Vita di città
Le difficoltà del sistema ZTL
Pedicini: "E' una grande truffa". Il sindaco ammette: "Presenti limiti tecnologici"
Matera - lunedì 6 aprile 2015
8.37
La ZTL, un sistema di regolamentazione del traffico veicolare che fatica a decollare nella città dei Sassi.
A denunciare lo stato precario della Zona a Traffico Limitato a Matera, è il consigliere comunale di Forza Italia, Adriano Pedicini: "Se dovessi dare un giudizio sulla ZTL di questa città direi tranquillamente che è una 'grande truffa'; un sistema costato 384.000 euro mai entrato in funzione; che non ha mai contravvenzionato nessuno; un enorme raggiro che ha fatto inoltrare pratiche a migliaia di cittadini, dietro pagamento di una gabella per non aver alcun servizio; per qualcosa che non serve".
Un sistema che ha trovato collocazione nel progetto denominato "Matera città a dimensione d'uomo", con l'installazione di impianti finalizzati alla regolamentazione degli accessi nel centro storico. Progetto annunciato e completato da tempo, ma mai funzionante. Il consigliere forzista ne ripercorre le tappe: "Nel 2010, la giunta attuale approvò il progetto esecutivo, si definiva anche il quadro economico per la fornitura e posa in opera dei sistemi di controllo per gli accessi alle zone a traffico limitato; per la sicurezza stradale delle aree pedonali del centro storico della città. Con 380.000 euro si sono realizzati: 5 varchi di controllo, dissuasori automatici a gestione remota, una sala operativa, la formazione del personale e la posa in opera delle strutture; di tutto questo oggi rimangono le rovine, alcune cose mai compite, altre già fatiscenti. Le 5 stazioni di controllo, collocate in via Ascanio Persio, via Alessandro Volta, via delle Beccherie, via Roma e via Stigliani, guardatele in che condizioni sono!". L'obiettivo della ZTL tecnologica è rilevare violazioni del codice della strada "ma non è mai stato rilevato nulla".
Pronta la risposta del sindaco Adduce che ammette: "Il sistema ha mostrato dei limiti tecnologici", ma "Pedicini si sbaglia sulle contravvenzioni, in questi anni ci sono state". Adesso, "i sistemi di controllo sono interrotti per lavorare sulla loro sistemazione. Stiamo verificando il da farsi per poterlo adeguare ad un meccanismo maggiormente efficiente".
A denunciare lo stato precario della Zona a Traffico Limitato a Matera, è il consigliere comunale di Forza Italia, Adriano Pedicini: "Se dovessi dare un giudizio sulla ZTL di questa città direi tranquillamente che è una 'grande truffa'; un sistema costato 384.000 euro mai entrato in funzione; che non ha mai contravvenzionato nessuno; un enorme raggiro che ha fatto inoltrare pratiche a migliaia di cittadini, dietro pagamento di una gabella per non aver alcun servizio; per qualcosa che non serve".
Un sistema che ha trovato collocazione nel progetto denominato "Matera città a dimensione d'uomo", con l'installazione di impianti finalizzati alla regolamentazione degli accessi nel centro storico. Progetto annunciato e completato da tempo, ma mai funzionante. Il consigliere forzista ne ripercorre le tappe: "Nel 2010, la giunta attuale approvò il progetto esecutivo, si definiva anche il quadro economico per la fornitura e posa in opera dei sistemi di controllo per gli accessi alle zone a traffico limitato; per la sicurezza stradale delle aree pedonali del centro storico della città. Con 380.000 euro si sono realizzati: 5 varchi di controllo, dissuasori automatici a gestione remota, una sala operativa, la formazione del personale e la posa in opera delle strutture; di tutto questo oggi rimangono le rovine, alcune cose mai compite, altre già fatiscenti. Le 5 stazioni di controllo, collocate in via Ascanio Persio, via Alessandro Volta, via delle Beccherie, via Roma e via Stigliani, guardatele in che condizioni sono!". L'obiettivo della ZTL tecnologica è rilevare violazioni del codice della strada "ma non è mai stato rilevato nulla".
Pronta la risposta del sindaco Adduce che ammette: "Il sistema ha mostrato dei limiti tecnologici", ma "Pedicini si sbaglia sulle contravvenzioni, in questi anni ci sono state". Adesso, "i sistemi di controllo sono interrotti per lavorare sulla loro sistemazione. Stiamo verificando il da farsi per poterlo adeguare ad un meccanismo maggiormente efficiente".