
Territorio
La spesa dei lucani al tempo del coronavirus
Indagine di Coldiretti sulle nuove priorità e modalità di acquisto. L’invito a comprare prodotti lucani
Matera - venerdì 20 marzo 2020
Quattro lucani su dieci in questi giorni hanno fatto scorte alimentari di cibo e bevande per paura di trovare i supermercati vuoti. Questo è il dato che emerge da una indagine condotta dalla Coldiretti "la spesa degli italiani al tempo del coronavirus". I Timori infondati che i supermercati non abbiano scorte a sufficienza e la paura di contagio che impone di limitare le uscite di casa, ha convinto gli italiani a fare incetta di prodotti.
Altro elemento preso in considerazione dalla ricerca della Coldiretti riguarda i tempi di durata dall'emergenza. La sensazione dei lucani fa prevalere il sentore che l'epidemia durerà almeno fino all'estate. Il 46% dei lucani ne è convinto. Mentre solo il 3% degli intervistati crede che tutto possa passare entro Pasqua.
C'è poi una fetta (il 7%) della popolazione della Basilicata che crede che l'epidemia finirà non prima dell'autunno prossimo e il 5% che, ancora più pessimista, pensa che il 2020 sarà interamente segnato dal Coronavirus. Una situazione di emergenza che ha cambiato le modalità di far spesa dei lucani con un incremento dell'11% di richiesta di acquisti di derrate tramite internet e con il 7% che invece ha preferito la consegna a domicilio. Elementi che intendono far capire come la popolazione della Basilicata si sta muovendo in questa situazione di emergenza rispetto agli acquisti di generi alimentari, con l'invito lanciato dal presidente della Coldiretti Basilicata a sostenere i prodotti lucani.
Anche in questa occasione – sottolinea Antonio Pessolani, presidente Coldiretti Basilicata – l'invito è quello di preferire il Made in Basilicata, difendere il territorio, l'economia e il lavoro. Un obiettivo sostenuto dalla grande maggioranza dei consumatori (82%) che è d'accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti locali per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce il lavoro a miglia di persone".
Altro elemento preso in considerazione dalla ricerca della Coldiretti riguarda i tempi di durata dall'emergenza. La sensazione dei lucani fa prevalere il sentore che l'epidemia durerà almeno fino all'estate. Il 46% dei lucani ne è convinto. Mentre solo il 3% degli intervistati crede che tutto possa passare entro Pasqua.
C'è poi una fetta (il 7%) della popolazione della Basilicata che crede che l'epidemia finirà non prima dell'autunno prossimo e il 5% che, ancora più pessimista, pensa che il 2020 sarà interamente segnato dal Coronavirus. Una situazione di emergenza che ha cambiato le modalità di far spesa dei lucani con un incremento dell'11% di richiesta di acquisti di derrate tramite internet e con il 7% che invece ha preferito la consegna a domicilio. Elementi che intendono far capire come la popolazione della Basilicata si sta muovendo in questa situazione di emergenza rispetto agli acquisti di generi alimentari, con l'invito lanciato dal presidente della Coldiretti Basilicata a sostenere i prodotti lucani.
Anche in questa occasione – sottolinea Antonio Pessolani, presidente Coldiretti Basilicata – l'invito è quello di preferire il Made in Basilicata, difendere il territorio, l'economia e il lavoro. Un obiettivo sostenuto dalla grande maggioranza dei consumatori (82%) che è d'accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti locali per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce il lavoro a miglia di persone".