Politica
La polemica sulle luminarie passa in commissione bilancio
I consiglieri: “Nessuna condivisione”. Adduce lapidario: “Non è compito dei consiglieri scegliere”.
Matera - venerdì 19 dicembre 2014
9.15
Botta e risposta tra il primo cittadino della città dei Sassi e i consiglieri comunali sulla questione delle luminarie natalizie.
Al centro della discussione in commissione bilancio, riunitasi ieri, la decisione della giunta comunale di destinare oltre 90.000 euro per gli addobbi natalizi a favore delle associazioni di categoria CNA, Confesercenti, Confcommercio. L'atto di indirizzo ha scatenato le critiche degli esponenti consiliari di maggioranza e minoranza, come il consigliere democratico Angelo Cotugno, e il forzista, Adriano Pedicini.
Il capogruppo di FI, in qualità di presidente, ha ritenuto opportuno convocare e riunire la commissione bilancio "come surrogato della commissione cultura che oramai da molto tempo non si convoca per affrontare questa questione". "Molti consiglieri – afferma Pedicini - hanno lamentato di non essere stati coinvolti nella programmazione per le festività natalizie, ne in commissione e ne in consiglio comunale. A grandi linee la commissione ha posto una critica sui punti cardine della procedura e dei mancati indirizzi con cui si è arrivati a questa decisione".
Per il consigliere di FI "le luminarie hanno la loro efficacia, ma certamente si necessita di più trasparenza". Il riferimento è alla procedura contenuta nella delibera di giunta, riguardo gli addobbi natalizi 2014, con cui le associazioni di categoria "hanno beneficiato di contributi presumibilmente in favore dell'amico o del parente". Per evitare che ci siano critiche sulla trasparenza "bisogna operare per tempo e condividere le decisioni con il gruppo dei consiglieri e delle commissioni".
Ma Pedicini estende la sua analisi all'operato dell'amministrazione comunale: "Si parla di condivisione, ma nella realtà si vive una situazione di precarietà ed urgenza". E conclude amaramente: "Se non c'è partecipazione, non c'è democrazia".
Cotugno è sugli stessi binari di Pedicini. La linea della trasparenza è stata trascurata: "La giunta ha approvato una proposta che è stata protocollata il giorno prima. Ci voleva maggiore trasparenza e partecipazione, ma non è stato così". Il consigliere democratico contesta il metodo con cui si è arrivati a questa decisione: "Si è seguita una procedura di affidamento diretto, quasi personale. Gli interventi di questo tipo devono essere programmati". E rincara: "La quantità di risorse pubbliche a disposizione e la procedura adottata non possono essere decise dal sindaco e dalla giunta. Queste decisioni devono essere condivise con i consiglieri".
Da ultima, la strenua difesa del primo cittadino: "Abbiamo operato in un contesto d'urgenza. Il progetto per la sua bellezza andava finanziato". Poi, un commento lapidario alle critiche avanzate dai consiglieri: "Non è competenza dei consiglieri scegliere le luminarie della città. E' compito della giunta". Infine, conclude Salvatore Adduce: "La scelta dell'arredo natalizio, condivisa con le associazioni di categoria, è stata splendida".
Al centro della discussione in commissione bilancio, riunitasi ieri, la decisione della giunta comunale di destinare oltre 90.000 euro per gli addobbi natalizi a favore delle associazioni di categoria CNA, Confesercenti, Confcommercio. L'atto di indirizzo ha scatenato le critiche degli esponenti consiliari di maggioranza e minoranza, come il consigliere democratico Angelo Cotugno, e il forzista, Adriano Pedicini.
Il capogruppo di FI, in qualità di presidente, ha ritenuto opportuno convocare e riunire la commissione bilancio "come surrogato della commissione cultura che oramai da molto tempo non si convoca per affrontare questa questione". "Molti consiglieri – afferma Pedicini - hanno lamentato di non essere stati coinvolti nella programmazione per le festività natalizie, ne in commissione e ne in consiglio comunale. A grandi linee la commissione ha posto una critica sui punti cardine della procedura e dei mancati indirizzi con cui si è arrivati a questa decisione".
Per il consigliere di FI "le luminarie hanno la loro efficacia, ma certamente si necessita di più trasparenza". Il riferimento è alla procedura contenuta nella delibera di giunta, riguardo gli addobbi natalizi 2014, con cui le associazioni di categoria "hanno beneficiato di contributi presumibilmente in favore dell'amico o del parente". Per evitare che ci siano critiche sulla trasparenza "bisogna operare per tempo e condividere le decisioni con il gruppo dei consiglieri e delle commissioni".
Ma Pedicini estende la sua analisi all'operato dell'amministrazione comunale: "Si parla di condivisione, ma nella realtà si vive una situazione di precarietà ed urgenza". E conclude amaramente: "Se non c'è partecipazione, non c'è democrazia".
Cotugno è sugli stessi binari di Pedicini. La linea della trasparenza è stata trascurata: "La giunta ha approvato una proposta che è stata protocollata il giorno prima. Ci voleva maggiore trasparenza e partecipazione, ma non è stato così". Il consigliere democratico contesta il metodo con cui si è arrivati a questa decisione: "Si è seguita una procedura di affidamento diretto, quasi personale. Gli interventi di questo tipo devono essere programmati". E rincara: "La quantità di risorse pubbliche a disposizione e la procedura adottata non possono essere decise dal sindaco e dalla giunta. Queste decisioni devono essere condivise con i consiglieri".
Da ultima, la strenua difesa del primo cittadino: "Abbiamo operato in un contesto d'urgenza. Il progetto per la sua bellezza andava finanziato". Poi, un commento lapidario alle critiche avanzate dai consiglieri: "Non è competenza dei consiglieri scegliere le luminarie della città. E' compito della giunta". Infine, conclude Salvatore Adduce: "La scelta dell'arredo natalizio, condivisa con le associazioni di categoria, è stata splendida".