea è orgogliosa di utilizzare il successo di Matera, capitale europea della cultura per il 2019, per migliorare anche gli investimenti dei fondi comunitari e potete sempre contare sul nostro sostegno".
In conclusione il governatore lucano, Macello Pittella, ha individuato tre chiavi di lettura in merito alla nuova programmazione europea: "Conoscenza, consapevolezza e cittadinanza europea. Sono le tre parole chiave che ci dovranno accompagnare nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020 per disegnare un nuovo sviluppo regionale capace di rappresentare un modello per il Sud, per l'Italia e per l'Europa". Conoscenza "significa – ha affermato Pittella - rafforzare la qualità dell'azione amministrativa. Le nuove misurazioni intermedie sulla capacità di spesa delle regioni ci obbligano a concentrare l'attenzione sulla qualità della spesa al fine di avere risultati efficaci ed efficienti". L'altra chiave riguarda la consapevolezza di "essere maggiormente protagonisti", ha osservato il presidente, "dopo aver toccato con mano il fallimento del regionalismo 'fai da te', il nuovo protagonismo va accompagnato in una logica di sistema, di sinergie, di condivisione di interessi, di cooperazione interregionale, di cooperazione con il governo nazionale". E l'ultima parola d'ordine, cittadinanza europea: "Una regione come la nostra che sente, parla e vive l'Europa ha bisogno di far lievitare questo momento di effervescenza culturale e di essere sempre più protagonista. Il futuro della città di Matera e quello della nostra regione nella corsa a raccogliere le sfide del futuro passa da qui".