
Politica
Le elezioni regionali in Basilicata si terranno il 26 maggio
Firmato il decreto. Favorevole la maggioranza di centrosinistra ma 5 Stelle promettono battaglia
Basilicata - mercoledì 21 novembre 2018
0.29
Le elezioni regionali in Basilicata si terranno il 26 maggio 2019. Lo prevede il decreto di indizione delle consultazioni elettorali firmato ieri sera dalla vice presidente della giunta regionale Flavia Franconi a cui spetta decidere in base alla legge elettorale lucana. Franconi è presidente facente funzioni per la sospensione dalle funzioni di Marcello Pittella dal 6 luglio.
Il voto dei lucani per l'elezione del presidente della giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale coinciderà con le elezioni europee che si terranno proprio il 26 maggio. Proprio l'accorpamento con le europee è il motivo per cui, in base al dettato normativo nazionale, la scelta è caduta su questa data.
In una dichiarazione Franconi ha motivato la scelta: "Ho maturato tale convincimento in ragione delle motivazioni di ordine giuridico e normativo esposte nel decreto e del parere espresso dal Prof. Staiano, professore ordinario di diritto costituzionale e direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli".
"In una nota inviata al Ministro dell'Interno rappresento la mia disponibilità - ha aggiunto - ad eventuali ulteriori interlocuzioni basate sul principio della leale collaborazione tra istituzioni. Tanto affinché, previa adozione di adeguati strumenti normativi da parte del Governo, si possa superare l'attuale normativa in modo da poter votare in data antecedente al 26/05/2019 e comunque tale da poter garantire che lo svolgimento delle elezioni avvenga con la più ampia partecipazione delle cittadine e dei cittadini e la massima tutela dei diritti all'elettorato passivo ed attivo in adesione ai principi di ragionevolezza e adeguatezza e di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini".
E' d'accordo con questa indicazione la maggioranza di centrosinistra. Viceversa il presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero (Pd) ritiene che in base alle norme la data del voto sia quella del 20 gennaio.
Promette battaglia il Movimento 5 Stelle. Il candidato presidente Antonio Mattia parla di "attentato alla democrazia" e questa mattina, alle ore 11, davanti al Palazzo della Regione, darà vita ad un sit-in di 24 ore consecutive. Inoltre ha già presentato un atto di diffida contro la decisione di votare il 26 maggio.
L'attuale legislatura è iniziata il 17 novembre 2013, pertanto il quinquennio è finito.
Il voto dei lucani per l'elezione del presidente della giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale coinciderà con le elezioni europee che si terranno proprio il 26 maggio. Proprio l'accorpamento con le europee è il motivo per cui, in base al dettato normativo nazionale, la scelta è caduta su questa data.
In una dichiarazione Franconi ha motivato la scelta: "Ho maturato tale convincimento in ragione delle motivazioni di ordine giuridico e normativo esposte nel decreto e del parere espresso dal Prof. Staiano, professore ordinario di diritto costituzionale e direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli".
"In una nota inviata al Ministro dell'Interno rappresento la mia disponibilità - ha aggiunto - ad eventuali ulteriori interlocuzioni basate sul principio della leale collaborazione tra istituzioni. Tanto affinché, previa adozione di adeguati strumenti normativi da parte del Governo, si possa superare l'attuale normativa in modo da poter votare in data antecedente al 26/05/2019 e comunque tale da poter garantire che lo svolgimento delle elezioni avvenga con la più ampia partecipazione delle cittadine e dei cittadini e la massima tutela dei diritti all'elettorato passivo ed attivo in adesione ai principi di ragionevolezza e adeguatezza e di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini".
E' d'accordo con questa indicazione la maggioranza di centrosinistra. Viceversa il presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero (Pd) ritiene che in base alle norme la data del voto sia quella del 20 gennaio.
Promette battaglia il Movimento 5 Stelle. Il candidato presidente Antonio Mattia parla di "attentato alla democrazia" e questa mattina, alle ore 11, davanti al Palazzo della Regione, darà vita ad un sit-in di 24 ore consecutive. Inoltre ha già presentato un atto di diffida contro la decisione di votare il 26 maggio.
L'attuale legislatura è iniziata il 17 novembre 2013, pertanto il quinquennio è finito.