Territorio
L’Ugl regionale attacca il governo Renzi
Tancredi: “Sud affonda per mancata politica”
Matera - martedì 22 settembre 2015
8.48
Un sud abbandonato al suo destino e non sostenuto da politiche industriali nazionali. Questa è la fotografia scattata dal segretario Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi, che punta il dito sul governo Renzi, reo di non aver ancora risollevato le sorti di un mezzogiorno che versa in pessime condizioni economiche e sociali.
"L'arroganza e la prepotenza di questo Governo Renzi - afferma Tancredi - chiude gli occhi inmerito all'urgenza di interventi orientati verso il rilancio del meridione. Di fatti finché non si inizieranno a risolvere le difficoltà del mezzogiorno, per l'Italia intera sarà più difficile parlare di sviluppo". La denuncia del segretario verte soprattutto sull'assenza di politiche industriali: "L'Ugl Basilicata sostiene fortemente che il nostro settore industriale, uno dei migliori al mondo, è il primo ad essere disconosciuto e stressato da un potere politico ignorante e insensibile verso ciò che l'Italia è in grado di fare, di produrre e, anche, di dimostrare. L'assenza di vere politiche industriali ed interventi relativi a programmi per la reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori industriali, colpiti da crisi, stanno portando ad un sistema nazionale che non garantirà sviluppo e benessere".
Altro fardello nell'occhio del ciclone del segretario è il decremento vertiginoso dell'occupazione: "Non vanno smentiti i dati Istat – osserva il sindacalista - che fotografano un sud dimenticato da un governo miope e sordo alle lamentele di sofferenza del popolo: il territorio è fermo con un tasso di disoccupazione elevatissimo con Renzi che ha lasciato il Sud totalmente alla deriva. Questo è uno dei fattori che allarga il divario allarmante tra nord e sud, sempre maggiore. Bisogna frenare tutto ciò".
"Serve una giusta e completa politica per il sud. Un sud da rimettere in moto, non correndo dietro la Merkel, ma con una partita per l'Italia da giocare nel e per il mezzogiorno. Auguro - conclude Tancredi - alla nostra tanto bella Basilicata e a tutta la meravigliosa Italia che si possano ritrovare le condizioni affinché ogni singolo cittadino abbia la possibilità di esprimere ed eleggere il suo rappresentante, rivedendo nelle elezioni il momento più alto della nostra democrazia".
"L'arroganza e la prepotenza di questo Governo Renzi - afferma Tancredi - chiude gli occhi inmerito all'urgenza di interventi orientati verso il rilancio del meridione. Di fatti finché non si inizieranno a risolvere le difficoltà del mezzogiorno, per l'Italia intera sarà più difficile parlare di sviluppo". La denuncia del segretario verte soprattutto sull'assenza di politiche industriali: "L'Ugl Basilicata sostiene fortemente che il nostro settore industriale, uno dei migliori al mondo, è il primo ad essere disconosciuto e stressato da un potere politico ignorante e insensibile verso ciò che l'Italia è in grado di fare, di produrre e, anche, di dimostrare. L'assenza di vere politiche industriali ed interventi relativi a programmi per la reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori industriali, colpiti da crisi, stanno portando ad un sistema nazionale che non garantirà sviluppo e benessere".
Altro fardello nell'occhio del ciclone del segretario è il decremento vertiginoso dell'occupazione: "Non vanno smentiti i dati Istat – osserva il sindacalista - che fotografano un sud dimenticato da un governo miope e sordo alle lamentele di sofferenza del popolo: il territorio è fermo con un tasso di disoccupazione elevatissimo con Renzi che ha lasciato il Sud totalmente alla deriva. Questo è uno dei fattori che allarga il divario allarmante tra nord e sud, sempre maggiore. Bisogna frenare tutto ciò".
"Serve una giusta e completa politica per il sud. Un sud da rimettere in moto, non correndo dietro la Merkel, ma con una partita per l'Italia da giocare nel e per il mezzogiorno. Auguro - conclude Tancredi - alla nostra tanto bella Basilicata e a tutta la meravigliosa Italia che si possano ritrovare le condizioni affinché ogni singolo cittadino abbia la possibilità di esprimere ed eleggere il suo rappresentante, rivedendo nelle elezioni il momento più alto della nostra democrazia".