Vita di città
La commissione europea incontra la città
Cronaca e set fotografico delle 7 ore di Matera
Matera - martedì 7 ottobre 2014
19.00
Il clima è stato clemente solo in mattinata consentendo ai cinque membri della commissione europea in visita a Matera di godere appieno del silenzio della Murgia e del panorama del Belvedere. Qui il sindaco, Salvatore Adduce, e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, hanno accolto la delegazione della giuria che assegnerà il titolo a capitale europea della cultura per il 2019.
"Sono molto contento della vostra presenza qui a Matera, perché la nostra città per essere davvero scoperta ha bisogno di essere vissuta e non solo raccontata – ha dichiarato il sindaco Adduce – mi auguro che questa breve permanenza possa servire a dare un assaggio di quello che la città può ancora raccontare e mostrare perché possiate avere la voglia di tornare qui da abitanti temporanei e viverla insieme a noi".
Successivamente, i membri del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, Joseph Grima e Rossella Tarantino, hanno accompagnato la delegazione sull'altopiano murgico. Qui, mentre i commissari gustavano succo di melograno serviti in bicchieri in pietra, Pietro Laureano ha illustrato la storia della città e le ragioni per cui i Sassi di Matera e il parco della Murgia materana sono diventati Patrimonio mondiale dell'umanità. Subito dopo, la giuria ha avuto modo di mettere letteralmente le mani in pasta e cimentarsi nella realizzazione di pane e biscotti all'interno di un laboratorio tenuto da un'artista bulgara in un panificio del rione Piccianello.
Intorno alle 13.40 i commissari sono stati ospitati a pranzo da cinque famiglie materane per poi giungere intorno alle ore 15 in via Ridola per l'incontro tanto atteso con la cittadinanza materana.
Qui è stata riservata loro un'accoglienza di tutto rispetto. Presenti con la fascia tricolore tutti i sindaci dei comuni che sostengono la candidatura di Matera, oltre ai numerosi rappresentanti lucani, anche il sindaco di Altamura, Mario Stacca, e l'assessore alla cultura di Gravina in Puglia, Laura Marchetti.
Emozioni crescenti quando al cospetto della giuria allineata sulla scalinata di Palazzo Lanfranchi, è giunto il corteo festante dei camminanti partiti da ogni angolo della Basilicata, con i loro simboli rurali e con il Rumìt in prima fila, a mostrare all'Europa che esiste anche l'entroterra della regione che sostiene fortemente la candidatura. Da lì via Ridola si è trasformata in una festa, con gruppi di musica folk a stimolare spontanei balli e girotondi a ritmo di tamburelli e tarantelle.
Nel frattempo i delegati hanno avuto modo di visitare Palazzo Lanfranchi, la mostra dedicata a Pasolini e le mostre permanenti del museo, condotti da una guida d'eccezione, la Soprintendente Marta Ragozzino.
A questo punto il clima sfavorevole ha trasformato quella che era una leggera pioggerellina in un violento acquazzone che ha costretto i membri della giuria a proseguire la visita della città verso Piazza Sedile al riparo da ombrelli. Le tappe successive sono state l'ex ospedale San Rocco, piazza Vittorio Veneto, il palombaro lungo, e poi ancora Casa Cava, dove erano in corso laboratori musicali dell'Onyx ma anche corsi di coderdojo per insegnare ai bambini la programmazione al computer.
Penultima sosta l'area del complesso del casale dove la delegazione ha trovato una mongolfiera appena gonfia e all'interno della quale uno degli organizzatori del Matera Balloon Festival ha spiegato l'iniziativa che sta per partire a Matera a sostegno della mobilità sostenibile. Dopo una pausa sul terrazzo di Madonna delle virtù e San Nicola dei Greci, passando attraverso gli uffici della Fondazione Matera – Basilicata 2019, la delegazione ha raggiunto la Casa di Ortega dove è stata accolta dal mondo delle istituzioni e delle imprese.
Le 7 ore di Matera sono terminate alle 19 in punto. I giudici, ringraziando Matera hanno dichiarato: "Non sappiamo se Matera vincerà il titolo di Capitale Europea della Cultura ma sicuramente merita il titolo di città accogliente e creativa".
Prossima tappa il 16 Ottobre, quando la città dei Sassi dovrà affrontare la prova orale, per poi scoprire, il 17 Ottobre, il nome della città vincitrice.
"Sono molto contento della vostra presenza qui a Matera, perché la nostra città per essere davvero scoperta ha bisogno di essere vissuta e non solo raccontata – ha dichiarato il sindaco Adduce – mi auguro che questa breve permanenza possa servire a dare un assaggio di quello che la città può ancora raccontare e mostrare perché possiate avere la voglia di tornare qui da abitanti temporanei e viverla insieme a noi".
Successivamente, i membri del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, Joseph Grima e Rossella Tarantino, hanno accompagnato la delegazione sull'altopiano murgico. Qui, mentre i commissari gustavano succo di melograno serviti in bicchieri in pietra, Pietro Laureano ha illustrato la storia della città e le ragioni per cui i Sassi di Matera e il parco della Murgia materana sono diventati Patrimonio mondiale dell'umanità. Subito dopo, la giuria ha avuto modo di mettere letteralmente le mani in pasta e cimentarsi nella realizzazione di pane e biscotti all'interno di un laboratorio tenuto da un'artista bulgara in un panificio del rione Piccianello.
Intorno alle 13.40 i commissari sono stati ospitati a pranzo da cinque famiglie materane per poi giungere intorno alle ore 15 in via Ridola per l'incontro tanto atteso con la cittadinanza materana.
Qui è stata riservata loro un'accoglienza di tutto rispetto. Presenti con la fascia tricolore tutti i sindaci dei comuni che sostengono la candidatura di Matera, oltre ai numerosi rappresentanti lucani, anche il sindaco di Altamura, Mario Stacca, e l'assessore alla cultura di Gravina in Puglia, Laura Marchetti.
Emozioni crescenti quando al cospetto della giuria allineata sulla scalinata di Palazzo Lanfranchi, è giunto il corteo festante dei camminanti partiti da ogni angolo della Basilicata, con i loro simboli rurali e con il Rumìt in prima fila, a mostrare all'Europa che esiste anche l'entroterra della regione che sostiene fortemente la candidatura. Da lì via Ridola si è trasformata in una festa, con gruppi di musica folk a stimolare spontanei balli e girotondi a ritmo di tamburelli e tarantelle.
Nel frattempo i delegati hanno avuto modo di visitare Palazzo Lanfranchi, la mostra dedicata a Pasolini e le mostre permanenti del museo, condotti da una guida d'eccezione, la Soprintendente Marta Ragozzino.
A questo punto il clima sfavorevole ha trasformato quella che era una leggera pioggerellina in un violento acquazzone che ha costretto i membri della giuria a proseguire la visita della città verso Piazza Sedile al riparo da ombrelli. Le tappe successive sono state l'ex ospedale San Rocco, piazza Vittorio Veneto, il palombaro lungo, e poi ancora Casa Cava, dove erano in corso laboratori musicali dell'Onyx ma anche corsi di coderdojo per insegnare ai bambini la programmazione al computer.
Penultima sosta l'area del complesso del casale dove la delegazione ha trovato una mongolfiera appena gonfia e all'interno della quale uno degli organizzatori del Matera Balloon Festival ha spiegato l'iniziativa che sta per partire a Matera a sostegno della mobilità sostenibile. Dopo una pausa sul terrazzo di Madonna delle virtù e San Nicola dei Greci, passando attraverso gli uffici della Fondazione Matera – Basilicata 2019, la delegazione ha raggiunto la Casa di Ortega dove è stata accolta dal mondo delle istituzioni e delle imprese.
Le 7 ore di Matera sono terminate alle 19 in punto. I giudici, ringraziando Matera hanno dichiarato: "Non sappiamo se Matera vincerà il titolo di Capitale Europea della Cultura ma sicuramente merita il titolo di città accogliente e creativa".
Prossima tappa il 16 Ottobre, quando la città dei Sassi dovrà affrontare la prova orale, per poi scoprire, il 17 Ottobre, il nome della città vincitrice.