Vita di città
L'Università si difende e chiede aiuto alla Regione
Tutta colpa dei tagli imposti della legge Gelmini
Matera - venerdì 3 ottobre 2014
11.50
Il dibattito tra studenti e istituzioni, sulla chiusura della facoltà d'ingegneria con sede a Matera, continua. L'istituzione protagonista, interessata in modo particolare alla vicenda, è l'Università degli Studi di Basilicata che ha cercato di chiarire i motivi di questa decisione e di rassicurare gli studenti.
L'Unibas spiega qual è la motivazione principale che ha portato a chiudere il corso di laurea d'ingegneria a Matera: "Alla luce delle razionalizzazioni dei tagli di docenza e di fondi, conseguenti alla legge 'Gelmini' e ai suoi decreti attuativi, da due anni l'Unibas ha dovuto rinunciare alla duplicazione del CdL in Ingegneria Civile e Ambientale sulla sede di Matera".
In seguito, si è deciso di concentrare il corso "nella sede di Potenza, dove è stata istituita la Scuola di Ingegneria che, con i suoi laboratori e le sue strutture di ricerca di elevata qualità, garantisce alto il proprio livello di competitività".
Per l'Unibas è una scelta fondamentale in prospettiva di Matera capitale europea della cultura: "E' una scelta strategica per i due principali poli dell'Unibas, pensando, per il polo di Matera, ad una 'specializzazione' che ne rafforzi anche la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Una candidatura che l'Università della Basilicata ha sostenuto con forza e convinzione, valorizzandone, insediando a Matera il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM), la vocazione a esprimere eccellenze nei campi dell'Architettura, del Paesaggio e dei Patrimoni Culturali".
E prosegue continuando a difendere la scelta: "E' un dovere di tutti, oggi, difendere le nostre istituzioni puntando al meglio dei servizi, razionalizzandone però i costi. In tal senso l'Unibas deve essere sentita e percepita dal territorio come unica, indipendentemente dalla sede, sia essa Matera o Potenza, nella quale essa opera. Lo studente lucano che sceglie di studiare con noi deve essere messo nelle condizioni di sentirsi a casa".
L'Unibas si è espressa anche sui problemi logistici, soprattutto di collegamento tra Potenza e Matera, che gli studenti lamentano: "Abbiamo da tempo incontrato gli iscritti e i rappresentanti degli studenti, per mettere in campo tutte le soluzioni utili a risolvere tali problematiche, nell'ambito delle prerogative specifiche dell'Università. E ha avviato anche un'interlocuzione con la Regione per potenziare i collegamenti tra i maggiori centri lucani, partendo dai due capoluoghi".
L'istituzione universitaria, infine, rivolge un appello all'ente regionale "affinché si possano realizzare tutte le iniziative utili a favorire il diritto allo studio dei lucani - e dei tanti studenti che provengono dalle regioni limitrofe - nel percorso di sostegno e di promozione delle attività dell'Ateneo".
L'Unibas spiega qual è la motivazione principale che ha portato a chiudere il corso di laurea d'ingegneria a Matera: "Alla luce delle razionalizzazioni dei tagli di docenza e di fondi, conseguenti alla legge 'Gelmini' e ai suoi decreti attuativi, da due anni l'Unibas ha dovuto rinunciare alla duplicazione del CdL in Ingegneria Civile e Ambientale sulla sede di Matera".
In seguito, si è deciso di concentrare il corso "nella sede di Potenza, dove è stata istituita la Scuola di Ingegneria che, con i suoi laboratori e le sue strutture di ricerca di elevata qualità, garantisce alto il proprio livello di competitività".
Per l'Unibas è una scelta fondamentale in prospettiva di Matera capitale europea della cultura: "E' una scelta strategica per i due principali poli dell'Unibas, pensando, per il polo di Matera, ad una 'specializzazione' che ne rafforzi anche la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Una candidatura che l'Università della Basilicata ha sostenuto con forza e convinzione, valorizzandone, insediando a Matera il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM), la vocazione a esprimere eccellenze nei campi dell'Architettura, del Paesaggio e dei Patrimoni Culturali".
E prosegue continuando a difendere la scelta: "E' un dovere di tutti, oggi, difendere le nostre istituzioni puntando al meglio dei servizi, razionalizzandone però i costi. In tal senso l'Unibas deve essere sentita e percepita dal territorio come unica, indipendentemente dalla sede, sia essa Matera o Potenza, nella quale essa opera. Lo studente lucano che sceglie di studiare con noi deve essere messo nelle condizioni di sentirsi a casa".
L'Unibas si è espressa anche sui problemi logistici, soprattutto di collegamento tra Potenza e Matera, che gli studenti lamentano: "Abbiamo da tempo incontrato gli iscritti e i rappresentanti degli studenti, per mettere in campo tutte le soluzioni utili a risolvere tali problematiche, nell'ambito delle prerogative specifiche dell'Università. E ha avviato anche un'interlocuzione con la Regione per potenziare i collegamenti tra i maggiori centri lucani, partendo dai due capoluoghi".
L'istituzione universitaria, infine, rivolge un appello all'ente regionale "affinché si possano realizzare tutte le iniziative utili a favorire il diritto allo studio dei lucani - e dei tanti studenti che provengono dalle regioni limitrofe - nel percorso di sostegno e di promozione delle attività dell'Ateneo".